Le mie esperienze sul tema risalgono a qualche anno fa quando seguivo come tecnico una studentessa universitaria cieca. Negli ultimi anni la sintesi vocale e il riconoscimento dei testi hanno fatto passi avanti, tuttavia per ottenere qualche risultato apprezzabile credo che i principi generali validi allora (quasi dieci anni fa) siano sostanzialmente immutati e la cosa è confortata da quanto si trova in rete come documentazione da parte di aziende che operano nel settore, come la TifloSystem di Trieste (
www.tiflosystem.it/default.php) il cui presidente è un cieco e quindi sa di cosa sta parlando e cosa offre.
In ogni caso le linee guida essenziali mi sembra di capire che rimangono le stesse per usufruire di testi non in formato vocale, e cioè:
- disporre di strumenti professionali (costosi ma parzialmente supportati da convenzioni sanitarie/volontaristiche);
- ottenere il testo in formato "plain text", cioè testo piano senza artefatti;
- non affidarsi solo alla sintesi vocale ma imparare più presto possibile e meglio che si può il Braille e comprare una "barra Braille" da accoppiare al PC.
Per fortuna che, almeno nella letteratura, la diffusione dei formati digitali e dell’audio libro consente anche ai disabili una ottima fruizione.
Buona giornata.