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L'ELIMINAZIONE DEI CIMITERI IN CINA

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view post Posted on 8/12/2011, 09:08

papero

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La Cina inizia a stare stretta anche ai defunti. Frenato il boom delle nascite, crollate dopo l’obbligo del “figlio unico”, la nazione più popolosa del mondo è alle prese con l’esplosione dei decessi. I cinesi invecchiano, si concentrano nelle metropoli e inizia a non esserci più spazio per le spoglie di oltre venti milioni di estinti all’anno. Shanghai lancia così il “Piano Oceano” e punta ad abolire i cimiteri nel giro di vent’anni, disperdendo in mare le ceneri dei suoi abitanti. Così in sintesi Giampaolo Visetti, corrispondente dalla Cina per il quotidiano “La Repubblica”, presenta una realtà inquietante che si sta diffondendo sempre più nel “Continente cinese”. Una realtà tuttavia che non riguarda solo i cinesi, visto che il rapporto con le “questioni ultime” inquieta sempre più anche l’uomo occidentale. E poi, come osserva in trasmissione l’antropologo Marino Niola, non sono poche le conseguenze che possono apportare l’eliminazione dei cimiteri, di questo luogo fisico della memoria, sulla memoria personale e collettiva. Perciò il Laser, curato da Antonio Ria, allarga l’orizzonte della riflessione sia storicamente sia geograficamente con il grande storico francese Michel Vovelle, classe 1933, considerato il massimo esperto della Rivoluzione francese, ma che nell’ultimo periodo si è concentrato principalmente sullo studio delle tematiche riguardanti la mentalità sociale ed è autore del fondamentale volume “La morte e l’Occidente dal 1300 ai giorni nostri”. Così reagisce di fronte alla notizia della progressiva eliminazioni dei cimiteri in Cina: «Si tratta della riproduzione in chiave postmoderna di un insieme di pratiche molto antiche. Noi siamo abituati ai nostri cimiteri in cui vediamo una realtà che si rifà alle origini dell’uomo: il rispetto per le salme è stato uno dei criteri dell’ominazione. Non dimentichiamo tuttavia – aggiunge Vovelle – che sono esistite altre modalità per gestire l’ultimo passaggio: per esempio, la cremazione in India, o il lasciar divorare le spoglie dagli avvoltoi, in Asia. La cremazione c’era anche nell’antica Grecia, come risulta dall’Iliade o dall’Odissea». Dalla Cina, dunque, attraverso uno sguardo storico di lungo respiro, si arriva fino a noi, alla trasformazione della mentalità, dell’immaginario, ma anche della realtà concreta. Non mancheranno – avverte Vovelle – conseguenze anche in Occidente, in Europa, di queste trasformazioni profonde nei riti della sepoltura, nella memoria dei defunti. E dunque, aggiunge Marino Niola, la prospettiva di una città, di un paese senza cimiteri apre altri orizzonti culturali, sociali e antropologici.

di Antonio Ria

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Edited by eos1948 - 4/8/2021, 11:36
 
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