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Contro la dittatura della lingua inglese

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gigilupo
view post Posted on 8/10/2014, 15:03 by: gigilupo

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L'affermazione iniziale non sono io a negarla ma i fatti e ti assicuro che non sono contento nel constatarli ma purtroppo sono lì. In quanto alla storia il discorso è un po' più complesso ma per abbreviare e essere superficiale di solito si dice che la fanno i vincitori. Prendi un libro di storia di trent'anni fa e uno di adesso. Divergono per le conoscenze più approfondite ma non solo per quello. Spiegare e interpretare un fatto accaduto rimanda a come la si pensa adesso. Non si spiegherebbero altrimenti le accuse del tempo contro De Felice e la sua lettura sul fascismo o le polemiche sui vari revisionismi. Ma per tornare alla lingua, si parla di Dante ma la divina commedia è piena di francesismi per esempio, anzi c'è tutto un canto su Arnault Daniel e il provenzale. Per la religione poi, i romani si "arrabbiavano" con i cristiani per una religione importata, ma loro stessi avevano preso a piene mani dai greci e dagli egizi. Fusaro dice che s'arrabbia non per l'inglese tout court, quello di Shakespeare infatti gli andrebbe bene, ma per la superficialità del linguaggio della tecnica e dell'economia. Giusto, ma gli americani in quello sono forti e quello ci "regalano". Per la verità non fanno molta fatica a farceli usare perchè noi stessi facciamo a gara per appropriarcene per essere à la page. (al solito dico noi italiani in generale e non parlo delle élites).
 
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12 replies since 5/10/2014, 11:45   207 views
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