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VOCI DAL TEMPO DIFFICILE, di Fulvio Papi

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view post Posted on 19/9/2009, 18:55

papero

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Presentazione del libro

Interventi di
Ferruccio Capelli, Roberto Escobar, Fulvio Papi, Giovanni Scirocco



Dice Ferruccio Capelli in apertura: ciò che si coglie con maggior limpidezza nella lettura di questo libro di Fulvio Papi è il cambiamento dei soggetti in campo: oggi stanno prevalendo populismo, fondamentalismo, razzismo, xenofobia, e quant’altro. Stride il paragone con quello che si è visto al Social Forum di Belém: là, un entusiasmo contagioso di giovani progressisti; qui, disincanto e depressione, cioé esattamente l’opposto.
Nel perseguire uno stretto legame tra democrazia e libertà, è successo che la sinistra sembra non essersi accorta del potenziale polisemico dei due termini, e soprattutto del secondo. Così non è stata in grado di controllare quel generale slittamento di significato mediante il quale il lemma libertà ha finito - anche al proprio interno - per identificarsi e confondersi con il lemma liberismo, che ha dominato negli ultimi vent’anni con effetti la cui evidenza disastrosa è oggi sotto gli occhi di tutti, come lo è l’incapacità di una risposta da parte della medesima sinistra. E’ la dissoluzione del socialismo la vera causa di tale incapacità, per questo Papi afferma la necessità di un recupero del socialismo stesso, capace di fare uscire la sinistra dal suo deperimento intellettuale.
Intanto, sostiene Roberto Escobar, il trinomio dio-patria-famiglia torna a configurare un pericolo molto alto per la democrazia. Un ritorno che si affaccia nel mentre si manifesta un mutamento antropologico sul quale il filosofo Papi non manca di porre l’accento. Infatti, oggi gli individui si muovono come in un eterno presente, sembrano vivere senza biografia, esattamente come vivono il mutamento radicale delle forme del lavoro, la loro frantumazione e disarticolazione, che si tramuta in precarietà, cioè in un’esistenza senza progetto. Hanno sostituito la storia con il mito di sé, fondato su una violenta ideologia della competizione individuale, e vivono la sconfitta come una colpa, poiché hanno di fronte un modello “vincente”, mediaticamente costruito, in cui risuona l’ingiunzione egoistica: bisogna farcela perché quello ce l’ha fatta.
L’origine di un tale modello antropologico, va da sé, è ancorata alla centralità assoluta del mercato. Un mercato senza regole né limiti, che esercita il suo dominio sui singoli, cioè sui liberi cittadini sottoposti a una irresistibile coazione al consumo. Una forma di libertà - quella del consumo - che non fa paura a nessuno, e che ha come condizione la solitudine del singolo ai fini della competizione con gli altri. Papi mette ben in luce come oggi l’unico discorso pubblico sia la religione. Detto in altre parole: croce e tette come forma ideologica. Una forma che a sua volta alimenta un’altra ideologia, quella dell’odio, che fomenta - come in una catena - la paura dell’individuo atomizzato, e cronicizza la sua incapacità di interrogarsi e di sottrarsi a quella che Papi stesso chiama appartenenza fanatica.
Dunque, conviene Escobar, è necessario il socialismo. Un socialismo da intendere come riserva di scelte morali, come rifiuto del senso comune, come progetto comune, come libertà. Ma di questi tempi - così sostiene Papi - la compassione sembra voler sostituire la libertà, quasi a riaffermare una società gerarchica, ossia l’inferiorità dell’altro. Bisogna sostituire la compassione con la simpatia e aprire lo sguardo sulla sofferenza degli altri. Quindi, no alla com-passione, si alla sim-patia.
Infine, secondo Escobar, la libertà si conquista anche con la sovranità sulla propria morte, anche con la libertà di suicidio come ultima arma: il padrone della mia morte sono io, mia la morte, mia la vita.
Giovanni Scirocco si sofferma su una visione più “interna” del socialismo democratico, indicando il modello di Carlo Rosselli, per il quale il socialismo era un programma di vita intrecciato con la democrazia, un’eredità etica aperta al mondo. Per Angelo Tasca, d’altra parte, il socialismo era anche idea del limite, quindi attenzione al modello di sviluppo. Per ripensare alle regole e ai fini, bisogna mettere in campo una pedagogia dell’etica socialista ed essere in grado di comunicare l’immagine del socialismo, cosa che Turati ad esempio era incapace di fare, al dire di Rosselli. Si tratta però di un’incapacità di linguaggio da parte della sinistra che si prolunga nel tempo.
Oggi invece si impone una forte critica dei modelli culturali, compresi quelli – vaghi e indefiniti - del PD. Il modello democratico va ripensato in direzione di una democrazia processuale, intesa come processo in corso, e soprattutto non meramente formale, capace, cioè, di contrastare la mutazione mediatica della democrazia stessa, in una fase in cui la tecnica retroagisce sui rapporti strutturali e insieme sovrastrutturali.
Accennando al contenuto quasi biografico del suo libro, in coerenza con la necessità di rinnovare la sua scelta giovanile del socialismo, Fulvio Papi si aggancia agli spunti entrati in gioco, riconoscendo autocriticamente una certa sua sbrigatività nel giudizio sul comunismo, e affermando di non aver mai sottovalutato il Partito Comunista Italiano. Tuttavia unità di classe, sì, ma non leninismo (cui Togliatti secondo il filosofo era estraneo), mentre il PCI è stato storicamente incapace di un passaggio vero e proprio alla socialdemocrazia, finendo col cadere nel liberismo dopo aver abbandonato anche il pensiero di Gramsci. D’altronde non si può dimenticare che anche il socialismo storico al tempo della Grande Guerra si è dissolto nel nazionalismo.
Di fronte alla durezza del presente, il libro è anche un mezzo per mettere sul terreno della riflessione una domanda: si può contrastare la potenza con le idee? La risposta non può essere che questa: non abbiamo altro che le idee, e il socialismo – conclude Papi – non può essere fondato solo sull’etica, ma anche su uno stretto nesso tra sapere e agire.

Incontro svoltosi Mercoledì 11 febbraio 2009

Fulvio Papi: un profilo autobiografico

fonte del materiale

www.mediafire.com/?g54ebqo1dtt70mx

Edited by eos1948 - 14/8/2021, 09:43
 
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