ELEGIA PER UNA SIGNORA
di Arthur Miller
Primo appuntamento con il nuovo ciclo del Consiglio Teatrale, che continua il suo viaggio nella drammaturgia del '900, affrontando quest'anno quella nordamericana.
Si inizia con Arthur Miller, come scrisse Kenneth Tynan più di trent'anni fa, "può darsi che non sia il più grande drammaturgo di questo secolo; ma l'uomo che otterrà questa qualifica dovrà possedere un ampio numero dei suoi attributi e delle sue ambizioni".
Il regista Walter Pagliaro ha scelto, nella vasta produzione di Miller, un testo meno conosciuto, Elegia per una signora, un atto unico scritto dopo una lunga gestazione nel 1982, e pubblicato in Italia da Einaudi insieme all'altro atto unico Una specie di storia d'amore. L'interpretazione del testo è affidata a due attori di raffinata esperienza come Giancarlo Dettori e Micaela Esdra.
Un uomo entra in un negozio per cercare un regalo per una donna malata, forse in fin di vita. La proprietaria del negozio cerca di dargli dei consigli.
Scrive Arthur Miller nell'introduzione alla piéce: "Non è sempre chiaro in quale punto preciso dello spazio psichico quando il dolore sale dal corpo nella mente. La consapevolezza scissa di essere contemporaneamente l'osservatore e l'osservato è un'esperienza nota alla maggior parte delle persone; ma dove si colloca l'estraneo-per-cui-ci-si-duole, l'altro che è non-io? Non sembra qualche volta che costui o costei non si trovi semplicemente al di fuori di te, ma anche dentro di te, e che veda l'esterno con i tuoi occhi allo stesso tempo in cui costui o costei viene visto?
C'è un'angoscia, fondata su di un desiderio irrealizzabile, che è talmente non richiesta, e pertanto talmente intensa, da tendere a fondere tutte le persone in una persona sola,in una unità per così dire spettrale, in una personificazione che sembra riflettere e chiarire questi desideri struggenti e che può persino rispondere ad essi laddove nel mondo ordinario dell'"io" e del "tu" non possono nemmeno essere formulati ad alta voce. Né questo è poi così strano quando ci si ricorda di quanto di ciascuno di noi viene immaginato dall'altro, di come noi ci creiamo a vicenda anche quando ci parliamo fisicamente e fisicamente ci tocchiamo".
regia: Walter Pagliaro
con: Giancarlo Dettori (Uomo), Micaela Esdra (Proprietaria)
traduzione: Masolino D'AmicoTrasmesso su Radio 3 venerdi' 18 gennaio 2008, ore 20.30
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