PODCAST HALL

TRE SOLDI, anno 1° - 2010

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view post Posted on 16/6/2010, 07:40

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16) Sottoproletari del Millennio


Microstorie da una città in trasformazione



Lo scrittore inglese James G. Ballard ha dedicato gli ultimi anni della vita a descrivere le possibili trasformazioni delle classi sociali nel nostro immediato futuro. La sua visione avveniristica ci ha dettagliato un proletariato del nuovo millennio fatto da quella che una volta era la middle class anglosassone, con nuove pratiche, nuove gerarchie e nuovi livelli d’indigenza, lotte e scontri sociali.
La realtà è ben altra cosa. La suggestione ballardiana però invita a porsi interrogativi e domande sulle possibili trasformazioni sociali, culturali ed economiche che di qui a breve caratterizzeranno il nostro quotidiano. L’investigazione, l’ascolto e la narrazione di ciò che è stato e delle possibili proiezioni delle traiettorie di mutazione e trasformazione antropologica partono dal racconto di biografie minime di un popolo afono, un sottoproletariato consapevole e abituato a districarsi tra le mille vicissitudini del vivere al margine.
Sottoproletariato del Millennio racconta di biografie di frontiera che attraversano carcere, politica, lavori e professioni informali, violenza e capacità di adattamento che sono probabilmente i canali attraverso i quali prenderà forma l’insieme della società del futuro prossimo. Le storie sono ambientate a Napoli, capitale del Meridione, laddove il sottoproletariato è ancora caratterizzato da una spiccata matrice nazionale, ben diversa dalla contaminazione con il proletariato migrante che il margine sociale sperimenta in altre contrade del paese. Sono racconti di lavoro precario, di illegalità diffusa, di ribaltamento dei generi, di presidio del territorio e costruzione di personali paradisi artificiali che sempre più non riescono a trovare riscontro con la veloce mutazione del reale.
Da storie singole emergono direttive collettive che significano il rapporto con le istituzioni, con il lavoro, il reddito e le aspettative di vita che disegnano i tratti, vagamente sfumati, di un insieme sociale troppo spesso da categorie approssimative, macronarrazioni spettacolari che continuano a relegare uomini e donne nel buio di una Storia che continua a non essere raccontata.

i cinque file .mp3


cinque puntate: dal 07 al 11 giugno 2010

di Marcello Anselmo
A cura di Fabiana Carobolante
con Maria Angela Spitella
regia di Daria Corrias


Edited by eos1948 - 28/7/2021, 01:38
 
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view post Posted on 24/6/2010, 18:00

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17) Tariffa notturna



Siamo a fianco ai guidatori di tassì, gente con trent'anni di notte alle spalle, per raccontare un universo umano spesso osservato distrattamente, seduti dietro, guardando dal finestrino di un taxi in corsa.
Una dimensione umana che solitamente cattura la nostra attenzione quando finisce in “cronaca”. TARIFFA NOTTURNA è la notte come non l'avete mai sentita, stralci di vite vissute sul filo del rasoio, tra l'incredibile e il banale. Gli incontri insoliti, le rapine, i clienti famosi (Fellini, Modugno, Bramieri...) e quelli (tanti) che scappano senza pagare, i ricchi che non lasciano le mance e i poveri che lo fanno sempre. Una raccolta di micro-eventi quotidiani frutto della profonda conoscenza di quel sottobosco umano così diverso di giorno. Nella dilatazione dei tempi sospesi i bollettini di una guerra senza testimoni si mischiano a perle di saggezza popolare.
Uomini sconosciuti raccontano se stessi e il mondo che li circonda; commentano il presente, riflettono su cosa manca e cosa è stato in un flusso spontaneo di parole.
Gente che vive con fatica cercando come può di far fronte alle avversità della vita e all'incertezza che ogni corsa nasconde. Tutte le notti, 12 ore, al servizio della comunità. Un “capitale sociale” che offre una chiave per comprendere l'umanità di cui siamo parte.

i cinque file .mp3

cinque puntate: dal 14 al 18 giugno 2010

di Davide Tosco
A cura di Fabiana Carobolante
con Maria Angela Spitella
regia di Daria Corrias


Edited by eos1948 - 28/7/2021, 01:38
 
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view post Posted on 4/7/2010, 08:05

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18) Pina Bausch, lo sguardo azzurro



"Col suo volto aristocratico, tenero e crudele, misterioso e familiare, Pina Bausch mi sorrideva per farsi conoscere. Una monaca col gelato, una santa coi pattini a rotelle, un volto da regina in esilio, da fondatrice di un ordine religioso, da giudice di un tribunale metafisico, che all'improvviso ti strizza l'occhio" (Federico Fellini)

Ad un anno dalla scomparsa Leonetta Bentivoglio fa un ritratto di Pina Bausch attraverso il racconto di amici e collaboratori della grande danzatrice e coreografa tedesca.

le cinque puntate mp3



cinque puntate: dal 21 al 25giugno 2010

di Leonetta Bentivoglio
A cura di Fabiana Carobolante
con Maria Angela Spitella
regia di Daria Corrias


un estratto video de Cafè Müller

Edited by eos1948 - 28/7/2021, 01:39
 
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view post Posted on 7/10/2010, 07:58

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19) Scuola: forme di vita



Anno 2010: quale è il volto della scuola ridisegnata dalla riforma Gelmini?
Il 13 settembre vengono riaperti i portoni di gran parte delle scuole italiane. Dalle elementari alle scuole medie, dai licei, agli istituti tecnici, ai professionali, ai nuovi corsi di studio. Tornano sui banchi gli studenti dello scorso anno e quelli che intraprendono per la prima volta un nuovo percorso di studi.
Si è cercato di ricostruire, attraverso le testimonianze di professori, maestri e maestre, ragazzi, precari, che forse non torneranno più ad insegnare, e assistenti scolastici, l’Italia della scuola, raccontata da chi ogni giorno si siede in cattedra, da chi siede dietro ad un banco e da chi apre ogni mattina il portone per far entrare ragazzi e professori. Storie di una scuola in divenire, che non riesce a trovare la strada maestra, nella quale scorrono nell’indifferenza i volti di uomini e donne che lottano per un posto di lavoro e per crescere ed istruire i nostri figli.
Abbiamo raccolto le voci, di chi passa la maggior parte del proprio tempo nelle aule scolastiche. Strutture a volte fatiscenti, nelle quali insegnare ed essere studenti è diventata una missione.
Negli anni sono cambiati gli insegnanti, ma anche gli studenti. Le loro esperienze si incrociano mentre raccontano come si vive l’attesa e l’inizio del nuovo anno scolastico. Un’istituzione vista da dentro, nella quale si intrecciano passione, preoccupazione, divertimento, e impegno. Un mondo complesso, al quali negli anni, molti Governi hanno tentato di dare una forma. Cosa significa oggi essere studenti, insegnanti, operatori scolastici, precari? Nell’anno della Riforma Gelmini che ridisegna la scuola italiana? Sono loro a spiegarcelo.



le puntate in una cartella zippata

Link alternativo mega
https://mega.nz/folder/JhVmSRDY#ImyMdfgX8h29i8U3zG7lPQ

14 puntate: dal 13 al 30 settembre 2010

di Leonetta Bentivoglio
A cura di Fabiana Carobolante
con Maria Angela Spitella


Edited by eos1948 - 28/7/2021, 09:34
 
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view post Posted on 11/10/2010, 20:16

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20) Ramadan all'occidentale



“Ramadan all’occidentale”, un documentario di Francesca Bellino realizzato in Tunisia durante il mese sacro dell’Islam. Credenti, laici e turisti raccontano il proprio impatto con una ritualità religiosa che modifica prepotentemente la vita quotidiana a partire dal risveglio fino alla notte, ponendo in risalto somiglianze e diversità non solo tra musulmani ed europei, ma anche tra praticanti e non praticanti.

1a puntata - 04 ottobre 2010
l’attenzione è puntata sull’aspetto spirituale del Ramadan con tutte le sue contraddizioni.


2a puntata - 06 ottobre 2010
si approfondisce il punto di vista di laici e intellettuali tunisini e di turisti e residenti italiani.


3a puntata - 07 ottobre 2010
si entra in contatto con il mondo del turismo: vantaggi e svantaggi del Ramadan quando capita in pieno agosto.


4a puntata - 08 ottobre 2010
i temi sviluppati sono il lavoro e le problematiche di far conciliare il digiuno con le esigenze lavorative.


5a puntata - 09 ottobre 2010
il rispetto della cultura dell’Altro quando si visita un Paese straniero.


https://mega.nz/folder/tkF2ARQB#YhMBDAxkkNKW9nSvPUoASA





cinque puntate: il 04 ottobre e dal 06 al 09 ottobre 2010

di Francesca Bellino
A cura di Fabiana Carobolante
con Maria Angela Spitella
regia di Daria Corrias


Edited by eos1948 - 28/7/2021, 09:35
 
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view post Posted on 15/10/2010, 18:17

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21) Il male dentro



ll male dentro è un viaggio nell’ultimo sanatorio italiano, istituito nel 1956 nella Murgia pugliese, in agro di Gioia del Colle. È un ente ecclesiastico, fa capo all’Ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti. Vi sono ricoverate persone colpite dal morbo di Hansen: quel male raro, figlio della povertà, dell’indigenza, a lungo stigmatizzato come lebbra.
Ci spingiamo tra vite sospese, relegate ai margini della società. Oggi sono una ventina quelle stipate in quel moderno “lazzaretto”, anche se su carta ne risultano di più. Attrezzato per 110 posti letto, negli anni del boom della malattia, tra il ’50 e il ’60, il centro, riferimento nazionale per la cura del morbo di Hansen, ha ospitato fino a 250 “utenti”.
Oggi dei ricoverati, figli dei focolai endemici che allora si concentravano in Calabria, Sicilia e Puglia, nessuno risulta positivo al bacillo di Hansen. Sono anni che in Italia non si registrano casi di contagio. I pochi nuovi ammalati sono immigrati, e non godono della stessa assistenza economica statale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità dispone il ricovero degli hanseniani soltanto nei periodi in cui possono trasmettere la malattia, e in comuni reparti di dermatologia. Eppure quella struttura esiste, con quasi 60 dipendenti, e attingendo dalle casse pubbliche circa 7 milioni di euro l’anno.

1a puntata - 11 ottobre 2010
Isabellina è una delle veterane del centro Miulli, dove sono ricoverati gli ultimi e i primi malati affetti dal morbo di hansen.


2a puntata - 12 ottobre 2010
Gianna e Andrea sono nella colonia hanseniana da molti anni, si sono conosciuti e si sono sposati, la loro storia di coppia che ha passato gran parte della propria vita Tra Acqua Viva delle Fonti e Gioia del Colle.


3a puntata - 13 ottobre 2010
Gianna e Andrea proseguono il racconto, ospiti fissi della colonia hanseniana di Gioia del Colle; eppure negli anni sono riusciti a costruirsi una loro vita fuori da lì.


4a puntata - 14 ottobre 2010
Modesta. ha 68 anni, arriva dalla Calabria. La sua vita è un cumulo di macerie, dolori, impossibilità. La sua voce, che a tratti ce la restituisce bambina, s’infrange in un pianto mai pianto, che qui si libera.


5a puntata - 09 ottobre 2010





le cinque puntate



cinque puntate: dal 11 al 15 ottobre 2010

di Ornella bellucci
A cura di Fabiana Carobolante
con Maria Angela Spitella
regia di Daria Corrias


Edited by eos1948 - 28/7/2021, 01:44
 
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view post Posted on 26/10/2010, 19:38

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22) Grand Hotel Tevere



L'Idroscalo di Ostia è conosciuto come il luogo del ritrovamento del cadavere di Pier Paolo Pasolini nel 1975. E' un'enclave abitativa alle porte di Roma, sorta abusivamente nel corso degli anni, stretta tra il mare e il fiume Tevere.
All’Idroscalo è passata la Storia. Negli anni ‘30 fu teatro dei primi esperimenti dell'industria aeronautica italiana. La seconda trasvolata atlantica di Italo Balbo, nel '33, fu accolta trionfalmente proprio qui. Sulla spiaggia dell'Idroscalo si sono avvicendati anche tanti set cinematografici, nel periodo della Hollywood sul Tevere.
Dagli anni ‘60 ad oggi, con le varie migrazioni, oltre al romano proveniente dalle borgate, si trasferiscono stranieri che non hanno casa e che con pochi soldi rimediano una baracca.
Ogni anno, d'inverno, questa comunità di circa 400 famiglie fa i conti col maltempo che allaga le case poste sotto il livello del fiume.
Molti degli abitanti storici di questa comunità, respinta e disconosciuta in questi anni dalla “città ufficiale”, non andrebbero mai via, nonostante uno sgombero del Comune avvenuto il 23 febbraio 2010.
Nato come provvisorio, questo luogo di proprietà del demanio, è considerato zona franca. L'Idroscalo è l'ultima borgata di Roma, è la periferia cresciuta insieme alla città ufficiale e ha accolto gli scarti di quest'ultima. Un posto che non ti aspetti, ricco di storie e di tanta umanità.
L'area è destinata ad essere riqualificata. C'è di mezzo il progetto di ampliamento del porto turistico di Roma. Gli abitanti della comunità vorrebbero far parte del futuro del luogo. Ma è una storia che ancora non è stata scritta.



le cinque puntate



cinque puntate: dal 18 al 22 ottobre 2010

di Alessandro Serranò e Antonella De Biasi
voce narrante di Anita Caprioli

A cura di Fabiana Carobolante
con Maria Angela Spitella
regia di Daria Corrias


Edited by eos1948 - 28/7/2021, 01:45
 
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view post Posted on 1/11/2010, 08:30

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23) Di mano in mano



Nell’epoca dell’arte digitale e delle immagini virtuali, esiste ancora un lavoro che si occupa dell’arte come materia, oggetto tangibile e deperibile. Si tratta di un vero e proprio “mestiere”, con i suoi segreti imparati sul campo attraverso ore di pratica. E’ il restauro, che vede l’Italia tra i paesi più all’avanguardia, stimato in tutto il mondo eppure impegnato in una empasse piuttosto complessa. Mentre nell’antichità restaurare poteva significare “ridipingere”, incollare frammenti di statue diverse per costruirne una completa e proteggere con strati di cera, oggi consiste soprattutto nel togliere, riportare all’origine, liberare dai segni del tempo. Tre soldi entra nei laboratori di restauro, dove giovani stanno apprendendo tecniche e metodi, sale sui ponteggi del restauro della Cappella Sistina e indaga le questioni più calde che stimolano la discussione sull’identità del restauratore. Dopo aver permesso la proliferazione di corsi di restauro in tutto il paese, pubblici e privati, oggi il Ministero sta cercando di stabilire le regole per certificare la “patente di restauratore”: il dibattito è aperto.

1a puntata: 25 ottobre 2010
Quando e perché si decide di diventare restauratori. Le voci di ragazzi e non solo, che un po' per passione e un po' per caso hanno deciso di intraprendere la strada della conservazione del patrimonio culturale.


2a puntata: 26 ottobre 2010
Cosa significa oggi essere restauratori? Quali sono le difficoltà che si devono affrontare per trovare uno spazio adeguato nel settore del restauro tra ditte edili e impegno personale.


3a puntata: 27 ottobre 2010
Entrare in un laboratorio di restauro o restaurare una grande opera d'arte, la prima volta è ancora emozionante, ma poi l'opera diventa materia.


4a puntata: 28 ottobre 2010
I restauratori spesso fanno anche esperienze in altri paesi. Non solo in Europa, ma anche nelle altre parti del mondo. I loro racconti, la Cina, la Serbia, il Brasile, la Palestina, Israele, dove hanno lavorato, offrendo le tecniche delle scuole italiane di restauro, ma apprendendo anche nuovi modi di restaurare.


5a puntata: 29 ottobre 2010
La Cappella Sistina e il Mosè, due delle grandi opere di Michelangelo, anche queste restaurate. Cosa significa mettere mano a tali capolavori? Lo raccontano i restauratori che hanno lavorato alla loro conservazione.



le cinque puntate



cinque puntate: dal 25 al 29 ottobre 2010



A cura di Fabiana Carobolante
con Maria Angela Spitella
regia di Daria Corrias


Edited by eos1948 - 28/7/2021, 01:47
 
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24) Fine pena ora



I risciò scivolano silenziosi per le strade di Roma: Corrado, è da 20 anni che fa parte della Cooperativa, Franco pedala d'estate e racconta ai turisti le storie della città eterna.
Mario, Stella, e Massimo, dopo aver scontato la pena sono fuori dal carcere. Silvio, Valerio e Daiko lavorano insieme, hanno creduto nel progetto Made in jail che 19 anni fa ha dato agli ex detenuti la possibilità di ricostruirsi una vita fuori dal carcere.
Ci sono le storie della Cooperativa di Napoli, e di quella dell'Umbria Frontiera lavoro che trovano un occupazione agli ex detenuti, le storie di Made in jail e della Cooperativa dei risciò di Roma, che hanno con la determinazione degli ex detenuti, dato la possibilità a molti di loro di lavorare e quindi permettersi di diventare diversi da quello che sono stati.
La prigione ha un senso perchè chi commette un reato deve fermarsi, deve scontare la propria pena, ma ha un senso anche se permette il reintegro dell'individuo nella società, altrimenti gli anni passati in carcere vengono vanificati.
Le storie di uomini e donne che ce l'hanno fatta ha costruirsi una nuova vita, permettono a chi ancora non è uscito dal carcere di pensare ad un futuro costruttivo.


le quattro puntate





quattro puntate: 01-02-04-05 novembre 2010



a cura della redazione di Tre soldi e di Marcello Anselmo
regia di Daria Corrias


nb: la quarta e ultima puntata ha dei brevi disturbi, rimane comunque la comprensibilità del narrato

Edited by eos1948 - 28/7/2021, 01:49
 
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25) Barbagia blues



La Barbagia rappresenta l'idea stessa della Sardegna interna, un luogo isolato, impervio, popolato da genti attaccate ad antiche tradizioni e musiche.
Ma che cosa significa la sopravvivenza? E cosa vuol dire antico?
Un viaggio nell'immaginario culturale dell'isola attraverso uno spaccato dell'esperienza musicale di alcuni giovani della provincia di Nuoro. In questo racconto si declineranno diversi generi musicali, tradizionali e non, in cui emerge e si rivendica l'esistenza di una cultura sarda, qualunque cosa significhi.



le cinque puntate



cinque puntate: dal 08 al 12 novembre 2010



a cura di Fabiana Carobolante
con Maria Angela Spitella
regia di Daria Corrias


Edited by eos1948 - 28/7/2021, 01:50
 
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26) La ricerca sprecata



Nell’ultimo secolo un nuovo paradigma socio-economico si è imposto in occidente: si è passati dalla società basata sulla produzione industriale alla società basata sulla conoscenza.
La conoscenza si accresce universalmente per mezzo della ricerca scientifica. Nel nostro paese la ricerca scientifica, ignorata dai tanti governi che si sono succeduti in questi ultimi 15 anni, versa in uno stato di coma vegetativo ormai quasi irreversibile. Ciononostante, per quanto riguarda la produttività scientifica, l’Italia continua a mantenere una posizione rispettabile nelle classifiche internazionali. Il mantenimento di questo livello, tuttora qualitativamente elevato, è dovuto al lavoro dei ricercatori spesso precari. Dopo anni di fatiche e impegno appassionato, la fuga dall’Italia rimane, nella quasi totalità dei casi, l’unico modo per continuare a fare questo lavoro, o addirittura per sopravvivere.
La ricerca scientifica in Italia oggi si dibatte tra scarsi finanziamenti, mancanza di meritocrazia, prospettive quasi nulle e disinteresse della politica.
Una situazione di emergenza a cui bisogna porre rimedio.


le cinque puntate



cinque puntate: dal 15 al 19 novembre 2010



di Paolo Tieri
a cura di Fabiana Carobolante
con Maria Angela Spitella
regia di Daria Corrias


Edited by eos1948 - 28/7/2021, 01:51
 
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con la Compagnia del Pratello e Botteghe molière
aiuto regia: Laura Bisognin Lorenzoni - collaborazione drammaturgica: Filippo Milani
video di scena: Agnese Mattanò - organizzazione: Amaranta Capelli




27) Don Chisciotte Collapse



Il Teatro del Pratello a Bologna è una cooperativa che ha per scopo l’integrazione delle persone e il riconoscimento e promozione delle loro qualità anche in contesti difficili e di emarginazione come può essere quella del carcere. Le finalità dell’associazione sono perseguite attraverso la scrittura, la danza e soprattutto il teatro. Nasce così l’esperienza del Don Chisciotte Collapse, ultimo lavoro della compagnia, diretto da Paolo Billi all’interno dell’Istituto Penale Minorile di Bologna.
Lo spettacolo, tratto dal Don Chisciotte di Cervantes, mette in scena una rivisitazione dell’opera in cui il Don Chisciotte, ormai anziano, va a vedere a teatro una rappresentazione della sua vita.
Sul palco dieci ragazzi detenuti di diversa nazionalità, cinesi, magrebini, italiani. Nelle voci raccolte tra organizzatori, partecipanti e collaboratori, il racconto dei mesi di laboratorio e della prima dello spettacolo prevista per il 25 novembre.


le quattro puntate



quattro puntate: il 22 e dal 24 al 26 novembre 2010



a cura della redazione di Tre Soldi
con la collaborazione di Antonella Borghi e Amaranta Capelli


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28) Il segreto del mondo - Messico 2010


un radiodocumentario di Maurizio Braucci




Che cosa accade in Messico? Sono circa 28.000 i morti di mafia degli ultimi 4 anni, da quando il Presidente Felìpe Calderòn ha messo in campo l’esercito e la marina contro lo strapotere dei narcotrafficanti. E’ una guerra per la legalità? Ma intanto i morti innocenti aumentano, le critiche al goveno crescono, il paese è in fiamme.
Come è legato tutto questo al caso delle oltre 400 ragazze regolarmente trucidate dal 1995 sulla frontiera nord, a Ciudad Juàrez e a Chihuahua, con strani riti, depistaggi, impunità? Roberto Bolaño, nel suo romanzo 2666, ha scritto che in questi casi di femminicidio “è nascosto il segreto del mondo”. Cosa intendeva?
Perché l’orrore del Messico ci racconta qualcosa anche sul nostro Paese?



le dieci puntate



dieci puntate: novembre/dicembre 2010

di Maurizio Braucci
a cura di Fabiana Carobolante
con Maria Angela Spitella
regia di Daria Corrias

hanno collaborato: Claudia Piña Navarro, Fortuna Avallone
tecnico del suono: Luigi Amore
con interviste a Ugo Pipitone, Sergio González Rodríguez, Elena Poniatowska, Dennise Piña, Vittorio Giacopini ed altri
doppiaggio : Antonella Monetti, Giovanna Giuliani, Laura Ottieri, Maurizio Braucci, Claudio Benegas, Andrea Saggiomo e Antonio Calone
la foto è di Lina Pallotta.


NB: la puntata del 9 dicembre è un .ra convertito, perchè non hanno messo a disposizione l'mp3 nei podcast

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29) Il l tempo dell'acqua




Questo in cui viviamo è il tempo dell'acqua. Da almeno due decenni l’ acqua è al centro del nuovo business internazionale e le grandi multinazionali dell’ acqua stanno mettendo in atto strategie sempre più affinate per accumulare contratti di gestione di questo bene comune a condizioni vantaggiose.

In ITALIA è oggi il tempo dell'acqua. Al posto delle tradizionali aziende municipali e di gestione pubblica il modello delle privatizzazioni e quello delle partnership pubblico-privato è stato promosso dalla fine degli anni '90 e avanza oggi a velocità allarmante.

Le società private come le francesi Suez e Veolia o quelle semi-private come ACEA si vanno sostituendo al sindaco nella gestione degli acquedotti di moltissime città grazie ad un accesso senza limiti alla finanza internazionale, al mercato che regola gli investimenti e alle assicurazioni che li proteggono.

In Italia è il tempo dell'acqua perché nel nostro Paese questo modello di mercificazione dell'acqua ha assunto delle caratteristiche del tutto particolari attraverso la vendita sul mercato delle azioni dei nuovi gestori idrici, addirittura anche di quelli ancora pubblici, che negli ultimi dieci anni si sono trasformati in s.p.a, in società per azioni quotate in borsa. Trasformando di fatto l'acqua da diritto da assicurare ai cittadini in merce su cui fare profitto. Con un incremento delle tariffe per i cittadini del 66% .

E sono in molti coloro che contestano questo sistema di appropriazione indiscriminata e di collasso della gestione pubblica .
La resistenza all’aumento delle tariffe e alle privatizzazioni è iniziata in molte parti d’Italia. Come a Napoli o in Puglia dove si chiede la ripubblicizzazione o in provincia di Latina, dove i cittadini si sono rifiutati di pagare le bollette alle multinazionali straniere, o in provincia di Frosinone dove sono stati avviati numerosi ricorsi contro la legalità degli aumenti indiscriminati, o come in Piemonte con la riforma degli statuti comunali per includere il riconoscimento dell’acqua come bene comune. E non come merce da vendere e comprare.

L'imbottigliamento è una delle tante facce della privatizzazione. Oggi in Italia è il tempo dell'acqua perché gli italiani sono il popolo che consuma più acqua in bottiglia in Europa pur essendo il nostro un Paese ancora ricco di acque buonissime che potrebbero essere distribuite dagli acquedotti pubblici invece che venire regalate alle compagnie imbottigliatrici.

In Italia oggi è il tempo dell'acqua perché il decreto Ronchi approvato nel 2009 impone l'obbligo della messa a gara e quindi la fine di ogni forma residua di gestione pubblica entro la fin e del 2011.

Per l'abrogazione di questo decreto 1,4 milioni di persone in tutta Italia hanno ottenuto e stanno lavorando ad una grande campagna per un REFERENDUM NAZIONALE per l'acqua pubblica che si terrà il prossimo anno.



le dieci puntate



cinque puntate: dal 13 al 17 dicembre 2010

di JAROSLAVA COLAJACOMO (www.playapart.it)
a cura della redazione di Tre Soldi
con Maria Angela Spitella
regia di Daria Corrias

Si ringraziano per le interviste concesse o per il materiale audio messo a disposizione per questo audio-documentario: Erri de Luca, Alex Zanotelli, Claudio Jampaglia, Emilio Molinari, Luca Martinelli, Consiglia Salvio, Alberto de Monaco, Ulderico Pesce, Lorella Lari, Marco Bersani, Renato Di Nicola , Corrado Oddi, Michel Drouin e il Comitato Umbro Acqua Pubblica, Paolo Carsetti, Luca Parenti, Alexandra Gonzales, Corrado Barbetti, in aggiunta a molti altri esponenti dei Comitati locali del Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua (www.acquabenecomune.it)

NB: la puntata del 17 dicembre è un .ra convertito, perchè non hanno messo a disposizione l'mp3 nei podcast


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30) Natale di sangue

Un documentario radiofonico di Marcello Anselmo




Alle 19:08 del 23 dicembre del 1984 una bomba deflagra nel treno rapido 904 partito da Napoli e diretto a Milano. L'esplosione causò 15 morti e 267 feriti. In seguito, le vittime sarebbero salite a 16 per le conseguenze delle ferite riportate. A bordo del treno ci sono uomini e donne diventati – loro malgrado - involontari protagonisti e vittime di una strage rimasta ancora oggi avvolta dal mistero.
Il documentario radiofonico Natale di Sangue è una narrazione della vicenda costruita a partire dai racconti di superstiti e familiari delle vittime del massacro. Alle testimonianze dirette sono affiancati materiali sonori d’archivio tratti dagli archivi delle teche Rai come i GR andati in onda la sera del 23 dicembre 1984 e nei giorni immediatamente successivi e un documento del 1985 tratto da Il Fatto di Enzo Biagi in cui si riporta una conversazione telefonica con il terrorista nero Stefano Delle Chiaie a proposito della strage del rapido 904, e inoltre registrazioni delle sessioni processuali e diverse testimonianze raccolte tra soccorritori e ferrovieri.
Il racconto sonoro è, dunque, il montaggio di fonti diverse che accompagnano gli ascoltatori nel mosaico complesso che intreccia l’esperienza individuale dei protagonisti involontari dell’attentato e l’esperienza collettiva che la strage ha significato per la storia repubblicana recente.
Il 23 dicembre 1984 è una data che segna la cesura storica che da inizio ad una lunga fase di transizione politica e sociale del paese conclusa con lo smantellamento di un’intera classe dirigente e politica travolta dallo scandalo di “tangentopoli”. La bomba del rapido 904 richiama modalità e metodi dello stragismo eversivo che ha animato la strategia della tensione ma, probabilmente, nasconde dietro le quinte un nuovo scenario di complicità tra poteri criminali (clan camorristi e mafia siciliana) e apparati dello Stato e dei servizi segreti. Si tratta di un’inedita trama che vede complottare i reggenti del clan camorrista di Giuseppe Misso con la destra neofascista del caporione partenopeo Massimo Abbatangelo e il faccendiere mafioso Pippo Calò nel dar vita al meccanismo diabolico che ha stravolto le biografie individuali e familiari di centinaia di vittime e feriti.
Natale di Sangue vuole raccontare una delle cesure della storia recente del paese che rischia l’oblio storico e memoriale. È una delle pagine più controverse delle trame che hanno attraversato la storia della Repubblica e meno frequentate da storici, scrittori, giornalisti e altri operatori della cultura e della politica. Il documentario radiofonico intende contribuire alla grande narrazione della storia recente del paese attraverso microstorie costituite da drammi intimi, vicende private e descrizioni pubbliche situate.

Natale di Sangue è dedicato a:

Giovanbattista Altobelli,
Anna Maria Brandi,
Angela Calvanese in De Simone,
Anna De Simone,
Giovanni De Simone,
Nicola De Simone,
Susanna Cavalli,
Lucia Cerrato,
Pier Francesco Leoni,
Luisella Matarazzo,
Carmine Moccia,
Valeria Moratello,
Maria Luigia Morini,
Federica Tagliatatela,
Abramo Vastarella,
Gioacchino Tagliatatela,
Giovanni Calabrò,


vittime inconsapevoli di trame occulte.

E a tutti gli irrequieti spiriti che cercano giustizia e verità





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cinque puntate: dal 20 al 24 dicembre 2010

di Marcello Anselmo
a cura di Fabiana Carobolante
con Maria Angela Spitella
regia di Daria Corrias

La realizzazione di Natale di Sangue non sarebbe stata possibile senza il sincero aiuto e la disponibilità di Antonio Celardo, Enza Napoletano, Cinzia D’Esposito, Anna Duraccio, Sandro Altobelli, Giovanni Saturno, Alessandro Höbel, L’associazione tra i familiari delle vittime e i feriti della strage al rapido 904, Mariangela Spitella, Sossio Iavarone, la redazione del mensile Napoli-Monitor, Matteo Anselmo.


Edited by eos1948 - 28/7/2021, 09:38
 
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