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| Fra tutte le storie raccontate quella più affascinante è quella di John Law nato il 21 aprile 1671 e morto il 21 marzo 1729 l'inventore del denaro e uno dei più grandi speculatori della storia: un uomo diviso tra grandissime intuizioni ed incapacità di dominare i meccanismi da lui stessi creati. John Law nasce ad Edimburgo. Il padre orafo, come in uso al tempo per tutti quelli che esercitavano quel mestiere, pratica una qualche sorte di attività bancaria consegnando certificati in cambio di depositi di denari. Il figlio vive a Londra e qui perde gran parte del suo patrimonio al gioco d'azzardo. In un duello uccide Edward Wilson per contrasti personali. Law è portato in carcere e condannato a morte ma qui riesce a scappare. In Francia diventa uno stretto collaboratore del reggente Duca Filippo di Orleans. Dopo una serie infinita di guerre condotte da Luigi XIV la Francia è in una situazione finanziaria terrificante. Il Duca, incerto sul da farsi, trova un esperto di economia in John Law. Egli propone di sostituire la moneta metallica con quella cartacea: una sostanziosa circolazione di moneta cartacea avrebbe stimolato l'economia. John Law è un mercantilista che ritene il commercio il fondamento su cui si basava la ricchezza di una nazione. Gli scambi doveno essere stimolati attraverso l'offerta di moneta perché i metalli preziosi, con la loro rigidità, ostacolano il fluire delle attività commerciali ed finiscono con l'impoverire la nazione. E' necessario l'uso di una moneta. Purtroppo le intuizioni giuste di Law sono applicate in maniera non altrettanto brillante, come racconta con passione e semplicità Myrta Merlino.
Accanto a John Law e a tutti gli altri interessanti personaggi mi ha particolarmente impressionato la figura di Hjalmar Horace Greeley Schacht. Egli è stato l'uomo in grado prima, nel 1923, di fermare la spaventosa inflazione che colpì la Germania dopo la prima guerra mondiale e di stabilizzare il marco e poi nel 1934, come ministro dell'economia nominato da Hitler, con una politica simile a quella di Franklin Delano Roosevelt, fece superare al suo paese la crisi del 1929. Su tutto dominano le sue parole:”L'invenzione della moneta fu la promessa della nascita della moderna economia: il denaro divenne sinonimo di proprietà e perciò procurarsene rappresenta accanto all'amore l'impulso più sentito dell'umanità.”
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