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L'ISPETTORE GENERALE, di Nikolaj Gogol

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view post Posted on 3/4/2008, 05:19
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NIKOLAJ VASILJEVITCH GOGOL



1809-1852 - Nikolaj Vasiljevitch Gogol nacque il 20 Marzo ( il 1°Aprile, secondo il nuovo calendario)1809 a Sorotchintsy, nel governatorato di Poltava, in Ucraina.
Trascorse l'infanzia vicino a Mirgorod, a Vasilevka, una delle proprietà del padre, un brav'uomo dal carattere allegro, appassionato del folklore locale, che si dilettava a scrivere.
Quanto il padre era buontempone, tanto la madre di Gogol era pia, severa e intransigente.
Gogol', naturalmente attratto dal padre, stimò moltissimo la madre, ma, in qualche modo, le anime dei genitori si ritrovano in molti tratti della sua opera.
Studió prima a Poltava, poi al liceo di Niezhin, e da qui si spostò a Pietroburgo. Dopo un primo insuccesso letterario fuggí all'estero. Tornó poi a Pietroburgo e riuscí ad acquistare una certa stima negli ambienti letterari.
Il successo della prima parte dei racconti Veglie alla fattoria presso Dikan'ka (1831; la seconda parte uscì l'anno successivo), ispirati al folclore ucraino, gli permise l'incontro con Puškin.
Alla prima raccolta seguirono i racconti di Mirgorod (1835) che, accanto a ricostruzioni epico-storiche (l'epopea cosacca di Taras Bul'ba, 1834), presentano un'originale elaborazione, realistica e grottesca, di casi microscopici e insignificanti.
Sempre nel 1835 pubblicò Arabeschi, raccolta di saggi e novelle lunghe (tra cui La prospettiva Nevskij e Diario di un pazzo);
nel 1836 i racconti Il naso e Il calesse e la commedia Il Revisore. Scritta nel 1836 su suggerimento di Puskin, Il Revisore prende spunto da un fatto di cronaca del tempo: un avventuriero squattrinato, scambiato dai maggiorenti di una cittadina di provincia per un revisore in viaggio d'ispezione, sfrutta con disinvoltura coloro che tentano di corromperlo con doni e denaro, abbandonando infine il campo proprio nel momento in cui arriva il vero revisore.
Il gustoso episodio serve a Gogol come pretesto per smascherare, attraverso il riso, la volgarità e la corruzione della società di provincia e per creare una grandiosa galleria di tipi umani, molto simile a maschere grottesche; ne scaturisce un testo capace di parlare al pubblico dalla più disparata provenienza geografica e culturale.
Ottenuta una pensione imperiale e il permesso di soggiornare all'estero, Gogol viene in Italia, a Roma, dove cerca di formarsi artisticamente.
Nel 1842, pubblica l'altro celebre racconto, Il cappotto (che dopo la sua morte verrà riunito con i precedenti, sotto il titolo di Racconti di Pietroburgo), e il romanzo Anime morte, grandioso affresco della Russia del tempo.
Gogol' occupa un posto importantissimo nella letteratura russa, non solo per la sua fantasia e per la sua capacità di mostrare la mediocrità umana tramite figure comico-mostruose, ma per la forma assolutamente innovativa della sua prosa che gli valse la stima dei suoi contemporanei e l'ammirazione dei posteri.
Dal 1846, quando le Lettere scelte furono definite un'apologia della schiavitù e si rovinarono i rapporti tra Gogol' e la Patria, lo scrittore prese a girare tra Roma, Wiesbaden e Parigi. Sempre più ossessionato da una visione mistica della vita, nel 1848 arrivò a Gerusalemme. Di ritorno in Russia, continuò senza tregua il tormentoso lavoro di completamento della seconda parte delle Anime morte che lo ha accompagnato in tutti i viaggi. Fu trovato morto il 21 febbraio 1852.


L'Ispettore generale

L'ispettore generale è un'opera satirica di teatro di Nikolaj Gogol del 1836, uno dei suoi capolavori.
I personaggi sono corrotti, profittatori, affaristi, sfruttatori che Gogol scolpisce con ironica partecipazione come esagerati, grotteschi, infingardi, pronti a tutto.

Siamo in una piccola cittadina persa nell'enorme distesa della Russia, improvvisamente risvegliata dalla sua quotidianità di normale e disonesta prevaricazione, dalla notizia dell'arrivo, da San Pietroburgo, di un ispettore generale, un revisore, mandato lì per fare le “bucce” ai notabili del posto. Tutti sono in fermento e impauriti. Figurarsi quando si crede che l'ispettore generale sia già arrivato, in incognito, in città. In realtà è un giovinastro squattrinato che capisce subito i benefici che può trarre dalla situazione. Derisione e mascalzonaggine, imbroglio e nessuna buona fede neppure in casa del sindaco dove il finto ispettore è ospite e si spupazza la moglie e la figlia. Fino a quando, appena partito il giovane imbroglione carico di rubli, non si scopre l'inganno e tutti si immobilizzano, come in un fotogramma da cinema muto, alla notizia che l'ispettore generale, quello vero, è lì, alla porta.

Titolo: L'ispettore generale
Autore: Nikolaj Gogol
Regia: Anton Giulio Majano
Adattamento radiofonico in due tempi di: Romildo Craveri
Interpreti: ---

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Edited by eos1948 - 19/2/2009, 13:31
 
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