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LA SCUOLA DELLE MOGLI, di Molière

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view post Posted on 8/10/2009, 01:22
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Molière (Parigi 1622 -1673), pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin, fu un magistrale autore teatrale nonché mirabile attore francese.

Il 15 gennaio 1622 venne battezzato a Parigi Jean Poquelin, ben presto chiamato Jean-Baptiste e solo in seguito, a ventidue anni, prese lo pseudonimo di Molière. Suo padre era un tappezziere, un artigiano agiato. Sua madre Marie Cressé, morì quando il figlio aveva solamente dieci anni.

In seguito, nel 1633, il padre si sposò con Catherine Fleurette, la quale morì nel 1636. L'infanzia del piccolo fu segnata da lutti ed inquietudini, che però spiegano solo in parte il fondo di tristezza del suo umore e la rarità dei ruoli materni nel suo teatro. Nella fanciullezza furono invece fondamentali la vivacità popolare, l'animazione, il rumore, l'accanito lavoro oltre agli spettacoli con i quali da piccolo fu ogni giorno a contatto.

Nel quartiere di Halles, dove visse, il vivace spirito di Poquelin poté impregnarsi del senso di una vita formicolante, dello scherzo pittoresco e della varietà della realtà umana. Il padre gli permise scuole molto più prestigiose di quelle destinate ai figli degli altri commercianti, infatti compì i suoi studi dal 1635 al 1639 al Collège de Clermont, il migliore della capitale. Qui egli imparò la filosofia scolastica, il latino ed una perfetta padronanza della retorica.

Sui suoi studi successivi non si seppe mai nulla di preciso ma probabilmente, intorno al 1640, iniziò a studiare diritto e divenne avvocato. Ad un certo punto della sua vita iniziò una relazione con Madeleine Béjart, un'attrice di quattro anni più anziana di lui, con già un figlio, avuto dalla precedente relazione con il Conte di Modena. Con l'aiuto di tale donna colta e capace di condurre con intelligenza i propri affari, leale e devota, organizzò una loro compagnia che servì a Molière per capire la propria vocazione di attore ed, il 30 giugno 1643, firmò il contratto che costituì una troupe teatrale di dieci membri, l'Illustre Théâtre.

La piccola compagnia cercò di guadagnarsi da vivere prima a Rouen e poi al Jeu de Paume des Métayers di Parigi, inscenando spettacoli di ogni tipo, dalle tragedie alle farse. Ma il pubblico non rispose a dovere ed iniziarono ad accumularsi debiti sino all'arresto di Molière per insolvenza, indi la compagnia si sciolse. Una volta liberato per l'interessamento del padre e di Madeleine, lui ed alcuni membri della compagnia abbandonarono la capitale francese.

Dal 1645 al 1658 con i suoi compagni lavorò come attore ambulante con la compagnia di Charles Dufresne, rinomata e finanziata dal duca di Epernon, governatore della Guienna. Nel 1650 Molière ottenne la direzione della troupe che iniziò a fare le sue rappresentazioni a Pézenas, dove ogni anno si tenevano gli Stati della Linguadoca.

A partire dal 1652 la compagnia, ormai ben affermata, iniziò ad avere un pubblico regolare a Lione.

Durante questo girovagare conobbe bene l'ambiente della provincia, ma soprattutto imparò a fare l'attore ed a capire i gusti del pubblico e le sue reazioni. In questo periodo iniziò a scrivere alcune farse e due commedie, ossia l'Etourdi - Lo stordito, commedia di intrigo, rappresentata a Lione nel 1655 ed il Dépit amoureux - Il dispetto amoroso, opera non eccezionale, rappresentata a Narbona nel 1656. Nel 1658 tornò a Parigi dopo un soggiorno a Rouen con la sua compagnia, la Troupe de Monsieur, nome accordatole da Filippo d'Orleans.

A fine ottobre recitarono davanti al re il quale, annoiatosi durante la rappresentazione, si entusiasmò solo con la farsa Docteur amoureux (Il dottore amoroso), scritta da Molière (il testo fu ritrovato e pubblicato nel 1960). La compagnia venne autorizzata ad occupare, alternandosi con la troupe degli Italiani, il teatro del Petit-Bourbon, e quando nel 1659 gli Italiani se ne andarono, lo stesso teatro fu a sua completa disposizione. Iniziò così a mettere in scena delle tragedie ma con scarso successo.

Scrisse anche un'opera che non fu né una tragedia né una commedia, il Don Garcia de Navarre, incentrata sul tema della gelosia, ma fu un fiasco. Molière allora capì che la commedia era la sua aspirazione ed in questo genere eccelse già con la prima opera Précieuses ridicules (Le preziose ridicole), nel 1659. In questa farsa mise in luce gli effetti comici di una precisa realtà contemporanea, le bizzarrie tipiche della vita mondana e ne ridicolizzò le espressioni ed il linguaggio. Tutto ciò provocò l'interruzione delle rappresentazioni per qualche giorno, ma gli inviti a corte e nelle case dei grandi signori si susseguirono ugualmente.

Nel 1660 vi fu il gran successo di Sganarelle ou le Cocu imaginaire (Sganarello), e fu il comico d'intrigo l'argomento principale, con il qui pro quo che regnava in un ambiente dove ognuno si preoccupava solo ed esclusivamente della propria situazione. Nel frattempo venne demolito il salone Petit-Bourbon, ma il re fece prontamente assegnare alla compagnia la sala del Palais Royal, ed in giugno vi fu la presentazione dell'Ecole des maris, (La scuola dei mariti). In questa commedia attraverso le buffonerie, vennero ancora presentati problemi gravi e scottanti come l'educazione dei figli e la libertà da concedere alle mogli.

In onore ad una festa offerta a Luigi XIV, in quindici giorni Molière scrisse e mise in scena la commedia dei Facheux (Gli importuni). Il 20 febbraio 1662, sposò Armande Béjart ufficialmente sorella, ma quasi sicuramente figlia, di Madeleine, ed anch'essa entrò a far parte della troupe. In dicembre, venne rappresentata l'Ecole des femmes (La scuola delle mogli) che superò in successo ed in valore tutte le commedie precedenti. Tuttavia, l'opera portò però allo scontro con i rigoristi cristiani, e nel 1663, egli fu interamente occupato dalla querelle della Scuola delle mogli, parallelamente al suo successo.


La scuola delle mogli



La scuola delle mogli è una commedia di Molière rappresentata per la prima volta il 26 dicembre 1662 nel Teatro del Palais-Royal a Parigi. Essa è l'espressione della più compiuta maturità del commediografo francese. Il tema della commedia, ritenuta in parte autobiografica, è il contrasto tra la gelosia e la ragione, impersonate da Arnolfo e Crisaldo.
Insieme a Il misantropo, la commedia segna il passaggio dal teatro comico precedente, caratterizzato dalla divisione tra buoni e cattivi e alla ripetizione di innumerevoli cliché e trucchi teatrali, al nuovo teatro realistico, conservandone però elementi come il lieto fine, ottenuto nonostante l'inverosimiglianza del racconto finale. I personaggi hanno una psicologia complessa, e la contrapposizione di Arnolfo e Crisaldo non è inconciliabile come quella delle maschere della Commedia dell'Arte, ma è dovuta piuttosto a una differenza di vedute relativa alle consuetudini e alla realtà sociale dell'epoca.
La commedia, che con arguzia attacca la morale dell'epoca, fu oggetto di scandalo, tanto da rendere difficile per Molière la pubblicazione delle commedie seguenti, nonòstante la protezione di cui godeva presso Luigi XIV.

Titolo: La scuola delle mogli
Autore: Molière
Regia: Alessandro Brissoni
Traduzione in versi di: Mario Socrate
Interpreti: Tino Buazzelli, Sebastiana Manni, Massimo Francovich, Gianfranco Mauri, Vanna Busoni, Ottavio Fanfani, Carlo Bagno, Attilio Ortolani, Giampaolo Rossi
Musiche originali dirette dall'autore: Cesare Brero

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Edited by Elrond_55 - 26/12/2014, 17:06
 
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view post Posted on 15/10/2014, 22:17

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Grazie :-)
Ancora una volta la vostra passione e il vostro impegno ci mette a disposizione delle vere chicche!

Edited by ziobello - 16/10/2014, 20:43
 
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view post Posted on 18/10/2014, 21:44

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CITAZIONE (crocefissa @ 14/10/2014, 01:19) 
Link sostituito. Buon ascolto

grazie mille. GR
 
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2 replies since 8/10/2009, 01:22   444 views
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