PODCAST HALL

GLI ULTIMI GIORNI DELL'UMANITA', di Karl Kraus

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 27/2/2008, 09:46
Avatar

Advanced Member

Group:
Amministratore
Posts:
6,549

Status:


image


KARL KRAUS


Nato a Jicin [Boemia] nel 1874 (morto a Vienna nel 1936) da una agiata famiglia ebrea, fu a Vienna dal 1877 svolgendo una intensa attività giornalistica. Nel 1899 fondò «Die Fackel» (La Fiaccola) che fu subito popolarissimo e a cui nei primi anni col laborarono tra i tanti Wedekind, Liliencron, Altenberg, Strindberg. Dal 1912 ne fu direttore unico. Famose le sue letture pubbliche durante le quali presentava scritti suoi e di altri. Kraus divenne coscienza e giudice del suo tempo, temuto odiato e venerato.
Stabilitosi in Svizzera nell'estate del 1915, iniziò qui il suo sterminato dramma satirico-apocalittico contro la guerra, Gli ultimi giorni dell'umanità (Die letzen Tage der Menschheit, 1922). Pubblicò anche nove quaderni di liriche Parole in versi (Worte in Versen, 1916-1930). Alla fine della guerra aderì alla socialdemocrazia. Memorabili le sue battaglie contro il giornalismo corrotto e la repressione poliziesca dei movimenti operai, riflesse nella commedia Gli invincibili (Die Unüberwindlichen, 1928); la polemica contro il giornalismo condannato come prostituzione dello spirito dell'affarismo è in Tramonto del mondo per magie nere (Untergang del Welt durch schwarze Magie, 1922). Ha scritto volumi di aforismi, e scritti sul linguaggio ( Letteratura e menzogna , Literatur und Lüge, 1929; La lingua , Die Sprache, 1937). La sua tendenza è verso il satirico, con una raffinata tecnica della citazione e una scrittura rapida e incisiva, incline al paradosso.


Gli ultimi giorni dell'umanità

image

Gli ultimi giorni dell’umanità stanno al centro dell’opera di Karl Kraus, come il Minotauro nel labirinto. Tutti i suoi saggi, i suoi aforismi, i suoi pamphlets, le sue liriche convergono verso questo testo di teatro irrappresentabile, che accoglie in sé tutti i generi e gli stili letterari, così come la realtà di cui parla - quell’irrappresentabile evento che fu la prima guerra mondiale - racchiudeva in sé le più sottili e inedite varietà dell’orrore. Per Kraus, fin dall’inizio, la guerra fu un intreccio allucinatorio di voci, dal «quotidiano, ineludibile, orrendo grido: Edizione straordinaria!» alle chiacchiere dei capannelli, dalle dichiarazioni tronfie e ignare dei Potenti ai ‘pezzi di colore’ della stampa, sino all’ inarticolato lamento delle vittime. «Non c’è una sola voce che Kraus abbia lasciato perdere, era invasato da ogni specifico accento della guerra e lo riproduceva con forza stringente», ha scritto Elias Canetti, che a Vienna ascoltò molte volte Kraus mentre leggeva in teatro scene degli Ultimi giorni. Così, mentre i più illustri scrittori del tempo, salvo rarissime eccezioni, davano una prova miserevole di sé, partecipando baldanzosi, da una parte o dall’altra, all’esaltazione bellica, Kraus fu l’unico che riuscì a catturare quell’evento immane in tutti i suoi aspetti, e nel momento stesso in cui accadeva, sulla pagina scritta: «La guerra mondiale è entrata completamente negli Ultimi giorni dell’umanità, senza consolazioni e senza riguardi, senza abbellimenti, edulcoramenti, e soprattutto, questo è il punto più importante, senza assuefazione» (Canetti). Per giungere a tanto, Kraus dovette abbandonarsi a un rovente delirio, a una perenne peregrinazione sciamanica attraverso le voci, sui mille teatri della guerra, dalle trincee ai Quartier Generali, dai luoghi di villeggiatura ai palazzi imperiali, dagli interni borghesi ai caffè. Il risultato si presenta come un imponente «masso erratico» nella letteratura del Novecento e spezza ogni categoria: prima fra tutte quella della «tragedia», a cui allude il sottotitolo con dolorosa ironia. Perché la tragedia presuppone almeno la coscienza della colpa: mentre qui centinaia di personaggi - fra i quali incontriamo i due imperatori, Francesco Giuseppe e Guglielmo II e vari Potenti maligni, ma anche una loquace giornalista e tanti di quei liberi lettori di giornali che compongono la voce delle masse - in un solo carattere concordano: una spaventosa comicità, data dalla loro comune inconsapevolezza di ciò che provocano e che subiscono, paghi come sono di trasmettersi frasi fatte e di «portare la loro pietruzza» sull’altare dove si attendono le sacre nozze fra la Stupidità e la Potenza. Come Kraus aveva già visto tutte le atrocità della guerra nella affabile vita viennese dei primi anni del Novecento, così nella prima guerra mondiale vide con perfetta chiarezza non solo il nazismo (che qui appare mirabilmente descritto prima ancora che il nome esistesse), ma gli anni in cui viviamo: l’età del massacro. Perciò a noi, come ai lettori di allora, si rivolgono le parole con cui Kraus introduceva gli Ultimi giorni: «I frequentatori dei teatri di questo mondo non saprebbero reggervi. Perché è sangue del loro sangue e sostanza della sostanza di quegli anni irreali, inconcepibili, irraggiungibili da qualsiasi vigile intelletto, inaccessibili a qualsiasi ricordo e conservati soltanto in un sogno cruento, di quegli anni in cui personaggi da operetta recitarono la tragedia dell’umanità». Karl Kraus (1874-1936) scrisse la maggior parte del testo di Gli ultimi giorni dell’umanità durante la prima guerra mondiale e continuò a lavorarci fino al 1922, quando ne apparve l’edizione definitiva.

Titolo: Gli ultimi giorni dell’umanità
Autore: Karl Kraus
traduzione: Ernesto Braun e Mario Carpinella
regia teatrale e televisiva: Luca Ronconi
adattamento e regia radiofonica: Renato Zanetto e Sergio Ariotti
produzione dello spettacolo teatrale: Teatro Stabile di Torino Lingotto srl
attori: Mauro Avogadro, Paola Bigatto, Riccardo Bini, Massimo De Francovich, Piero Di lorio, Marisa Fabbri, Ivo Garrani, Claudia Giannotti , Annamaria Guarnieri, Antonino Iuorio, Franco Mezzera, Carlo Montagna, Massimo Popolizio, Galatea Ranzi, Alvia Reale, Lino Troisi, Luciano Virgilio, Gabriella Zamparini, Virgilio Zernitz, Luca Zingaretti, etc, etc

Registrazione dal vivo effettuata nel dicembre 1990 c/o la sala presse del Lingotto di Torino



CARTELLA CONTENENTE TUTTI I FILE MP3




Edited by ferrupaol - 10/1/2011, 21:20
 
Top
view post Posted on 9/1/2011, 11:31

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
7,326

Status:


primo link da sostituire

qualcuno che l'ha salvato lo può sostituire per favore? mi servirebbe per il magazzino
 
Top
ferrupaol
view post Posted on 10/1/2011, 21:22




Ho ricaricato tutti i file riuniti in una cartella
 
Top
2 replies since 27/2/2008, 09:46   555 views
  Share