PODCAST HALL

JACK FOLLA C'È, di Diego Cugia

« Older   Newer »
  Share  
papero62
view post Posted on 31/12/2010, 16:40 by: papero62

papero

Group:
Member
Posts:
5,684

Status:


Jack_Folla_c



Aspettando di cominciare a raccogliere la riedizione, rivista ed accorciata, dello sceneggiato di Diego Cugia, anticipiamo il piacere di ascoltare (o riascoltare) i monologhi di Jack;
qui trenta puntate trovate per la rete, vecchie registrazioni, ma integrali, complete;
e sette puntate scovate da lor27, e raccolte da sergiomac, relative al 1998 e 1999

Inoltre la puntata zero di Fuoco e fiamme, registrata sul Rospo Atlantico Uno.


per chi non conosce Jack Folla:
Giacomo (Jack) Folla nasce a Roma il 3 settembre 1957 da Andrea, commercialista, e da Mary, americana di New York.
Cresce nel quartiere popolare di Centocelle, al Fosso del Pratone.
Passa l’infanzia tra la ciclotimia del padre, profonde crisi depressive alternate a sprazzi d’euforia, e i litigi con il fratello Alberto, di due anni più grande.
La differenza fra i due è evidente: Alberto si riconosce in tutte le regole sociali, Jack si ribella contro ogni dogma.
Di quegli anni dirà “Che cielo senza stelle è l’infanzia quando hai un padre triste”.
Davanti alla depressione irreversibile del padre, che lo destabilizza, sceglie, givanissimo, la strada.
A tredici anni (estate 1971) conosce la sua prima ragazza, Maria, figlia di un bersagliere di Sassari, dove si trova in colonia.
Jack arriva ad iscriversi alla facoltà di giurisprudenza, ma lascia presto: alcune collaborazioni alla RAI, il mestiere di DJ, ma anche di tecnico del suono lo tengono lontano dagli studi accademici.
E’ un giovane border-line, ed a causa di uno scippo ha i primi guai con la giustizia.
Una sera degli anni ottanta, scopre che il fratello Alberto ha venduto la sua enorme collezione di dischi.
Litigano in modo furibondo e troncano i rapporti.
Durante la prima metà del 1992 Jack intuisce lo storico cambiamento che sta avvenendo in Italia.
Dopo l’assassinio di Falcone matura la decisione di partire per gli Stati Uniti.
Sbarca a New York nel giugno del 1992. Non ha una casa, non ha un impiego.
Ha con se pochi dollari risparmiati durante il lavoro da DJ. Incomincia a fare il cameriere in un ristorante italiano.
Andrea, suo padre, muore il 2 gennaio del 1993. Viene tumulato al cimitero di Prima Porta.
Jack non torna a casa. Lavora sodo. Riesce a rilevare in un anno e mezzo il piccolo ristorante dalle parti di Central Park.
Una sera, il tre aprile del 1994, un vagabondo armato cerca di rapinargli l’incasso del giorno intero.
Nasce una colluttazione, parte un colpo. Il vagabondo muore. Jack si presenta spontaneamente alla polizia denunciando l’accaduto.
E’ processato per direttissima e condannato a morte. Entra nel carcere di massima sicurezza di New Alcatraz il 24 aprile 1994.
La data della sua esecuzione viene fissata al 25 giugno 1999.
Inizia le sue trasmissioni radiofoniche il 20 settembre 1998. Nel marzo del 1999 la data della sua esecuzione viene anticipata al 15 maggio 1999, per un precedente errore di trascrizione.
Il 13 maggio 1999, due giorni prima dell’esecuzione, evade dal carcere di new Alcatraz. Ad un passo dalla frontiera con il Messico rischia la vita e non riesce a passare. Si nasconde a Los Angeles. Scompare.
Il 24 gennaio 2000 Jack Folla riprende le trasmissioni da un sotterraneo di Los Angeles.
E’ un latitante. Alla fine di marzo scappa da Los Angeles, attraversa San Diego, passa il confine con il Messico, arriva a Tijuana.
Segue il confine con gli Stati Uniti fino a Juarez. Poi risale il Rio Grande fino a Laredo, quindi Matamoros. Di qui, il 12 aprile 2000, si imbarca sulla ‘Libertad’.
La nave lo conduce prima a Tampico, poi a Veracruz. Qui attende quattro giorni, cambia nave, e arriva a Cancun. Infine in elicottero, si sposta a Cuba.
Rimane a La Habana dall’inizio di maggio alla metà di luglio, dove gira il programma televisivo.
Alla fine fugge di nuovo in elicottero. Sparisce. Fa consegnare alla Rai la sua ultima cassetta.
Ha letto il Mattia Pascal di Pirandello, sceglie la clandestinità assoluta, può contare su alcuni passaporti falsi, gira il mondo per mesi come un fantasma.
Riappare in Italia una settimana prima delle elezioni del 13 maggio 2001. Ricomincia le sue trasmissioni il 24 settembre 2001, dopo quattordici mesi di silenzio.
E’ un uomo profondamente diverso, meno sicuro di sé, meno sentenzioso, forse più amaro, ma infinitamente più umano, più caldo, più vero. Non intende essere il condottiero di nessuno.
“Io non ti sto portando da nessuna parte, fratello. Sei tu che stai portando me. Fammi vedere la strada.” Ora, davvero, è un uomo della folla.
Ora Jack c’è. Davvero.




la cartella con i file in gruppi zippati
www.mediafire.com/?fhilwddwcqvxz

puntate dal n° 21 al n° 25
https://mega.nz/folder/O1EBWRTL#9Mt4P_hsVLwpkvHUWDuILA


di cui la prima puntata integrale: Fuoco e fiamme, numero zero
www.mediafire.com/?i6yo8b09erbjniq



contrariamente al modus operandi ho mantenuto alto il valore di bit-rate, perché ascoltare quella musica e Jack in una qualità degradata .... non è contemplato :)

Le puntate, recuperate in rete, del 2001-2002
www.mediafire.com/?q8mcac71152kk



le puntate relative al 1998 e 1999 recuperate, per l'ennesima volta, da sergiomac
www.mediafire.com/?2p3ls591csib0ev



Edited by marzellina - 29/10/2023, 23:00
 
Top
16 replies since 31/12/2010, 16:40   1585 views
  Share