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LA CONTESSA MITZI di Arthur Schnitzel, Il '900 tedesco

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view post Posted on 6/2/2008, 08:29
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LA CONTESSA MITZI
di Arthur Schnitzler

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Recuperata dall'archivio Rai, La contessa Mitzi porta la firma di regia dello scrittore Vittorio Sermonti e la partecipazione di attori storici, come Gianni Santuccio, Aroldo Tieri, Valentina Fortunato. Giuseppe Farese, docente di Letteratura Tedesca alla Facolta' di Lingue dell' Università di Bari, principale traduttore e studioso di Schnitzler, ( Arthur Schnitzler. Una vita a Vienna 1862-1931, Mondadori, 1997) introdurrà all'ascolto di questo atto unico, rappresentato per la prima volta il 5 gennaio 1909 al Deutsches Volkstheater di Vienna. Poco conosciuto in Italia (negli anni Settanta Luca Ronconi lo mette in scena dilatando la durata in quasi nove ore), il racconto si sviluppa intorno alla decadenza dell'ambiente aristocratico viennese di fine secolo. La figlia del Conte ha un figlio illegittimo: alcuni nobili le propongono di sposarla, ma lei eroicamente rifiuta, voltando le spalle al bon ton e alle buone maniere che il contesto sociale invece le richiede. Schnitzler come una sonda per penetrare nella società viennese di fine secolo; Schnitzler e il suo rapporto con la psicanalisi; la sua malattia fisica (l'otosclerosi), la seconda guerra mondiale, gli attacchi della stampa antisemita in seguito alla rappresentazione di Girotondo, il divorzio dalla moglie nel 1921 e, infine, l'esperienza più terribile della sua vita, il suicidio della figlia nel 1928, che lui commenta nel suo Diario con queste agghiaccianti parole: "Quel giorno di luglio la mia vita si è conclusa. Gli altri non lo sanno e talvolta non lo so neanche io.''
In una famosa lettera ( 14 maggio 1922) a Schnitzler, Freud ha scritto: "...sempre, quando mi sono abbandonato alle Sue belle creazioni, ho creduto di trovare dietro la loro parvenza poetica gli stessi presupposti, interessi e risultati che conoscevo come miei propri...la Sua penetrazione nelle verità dell'inconscio, nella natura istintiva dell'uomo, la Sua demolizione delle certezze convenzionali della civiltà, l'adesione dei Suoi pensieri alla polarità di amore e morte, tutto ciò mi ha commosso come qualcosa di incredibilmente familiare... Credo...che nel fondo del Suo essere Lei sia un ricercatore della psicologia del profondo, così onestamente imparziale e impavido come non ve ne sono stati mai..." Arthur Schnitzler muore a Vienna (dove era nato nel 1862) il 21 ottobre 1931 a causa di una emorragia cerebrale. Riposa nell'ala ebraica del Cimitero Centrale di Vienna.

Regia: Vittorio Sermonti
personaggi e interpreti: Il Conte Gianni Santuccio, Sua figlia Valentina Fortunato, Il Principe Aroldo Tieri, Lolonghuber Giulia Melidoni, Philip Massimo de Francovich, Profwindhfer Ferruccio De Ceresa, Il giardiniere Giotto Tempestini, Il domestico Walter Masi

Dur. 54''15'
Registrazione RAI del 1960
Trasmesso su Radio 3 venerdì 11 marzo 2005


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Edited by Elrond_55 - 23/3/2015, 07:12
 
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