Ho ascoltato finalmente alcune puntate di questa annata.
Premetto che non sono un amante particolare della trasmissione: la trovo, a volte, troppo "sceneggiata" e priva della validità data dalla ricostruzione storica, più simile ad un racconto romanzato. In alcuni contesti piacevole, in altri estemporaneo, privo di spessore e con ricostruzioni aleatorie di dialoghi ed eventi.
Detto questo nella puntata del 07-04, penso sia andato perso qualcosa.
2007_04_07 Joseph Conrad
Doveva forse essere chiamata "lost" in quanto parla e si emoziona più attorno al telefilm che allo scrittore Conrad.
Di questo ultimo viene scelta come rappresentanza unicamente degli scritti "cuore di tenebra" che per quanto importante non è di sicuro l'unico testo degno di nota. Eppure niente passa oltre a questo dato di un grande scrittore.
La ritengo una occasione mancata e una delusione nei confronti dell'ascoltatore che si fidi del titolo della trasmissione.
_______________________________________________________________
2007_04_14 La banda della Uno bianca
2007_03_03 Samuele Stocchino - La Tigre d'Ogliastra
Di contro con la delusione precedente, questa invece è una puntata che segue la biografia del protagonista. La parte romanzata è abbastanza coerente mentre il dibattito successivo verte sul tema del banditismo, scelta che apporta un valore aggiunto in quanto colloca, fra interviste e interventi, un valido quadro di una realtà storica conosciuta ma da molti ignorata.
I dialoghi sono portati avanti da alcune voci note del programma e si perdono i gusti per alcuni nomi e accenti che dovrebbero "suonare" un poco diversi all'orecchio.
Sottigliezze.
_______________________________________________________________
2007_04_14 La banda della Uno bianca
Lo sceneggiato di apertura mi ha dato una doppia impressione: la prima di avere il taglio cinematografico, con salti e stacchi narrativi ampi colmati dai "colpi" non proprio di scena.
L'altro di essere un montaggio costruito in base alla fusione dei fatti così come presentati dai giornali dell'epoca ma con il "retrospettivo" delle testimonianze processuali.
Questa impressione trova un minimo di avallo nella intervista della seconda metà della puntata in cui effettivamente si "vede" un lato postumo di tali eventi.
All'epoca dei fatti ero un ragazzo ma ricordo ancora il senso ricevuto dalle trasmissioni del periodo e il blocco complottista nato per giustificare il non-senso- o l'unico senso - di una serie di crimini di tale portata.
