chialfre |
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| Non so se si usi esprimere giudizi critici, se non è uso ci penseranno gli amministratori. Il punto è che mi sembra utile segnalare che questa monografia su Stalin è a mio avviso davvero deludente. Squilibrata nei temi (diverse puntate sugli anni dell'adolescenza, una sola dal '38 al '53), nella scelta dei materiali (nulla, non una parola, sui rapporti personali di Stalin con colleghi di partito, leader stranieri, donne, familiari), priva di qualsiasi notizia, di qualsiasi spunto interpretativo che non figuri già nel bagaglio di una persona di normale cultura e diligenza.
Come non bastasse, il ciclo è intervallato da una serie di reinterpretazioni orchestrali dei più famosi pezzi dei Queen in grado di far cadere le foglie dalle querce più robuste.
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