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RANDONE INTERPRETA ENRICO IV DI PIRANDELLO

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sergiomac
view post Posted on 21/3/2011, 14:31 by: sergiomac

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Orvieto ( Umbria )

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Salvo Randone


Autore: Luigi Pirandello
Interprete: Salvo Randone

( Anno di registrazione 1963)


Randone in Enrico IV


Supporto : Bob

Commento : Emilia Morelli
Da Novità da vedere ecco un servizio di Leoncillo Leoncilli sull'interpretazione di Salvo Randone protagonista dell'Enrico IV di Pirandello, in scena al Teatro Carignano di Torino nella stagione teatrale 1962/63.
Siciliano come lo stesso Pirandello, Salvo Randone fu spesso considerato l'interprete 'pirandelliano' per eccellenza, anche per il suo carattere umbratile e inquieto, ma nell'intervista l'attore dichiara di trovare riduttivo l'essere costretto entro tale qualifica, così come in quella di attore 'bettiano'.
In realta' l'attore interpretò il personaggio per ben otto volte nell' arco della sua carriera, l'ultima nel 1986 in occasione del cinquantenario pirandelliano. Altri interpreti notevoli che hanno rivestito i panni dell'imperatore medievale furono: per primo il grande Ruggero Ruggeri, poi Lamberto Ricasso, Renzo Ricci, Memo Benassi, George Pitoëff, Jean Vilar, Tino Carraro, Giorgio Albertazzi.
Nel 1961, per il venticinquesimo anniversario della morte di Luigi Pirandello, la radio trasmise diverse opere del drammaturgo tra cui anche l'Enrico IV, interpretato da Ruggeri.
Nel documento sonoro che vi proponiamo Salvo Randone recita parte del monologo del secondo atto dell'Enrico IV in cui si manifestano i temi principali della filosofia pirandelliana, la pazzia, vera o presunta, e la relatività della conoscenza umana: 'Bisognerebbe vedere poi che cosa invece par vero a questi centomila altri che non sono detti pazzi, e che spettacolo danno dei loro accordi, fiori di logica! Io so che a me, bambino, appariva vera la luna nel pozzo. E quante cose mi parevano vere! E credevo a tutte quelle che mi dicevano gli altri, ed ero beato! Perché guai, guai se non vi tenete più forte a ciò che vi par vero oggi, a ciò che vi parrà vero domani, anche se sia l'opposto di ciò che vi pareva vero ieri! Guai se vi affondaste come me a considerare questa cosa orribile, che fa veramente impazzire: che se siete accanto a un altro, e gli guardate gli occhi - come io guardavo un giorno certi occhi - potete figurarvi come un mendico davanti a una porta in cui non potrà mai entrare: chi vi entra, non sarete mai voi, col vostro mondo dentro, come lo vedete e lo toccate; ma uno ignoto a voi, come quell'altro nel suo mondo impenetrabile vi vede e vi tocca...'

Edited by eos1948 - 5/6/2021, 15:40
 
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