Orton, Joe (Leicester 1933-1967), drammaturgo britannico. Di origini proletarie, dopo aver tentato senza troppa convinzione la carriera di attore, Orton iniziò a dedicarsi, senza successo, alla scrittura di romanzi. Solo nel 1964, durante un periodo trascorso in carcere a causa del furto di alcuni libri, il suo interesse si spostò verso il teatro. Il successo arrivò ormai totalmente inaspettato: in quello stesso anno andò in scena la sua prima pièce Mr. Sloane, ovvero Dell'ospitalità e venne trasmesso il dramma radiofonico Il ceffo sulle scale, in seguito riscritto per il palcoscenico.
Nel 1966 venne messo in scena Il malloppo, che gli valse due premi prestigiosi della scena inglese. Orton morì nel 1967, ucciso dal suo amante Halliwell, geloso dei suoi continui successi. Questa fine tragica alimentò ulteriormente il mito della sua vita scandalosa e 'maledetta', vissuta sempre in opposizione alla morale e alle convenzioni che dominavano la società inglese, e in particolare la working class, irrisa con rabbia nelle sue opere. Le sue ultime due commedie vennero allestite postume: Funeral games e Ciò che vide il maggiordomo.
Ciò che vide il maggiordomoIn Ciò che vide il maggiordomo i due personaggi principali sono due psichiatri, uno ha il compito di verificare e certificare la follia degli altri in un contesto in cui la follia generale discende dall’impossibilità di controllare i propri impulsi sessuali o di subirli. Così i personaggi che agiscono in scena si dibattono sempre tra un’incontrollabile pulsione sessuale e il bisogno - indotto dalle regole sociali - di apparire “normali”.
Orton riprende temi ricorrenti della nuova drammaturgia britannica (paura alienazione, omosessualità, violenza, potere) con uno stile personale che trova nel dialogo paradossale e arguto, in parte influenzato da Wilde e dal teatro dell'assurdo, un risultato espressivo notevole supportato da una costruzione dell'azione brillante e frenetica. L'azione si svolge interamente e in tempo reale nello studio psichiatrico del dottor Prentice. che diventa lo sfondo in cui si susseguono situazioni imbarazzanti, tentativi di seduzione, scambi d'identità, aggressioni e inseguimenti.
In una folle corsa fatta di litigi, diagnosi affrettate e nascondimenti tra corsie e infermerie troviamo oltre al protagonista un’ apprendista segretaria un po' troppo ingenua, la moglie nevrotica e ninfomane del primario, un allucinante e irreprensibile ispettore sanitario, un giovane e maldestro fattorino d'albergo e un poliziotto con dubbie capacità investigative. In Ciò che vide il maggiordomo il ritmo sfrenato delle battute e l’ossessione per la trama ricordano la struttura del vaudeville francese, e del teatro dada. Orton si diverte a costruire un meccanismo ad orologeria che fa saltare qualunque certezza e stravolge tutte le logiche, con una grande sagacia linguistica tipicamente inglese, tratteggiando, però, dei personaggi assolutamente credibili.
Titolo:
Ciò che vide il maggiordomoAutore:
Joe OrtonAdattamento radiofonico e regia:
Lorenzo Salveti Traduzione:
Raoul Soderini Produzione:
Laura Palmieri Con:
Giampiero Bianchi, Teresa Patrignani, Magda Mercatali, Vittorio Atene, Francesco Pannofino, Angelo Scarafiotti, Diana Collepiccolo www.mediafire.com/?cbngncmjyglEdited by eos1948 - 13/6/2014, 17:14