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FRANCIA: DEMOCRAZIA SOTTO ASSEDIO, LINK DA SOSTITUIRE

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view post Posted on 22/1/2015, 21:27

papero

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Francia: democrazia sotto assedio


È una Francia sconvolta quella che si presenta agli occhi del mondo in questi giorni, a partire dall’attacco alla redazione parigina del settimanale satirico Charlie Hebdo, alla duplice presa d’ostaggi, alla mobilitazione dell’opinione pubblica e del mondo politico francese ed internazionale. La patria di Voltaire si è ritrovata di colpo alle prese con una secolare democrazia scossa dal terrorismo, a dover riflettere sulla tenuta delle sue istituzioni e a dover far fronte a tensioni legate a una convivenza multiculturale fra antisemitismo di matrice maghrebina e la forte presenza islamica nelle periferie. Tutto ciò apre nuovi interrogativi su una cultura tradizionalmente molto aperta ed esemplare. Ne parleremo in una puntata di Laser in diretta che ospiterà Sergio Romano, storico e con una lunga carriera diplomatica che lo ha anche portato per quasi un decennio a Parigi e Jacques Ducry, politico e avvocato, dai profondi legami con la Francia.
https://mega.co.nz/#!mFdVHLZZ!M_XR...MbCjLyqhKq9Rx10



Charlie Hebdo


L'attacco terroristico al giornale satirico parigino del 7 gennaio 2015
L'assalto del 7 gennaio al giornale satirico Charlie Hebdo ha sconvolto la Francia e l'intero mondo occidentale: é stato definito l'"11 settembre della stampa". Ce ne parla l'attualità culturale di Rete Due:
01 Fabio Gambaro in collegamento da Parigi 07-01-2015
02 Alberto de Filippis sull'attacco a Charlie Hebdo 08-01-2015
03 Il punto di vista dello psichiatra Maurizio Balsamo 2 08-01-2015


Riproponiamo, inoltre, una puntata di LASER andata in onda lunedì 4 febbraio 2013 e curata da Enrico Bianda, sul settimanale satirico parigino. Tra gli intervistati, anche il direttore di Charlie Hebdo, Stéphane Charbonnier, che ha perso la vita nella strage.
Settembre 2012: il settimanale satirico Charlie Hebdo pubblica una nuova copertina, ritenuta imprudente, dedicata al tema del momento: il caso del video sul profeta Maometto The Innocence of Muslims, che ha scatenato la reazione islamica. In prima pagina il settimanale fa il verso al film di successo Intouchables dei registi Olivier Nakache ed Eric Toledano, che racconta l’amicizia tra un ricco tetraplegico e il suo badante proveniente dalle banlieue.
Non è la prima volta che il settimanale diretto dal vignettista Charb affronta temi delicati con il piglio graffiante che lo contraddistingue. La rivista infatti aveva già dedicato nel 2011 una copertina proprio a Maometto che, ironicamente nominato direttore responsabile di Sharia Hebdo, proclamava: “Cento colpi di frusta se non morite dal ridere”. Scatenando le reazioni dei fondamentalisti, tanto che la sede del giornale era stata data alle fiamme e il sito attaccato da hacker islamisti. Ma la redazione, non doma, aveva rilanciato con una nuova copertina in cui un musulmano e un vignettista (maschi) si davano un bacio appassionato con lo slogan “L’amore è più forte dell’odio”. Laser è andato a Parigi per raccontare come lavora il settimanale Charlie Hebdo, in una redazione anonima, quasi nascosta nel XX arrondissement , protetta dalla polizia 24 ore su 24.
04 Charlie Hebdo 04-02-2013
https://mega.co.nz/#!6YtzmJKY!bJGm...8gxabaAKiUj1Q-s



“VIVE LA FRANCE!”


Quattro milioni di persone per ricordare al mondo che i valori repubblicani non sono negoziabili. Questo è successo la scorsa domenica, quando una folla immensa ha invaso Parigi e tante altre città del paese transalpino. Occorre risalire ai giorni della Liberazione, nell’agosto del 1944, per trovare una mobilitazione di pari dimensioni. Scintilla di questa pacifica rivolta civile sono state le stragi alla redazione del giornale satirico Charlie Hebdo e al supermercato kosher. Da quelle ore drammatiche è scaturita una coscienza che ha empaticamente accomunato una nazione, compatta nel ribadire i principi dell’illuminismo. Ore drammatiche che però hanno anche fatto emergere gli enormi problemi legati ad esempio al degrado delle periferie cittadine, in primis Parigi, o alla situazione carceraria. Sono questi i contesti in cui la radicalizzazione islamica trova terreno fertile, quelli in cui i tre attentatori sono cresciuti e si sono convertiti al jihad. Passata la grande ondata emotiva, la patria storica dei valori repubblicani si trova a dover fare i conti con problemi enormi, a dover verificare il suo modello d’integrazione, a dover dare una risposta a alla deriva antisemita, a fornire un modello di convivenza interculturale degna della sua tradizione. Ne discutiamo a Moby Dick con tre ospiti: la giornalista parigina Anaïs Poirot-Gorse, Véronique Arlettaz Roncoroni, docente di francese al Liceo di Lugano 1 e l’ex magistrato ticinese Jacques Ducry.
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Edited by eos1948 - 5/8/2021, 08:17
 
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view post Posted on 12/8/2021, 04:40
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12.08.2021 - link da sostituire
 
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