Il romanzo narra la storia della famiglia Joad, coltivatori dell’Oklahoma, costretti ad abbandonare le loro terre a causa della siccità. La famiglia, come molte altre nella loro stessa situazione, intraprende un lungo viaggio verso la California, dove, secondo quanto appreso da un volantino, sembra esserci lavoro per tutti.
A partire, su un camioncino sgangherato, sono ben tre generazioni: i nonni, i genitori ed i figli. Il lungo viaggio per la California, la terra che nel loro immaginario diventa una vera e propria terra promessa, non sarà privo di incidenti e di perdite.
All’arrivo in California lo scenario che si presenterà alla famiglia Joad sarà ben diverso da quello immaginato e la situazione molto più complicata. Migliaia di persone nella loro stessa condizione si sono riversate nello stato della costa occidentale americana, e trovare lavoro è un’impresa quasi impossibile. Nel frattempo, i proprietari dei campi, approfittano della disperazione di quelli che chiamano in maniera dispregiativa “Okies”. Li costringono a carichi di lavoro disumani per la raccolta della frutta, facendoli lavorare in pessime condizioni e pagandoli pochissimo. Nel corso del tempo, a seguito di diversi eventi, la famiglia comincerà a separarsi lentamente.
Il romanzo di Steinbeck è un accurato e doloroso affresco di una società in cambiamento. Sebbene la storia della famiglia Joad sia segnata da eventi sfortunati e da non poche difficoltà, nei loro atteggiamenti, nel loro reagire alle cose, è sempre possibile scorgere una luce, un “furore”, una fiducia cieca che pare non crollare mai, talvolta portata dalle parole della madre, vero e proprio pilastro della famiglia, talvolta dall’incontro con persone solidali e comprensive.
La scrittura di Steinbeck è di un realismo impressionante. L’ autore descrive in maniera precisa i modi di vivere e le condizioni degli Stati Uniti della “Grande Depressione”. Il lettore si trova proiettato in un’epoca non troppo lontana, che ha tanti punti in comune con la nostra e ciò fa di questo capolavoro della letteratura statunitense un’opera di un’attualità sconcertante.
Chi è John Steinbeck
John Steinbeck è nato a Salinas (California) nel 1902 ed è morto a New York nel 1968. Interrompe l’università per interessarsi allo studio della “Grande Crisi” che affligge gli Stati Uniti in quegli anni, tanto da unirsi per un certo periodo ad una famiglia di contadini dell’Oklahoma che emigrava verso la costa dell’occidente. In seguito lavora come giornalista e cronista dal fronte, durante la Seconda Guerra Mondiale.
Scrittore prolifico, con uno sguardo sempre rivolto alla società contemporanea, tra le sue opere più celebri si ricordano: “La santa rossa” (Cup of gold – 1929), “Pian della tortiglia” (Tortilla Flat – 1935), “Uomini e topi” (Of mice of man – 1937) , “Furore” (The grapes of wrath – 1939), “La luna è tramontata” (The Moon Is Down – 1942) e “Quel fantastico giovedì” (Sweet Thursday – 1945)
“Furore” gli fa vincere il premio Nobel per la letteratura nel 1962.
Nota di Francesco Argnani: Come preannunciato qualche tempo fa, ho terminato di passare in mp3 Furore di Steinbeck nella lettura che ne fece nel settembre 1997 Alessandro Baricco su radio3. Si tratta di una lettura di ampi passi dell'opera, eseguita con notevole maestria,intervalla ta da commenti e osservazioni interessanti. Affascinante è anche la colonna musicale costituita da pezzi di Woody Guthrie, Bruce Springteen ed altri cantanti country. La registrazione l'ho lasciata intera senza tagliare introduzioni e code, anche se sono molto ripetitive e le introduzioni spesso con un audio traballante, perché il mio modo di procedere è questo. poi come il solito, chi vuole restaurare lo faccia senza problemi.
AVVISO - Questa lettura si compone di 20 file mp3
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