PODCAST HALL

REGIME DI FESTA, di Harold Pinter

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 24/2/2009, 05:16
Avatar

Advanced Member

Group:
Amministratore
Posts:
6,564

Status:


image


HAROLD PINTER


Di origini ebraiche, Pinter era nato il 10 ottobre 1930 ad Hackney, poverissimo sobborgo di Londra, da una famiglia di sarti. A teatro esordì come attore frequentando scuole di recitazione e poi cominciando a girovagare per l'Irlanda al seguito di una compagnia shakespeariana. Il suo debutto letterario risale invece al 1950 con la pubblicazione di alcune poesie su una piccola rivista, ma è nel 1957 che Pinter scrive in soli quattro giorni la sua prima opera teatrale, un atto unico dal titolo ‘La stanza’, che verrà rappresentato a Bristol nella primavera di quell’anno.
A quel periodo risalgono anche alcune tra le sue opere più celebri come ‘Il calapranzi’ e ‘Il compleanno’, stroncato all’epoca della prima messa in scena dalla critica ma oggi considerato un capolavoro assoluto. L’interesse nei confronti di Pinter cresce quando con ‘Il guardiano’ conquista il consenso unanime di pubblico e critica. Negli anni successivi l’autore affronta temi sempre più drammatici come in 'Il bicchiere della staffa' (1984) sulla tragedia dei desaparecidos argentini o in 'Ceneri alle ceneri' (1996) sulla Shoah. Da ricordare anche le sue tragicommedie da 'L'amante' a 'Tradimenti'.
Campione della difesa dei diritti civili e icona della sinistra radicale britannica, Pinter si era schierato contro la guerra in Iraq attaccando Tony Blair e ancora più ferocemente George W. Bush. ''Gli Stati Uniti sono il vero stato canaglia, un paese arrogante, sempre sprezzante verso le leggi internazionali, la potenza più pericolosa che il pianeta abbia conosciuto'', aveva scritto argomentando la sua posizione. Recentemente era invece sceso in campo per chiedere giustizia per l’omicidio di Anna Politkovskaia.
l Nobel per la letteratura arriva nel 2005, gli accademici di Stoccolma riconoscono all’autore ''una modalità assolutamente originale per svelare il baratro sotto le chiacchiere di ogni giorno e costringerci a entrare nelle chiuse stanze dell’oppressione''. Oltre a opere teatrali, Pinter ha scritto anche testi radiofonici, libri di poesia e sceneggiature per il cinema, tra cui 'La donna del tenente francese'.
Lo scrittore si è spento il giorno della vigilia di Natale del 2008 a Londra all'età di 78.



Regime di festa

Con Party Time (1991) Pinter attacca senza mezzi termini la gestione criminale del potere politico da parte della classe dirigente. La scena si svolge ad un party mondano dove gli invitati si intrattengono in chiacchiere tipicamente borghesi. Tra una battuta e l'altra si fanno largo due argomenti: il primo è legato a un club esclusivo provvisto di ogni lusso e riservato all'alta società, il secondo è quello di una minaccia che incombe sul party dal mondo esterno.
I riferimenti ad un'atmosfera di morte e ai soldati per le strade testimoniano un'azione violenta e repressiva da parte, come si deduce da alcune battute, degli stessi uomini presenti al party. Pinter affronta in questo modo il tema del potere che sopravvive solo attraverso la repressione, che per difendersi è costretto ad arroccarsi in circoli esclusivi, dove la diversità non viete tollerata e che, paradossalmente, ricerca la pace attraverso l'uso della violenza.

Titolo: Regime di festa
Autore: Harold Pinter
Regia: Cesari Lievi
Con: Elisabetta Pozzi, Annamaria Gherardi, Elisabetta Piccolomini, Massimo Populizio, Paolo Bonacelli, Gigi Angelillo, Giampiero Bianchi, Daniela Giordano, Franco Migliaccio
Traduzione: Alessandra Serra, Elio e angela Nissim

http://www.mediafire.com/?nxmnmjudy0y
 
Top
view post Posted on 10/5/2015, 13:14

Junior Member

Group:
Member
Posts:
52

Status:


Grazie. Per chi ha passione per il teatro, queste vecchie registrazioni sono preziose.
Grazie a tutti per il lavoro meritevole.
 
Top
1 replies since 24/2/2009, 05:16   260 views
  Share