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IL CALAPRANZI, di Harold Pinter

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view post Posted on 24/2/2009, 04:55
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HAROLD PINTER


Di origini ebraiche, Pinter era nato il 10 ottobre 1930 ad Hackney, poverissimo sobborgo di Londra, da una famiglia di sarti. A teatro esordì come attore frequentando scuole di recitazione e poi cominciando a girovagare per l'Irlanda al seguito di una compagnia shakespeariana. Il suo debutto letterario risale invece al 1950 con la pubblicazione di alcune poesie su una piccola rivista, ma è nel 1957 che Pinter scrive in soli quattro giorni la sua prima opera teatrale, un atto unico dal titolo ‘La stanza’, che verrà rappresentato a Bristol nella primavera di quell’anno.
A quel periodo risalgono anche alcune tra le sue opere più celebri come ‘Il calapranzi’ e ‘Il compleanno’, stroncato all’epoca della prima messa in scena dalla critica ma oggi considerato un capolavoro assoluto. L’interesse nei confronti di Pinter cresce quando con ‘Il guardiano’ conquista il consenso unanime di pubblico e critica. Negli anni successivi l’autore affronta temi sempre più drammatici come in 'Il bicchiere della staffa' (1984) sulla tragedia dei desaparecidos argentini o in 'Ceneri alle ceneri' (1996) sulla Shoah. Da ricordare anche le sue tragicommedie da 'L'amante' a 'Tradimenti'.
Campione della difesa dei diritti civili e icona della sinistra radicale britannica, Pinter si era schierato contro la guerra in Iraq attaccando Tony Blair e ancora più ferocemente George W. Bush. ''Gli Stati Uniti sono il vero stato canaglia, un paese arrogante, sempre sprezzante verso le leggi internazionali, la potenza più pericolosa che il pianeta abbia conosciuto'', aveva scritto argomentando la sua posizione. Recentemente era invece sceso in campo per chiedere giustizia per l’omicidio di Anna Politkovskaia.
l Nobel per la letteratura arriva nel 2005, gli accademici di Stoccolma riconoscono all’autore ''una modalità assolutamente originale per svelare il baratro sotto le chiacchiere di ogni giorno e costringerci a entrare nelle chiuse stanze dell’oppressione''. Oltre a opere teatrali, Pinter ha scritto anche testi radiofonici, libri di poesia e sceneggiature per il cinema, tra cui 'La donna del tenente francese'.
Lo scrittore si è spento il giorno della vigilia di Natale del 2008 a Londra all'età di 78.


Il calapranzi

"The dumb waiter", ovvero Il Calapranzi, scritto da Harold Pinter nel 1957, fa parte della prima stagione drammaturgica dell'autore, dove quasi tutte le opere sono metafora di un solo meccanismo, quello della violenza: violenza sotterranea, quasi impalpabile, ma che manifesta con scatti improvvisi tutta la sua furia oppressiva. Teatro dell'assurdo o teatro di paura?
Nel prologo la scena, un luogo metallico, astratto, pulito e insieme simbolicamente 'sporcato', è abitata da due figure femminili, doppi astratti dei personaggi (Ben e Gus), che creano un enigma di forza e fragilità, di crudeltà e di sottile comicità. Le attese, la noia, le sequele interrogative si fanno movimento, corpo che danza in un vortice da musical noir. Poi in un "buco" di stanza, dove Ben e Gus aspettano i comandamenti di un'azione criminale, istruzioni senza significato. Aspettano, in un'attesa riempita di parole che tiene la violenza in un dialogare teso e scattante, costruito su ritmi in cui i silenzi contano quanto le battute.
A cinquant'anni dalla sua stesura, Il Calapranzi continua a sfuggire alle maglie di un teatro di genere, ponendo interrogazioni senza tempo, interrogazioni che risuonano tra le mura di un sottosuolo. "A chi toccherà stasera"?
Teatro dell'assurdo o teatro di paura?

Titolo: Il calapranzi
Autore: Harold Pinter
Regia: Giorgio Bandini
Con: Tino Buazzelli, Enzo Tarascio
Versione italiana: Elio Nissim e Laura Del Bono

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view post Posted on 9/1/2011, 12:57

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