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EDUARDO DE FILIPPO, le commedie di Eduardo

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view post Posted on 23/4/2008, 18:12
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EDUARDO DE FILIPPO



Nato a Napoli il 24 maggio 1900, attore, regista e autore teatrale.
Muore a Roma il 31 ottobre 1984

Figlio illegittimo dell'autore di teatro Eduardo Scarpetta e della sarta di scena Luisa De Filippo. La sua carriera sulle scene inizia da giovanissimo: esordisce sul palcoscenico nel 1904 al Teatro Valle di Napoli nella commedia La Geisha, nell'allestimento della compagnia di Scarpetta. Eduardo interpreta un bambino cinese, piccolo ruolo cammeo che per tutta la sua vita lo accompagna come ricordo intenso della sua infanzia.
Nel 1913 entra definitivamente a far parte della compagnia del fratello Vincenzo Scarpetta, pur continuando nel periodo estivo a recitare con altre compagnie, tra le quali quella di Vittorio Altieri, che pur essendo una compagnia drammatica, ogni venerdì mette in scena una farsa.
Nel 1918, durante il servizio militare, riesce a non abbandonare la recitazione, formando anche una piccola compagnia teatrale all'interno della caserma e scrivendo la commedia Farmacia di Turno, che fino al 1921 viene allestita nelle caserme.
Nel 1922 firma la sua prima regia per il Teatro Partenope di Napoli, con lo spettacolo di Enzo Lucio Murolo, Surriento Gentile.
Nel 1924 la compagnia di Vincenzo Scarpetta mette in scena una delle opere giovanili di Eduardo Uomo e Galantuomo, con il titolo originario di Ho fatto un guaio? Riparerò. Il 12 dicembre 1928 sposa nella Chiesa Evangelica di Roma, l'americana Dorothy Pennington, detta Dodò.
Nel 1929 nasce uno dei personaggi più emblematici di Eduardo, Sik Sik, l'artefice magico. Un'icona del disagio dell'essere, che gioca la propria identità recitativa sull'amara ironia della vita: un mago squattrinato e senza futuro, che ogni giorno si scontra con il giudizio feroce del pubblico.
Nel 1930 fonda con i fratelli Titina e Peppino la compagnia Il Teatro Umoristico di Eduardo De Filippo con Titina e Peppino. I tre interpreti recitano con grande successo a Roma, a Milano e a Napoli, guadagnandosi nuovi ingaggi.
Nel 1931 la compagnia cambia nome, diventando Il Teatro Umoristico I De Filippo. La nuova formazione debutta nel 1931 al Teatro Kursaal di Napoli con Natale in casa Cupiello. Durante il fascismo Eduardo si scontra più volte con la dura censura di regime.
Nel 1932 Eduardo scopre la magia del cinema. Recita il suo primo ruolo da co-protagonista nella pellicola Tre uomini un frac, al fianco del fratello Peppino e del tenore Tito Schipa. L'esperienza cinematografica serve inizialmente al grande drammaturgo come ulteriore fonte di finanziamento per la compagnia teatrale, consentendogli di scritturare nuovi attori e di allestire nuove produzioni.
Nel 1934 avviene il debutto internazionale: a Vienna Eduardo interpreta Oggi si recita a soggetto, nel ruolo di Verri. Un grande successo di pubblico e di critica. Il 1934 é l'anno della definitiva consacrazione italiana, con la conquista della difficile piazza di Milano.
Dopo la liberazione di Roma e la morte della madre, nel 1944 Peppino lascia la compagnia. Dopo aver preso atto della decisione, Eduardo fonda Il Teatro di Eduardo, che nel 1945 debutta al San Carlo di Napoli con Napoli milionaria.
Parallelamente al successo, però, cominciano i problemi matrimoniali con sua moglie Dodò. Nel 1947 conosce Thea Prandi, una soubrette delle riviste del Teatro dei Fiorentini. Dal loro amore nascono due figli, Luca e Luisella.
Il successo non fa dimenticare ad Eduardo i suoi sogni degli esordi della carriera: acquista il Teatro San Ferdinando, bombardato durante la guerra, e lo ristruttura. Nel 1954 avviene l'inaugurazione. All'ennesimo trionfo seguono due gravi tragedie familiari. Nel 1960 muore la figlia Luisella, mentre nel 1961 scompare dopo una lunga malattia Thea Prandi. Negli stessi anni conosce Isabella Quarantotti. La gioia per il nuovo legame e la ritrovata serenità personale, viene turbata dalla morte il giorno di Natale del 1963 della sorella Titina.
Seguono stagioni di intenso lavoro creativo e interpretativo, di incessante impegno sperimentale. Nel giorno del suo ottantesimo compleanno Eduardo recita a Milano, accolto da una folla entusiasta.
A Roma gli viene conferita la laurea Honoris Causa e molti altri riconoscimenti nazionali e internazionali.
La sua ultima apparizione pubblica avviene al Festival del Teatro di Taormina, nell'agosto del 1984. Muore a Roma due mesi dopo.
Eduardo viene ricordato dal grande pubblico per la sua geniale forza comunicativa, per l'universalità dei suoi testi e per la costante ricerca introspettiva. Caratteristiche uniche, che lo hanno consegnato alla storia del teatro. Con le sue opere, i suoi film, le sue poesie. La sua unicità.



estratti audio dalle commedie


UOMO E GALANTUOMO
(commedia in tre atti di Eduardo De Filippo, 1922)
Cantata dei giorni pari

Trama: Gennaro, capocomico di una compagnia di guitti, si trova in un albergo di Bagnoli, dove prova il dramma "Mala nova" di Libero Bovio per i villeggianti. La sua storia si intreccia con quella dell’impresario Alberto, a cui l’amante Bice rivela di essere incinta. Alberto vorrebbe sposarla, ma la donna si sottrae. Così l’uomo si presenta a casa di Bice e scopre che questa è già sposata al conte Carlo Tolentano che, subodorata la tresca, dà in escandescenze. Per evitare lo scandalo, Alberto si finge pazzo. A complicare le cose sopraggiunge la testimonianza di Gennaro. Alberto finisce in questura per essere internato. Ma Bice scopre che il marito la tradiva e anche questi si finge matto pur di non confessare l’adulterio. E Gennaro, in questura perché non ha pagato i conti dell’albergo, si fa credere pazzo a sua volta.

Regia: Eduardo de Filippo
Aiuto regia: Anna Maria Campolonghi
Produzione: Centro di produzione RAI di Roma
Data di trasmissione: 26 dicembre 1975 (R2) - Repliche: 25 luglio 1986, 1 ottobre 1990, 26 settembre 1994

Personaggi ed interpreti: Florence (Linda Moretti); Gentilina (Patrizia D'Alessandro); Viola (Angelica Ippolito); Vincenzo (Paolo Graziosi); Ninetta (Marina Confalone); Alberto De Stefano (Luca De Filippo); direttore d'albergo (Sergio Solli); primo cameriere (Franco Folli); secondo cameriere (Gennaro Sommella); guardia (Giorgio Senza); Gennaro, capocomico (Eduardo); Attilio (Gennarino Palumbo); Bice (Isa Danieli); prima bagnante (Marilù Prati); seconda bagnante (Marisa Laurito); terza bagnante (Delia Formicola); Salvatore De Mattia (Mario Scarpetta); una cameriera (Gioia Buoninconti); il conte Tolentano (Ferruccio De Ceresa); Matilde Bozzi (Nunzia Fumo); Assunta, serva (Graziella Marino); il cavalier Lampetti (Gino Maringola); Di Gennaro (Antonio Ferrante).


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GENNARENIELLO
(atto unico di Eduardo De Filippo, 1932)
Cantata dei giorni pari

Trama: Sulla terrazza di uno stabile dialogano Gennareniello e la giovane maestrina Anna. Gennareniello è sposato con Concetta, e vive col figlio Tommasino, ritardato e pieno di tic, e con la sorella zitella e pittrice. Si dedica ad invenzioni inutili e permette a Matteo, maestro di disegno, di non pagare la camera presa in affitto, in cambio dei progetti tecnici delle sue invenzioni. Spinto dagli amici, Gennareniello corteggia Anna, ma viene sorpreso da Concetta: fra i due scoppia una lite, in seguito alla quale Gennareniello abbandona il tetto coniugale. Gli amici lo dissuadono e nello stesso tempo lo deridono, e lo "acchittano" da damerino. La moglie ne difende la dignità offesa e lo riaccoglie in casa.

Regia: Eduardo De Filippo
Aiuto regia: Anna Maria Campolonghi
Produzione: RAI in collab. con l'Istituto Luce - Teatro Tre di Cinecittà
Data di trasmissione: 12 novembre 1978 (R1) - Replica: 2 aprile 1989

Personaggi ed interpreti: Concetta (Pupella Maggio); Anna Maria (Chiara Toschi); Fedora (Marina Confalone); Tommasino (Luca De Filippo); Matteo (Luigi Uzzo); Gennaro (Eduardo); Michele (Marzio Onorato); 'o Russo (Sergio Solli).


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QUESTI FANTASMI!
(commedia in tre atti di Eduardo De Filippo, 1946)

Trama: In un appartamento di un palazzo secentesco vengono ad abitare Pasquale Lojacono e la giovane moglie Maria. All’insaputa di Maria, Pasquale ha un accordo con il proprietario, per cui, in cambio dell’alloggio, dovrà sfatare le dicerie sull'esistenza di fantasmi nella casa. Suggestionato dai racconti del portiere, Pasquale si imbatte in Alfredo, amante della moglie, e lo scambia per un fantasma. Con il suo dirimpettaio, il professor Santanna, silenzioso e invisibile testimone di ciò che accade in casa, intrattiene intanto lunghi monologhi. I regali di Alfredo consentono alla coppia un certo benesssere e Pasquale, sentendosi beneficiato dal fantasma, non si pone troppe domande. Non sopportando più l’equivoca connivenza dimostrata dal marito, Maria decide di fuggire con Alfredo, ma i suoi familiari si recano da Pasquale per denunciare l'adulterio e vengono a loro volta scambiati per fantasmi. Alfredo torna con la moglie e Pasquale, senza donazioni, è in difficoltà: quando reincontra Alfredo, desideroso di riabbracciare Maria, lo riconosce come "fantasma" e gli rivela il suo amore per la moglie e la pena di non poterle assicurare una vita dignitosa. Alfredo, commosso da quelle parole, sta al gioco e regala a Pasquale il denaro desiderato.

Regia: Eduardo De Filippo
Regista collaboratore: Stefano De Stefani
Produzione: Centro di produzione RAI di Roma
Data di trasmissione: 29 gennaio 1962 (R2) - Repliche: 16 settembre 1962, 3 giugno 1969, 24 gennaio 1986, 24 settembre 1990, 24 ottobre 1994
Compagnia: "Il Teatro di Eduardo"

Personaggi ed interpreti: Pasquale Lojacono, anima in pena (Eduardo); Maria, sua moglie, anima perduta (Elena Tilena); Alfredo Marigliano, anima irrequieta (Pietro Carloni); Armida, sua moglie, anima triste (Regina Bianchi); Silvia e Arturo, anime innocenti (Daniela Callisto e Mauro Calgoni); Rafele, portiere, anima nera (Ugo D'Alessio); Carmela, anima dannata (Nina De Padova); Gastone Califano, anima libera (Antonio Casagrande); Saverio Califano, anima innocua (Enzo Petito); Maddalena, anima insidiosa (Maria Hilde Renzi); il professor Santanna (anima utile ma non compare mai); le anime condannate: primo facchino (Gennarino Palumbo); secondo facchino; (Bruno Sorrentino); una lavandaia (Angela Pagano); un muratore (Filippo De Pascale); un cameriere (Ettore Carloni).


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NON TI PAGO!
(commedia in tre atti di Eduardo De Filippo, 1940)
Cantata dei giorni pari

Trama: Ferdinando Quagliolo, gestore di un banco lotto appassionato del gioco, ma eterno perdente, caccia di casa in malo modo Bertolini, un suo impiegato, venuto in visita amorosa a sua figlia Stella e che invece è sempre vincente. Ma il giovane annuncia di aver vinto addirittura una quaterna che, in sogno, gli ha dato proprio il defunto padre di Ferdinando. Ferdinando gli ruba il biglietto perché, a suo avviso, il padre ha semplicemente sbagliato persona: Bertolini infatti, abita nell’ex appartamento dei Quagliolo. Dopo disquisizioni con il parroco e liti furiose con la famiglia, accompagnate da un colpo di pistola, Quagliolo cede il biglietto, ma lancia una maledizione davanti al ritratto del defunto: ogni volta che Bertolini tenterà di incassare la vincita, gli capiterà una disgrazia. Dopo una serie d’incidenti, Bertolini decide di rinunciare al biglietto. Soddisfatto, Ferdinando "ritira" la maledizione e lascia che Bertolini sposi Stella. La vincita rimane in famiglia.

Regia: Eduardo De Filippo
Regista collaboratore: Stefano De Stefani
Produzione: Centro di produzione RAI di Roma
Data di trasmissione: 5 febbraio 1964 (R2) - Repliche: 7 aprile 1967, 26 marzo 1989, 30 settembre 1991

Personaggi ed interpreti: Concetta (Luisa Conte); Margherita (Maria Hilde Renzi); Aglietiello (Ugo D'Alessio); Luigi Frungillo (Gennarino Palumbo); Vittorio Frungillo (Salvatore Gioielli); Ferdinando Quagliuolo (Eduardo); Mario Bertolini (Carlo Lima); Stella (Elena Tilena); Carmela (Sara Pucci); Don Raffaele Console (Enzo Cannavale); avvocato Lorenzo Strumillo (Pietro Carloni); Erminia (Nina De Padova).


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TRE CALZONI FORTUNATI
(commedia in tre atti di Eduardo Scarpetta, 1894 - libero adattamento di Eduardo De Filippo)

Regia teatrale: Eduardo De Filippo
Regia televisiva: Fernanda Turvani
Produzione: RAI - Luogo delle riprese: Teatro Valle di Roma
Compagnia: "Il Teatro di Eduardo"

Personaggi ed interpreti: Carmenella (Pupella Maggio); Rafilina (Nina De Padova); Amelia (Graziella Marina); Eugenio Capasso (Antonio Casagrande); il colonnello Cesare Percola (Ettore Carloni); il conte Falda (Pietro Carloni); Pasquale (Enzo Petito); Vincenzo Fiorilli (Eduardo); Luigino (Pietro De Vico); Totonno (Lello Grotta); Michele (Enzo Cannavale); Saverio (Giorgio Manganelli); Teresina Cannella (Maria Hilde Renzi); il brigadiere (Vittorio Artesi); Maria (Angela Pagano); Ada (Liana Trouché); Laura (Clelia Matania); il cameriere (Andrea Biello); Barbara (Olga D'Ajello); la marchesa Stanza (Scilla Vannucci); il barone Bagno (Gennarino Palumbo); Rossana (Maria Clara Colonna); il marchese (Nico Da Zara); il baroncino (Riccardo Grillo).


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LA CHIAVE DI CASA
(atto unico di Carlo Mauro, 1931)

[Regia teatrale: Eduardo De Filippo, non accreditato]
Regia: Vieri Bigazzi
Produzione: Centro di produzione RAI di Milano
Data di trasmissione: 4 agosto 1956
Compagnia: "Il Teatro di Eduardo"

Personaggi ed interpreti: Simone (Eduardo); Ciccillo (Lello Grotta); un cameriere (Giuseppe Anatrelli); Antonio (Rino Genovese); Alberto (Peppino De Martino); Emilia (Dolores Palumbo); Enrico (Nello Ascoli).


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LA PAURA NUMERO UNO
(commedia in tre atti di Eduardo De Filippo, 1950)
Cantata dei giorni dispari

Trama: Virginia, esasperata dal marito Matteo Generoso, che ha reso impossibile la vita alla famiglia con la sua ossessione di un'imminente terza guerra mondiale - giustificata dalle tensioni fra le grandi potenze - chiede aiuto al fratello Arturo. Questi realizza un finto giornale radio nel quale annuncia lo scoppio di una guerra totale. Matteo, paradossalmente tranquillizzato dal materializzarsi delle sue fobie, torna ad essere fiducioso. A Luisa, invece, futura suocera della figlia di Matteo, la notizia ha risvegliato recenti paure e un arcaico senso del possesso, tanto che ha murato il figlio in uno stanzino, per il timore di perderlo. Maternità voraci e terrore del passato gravano sulla nuova generazione che non riesce a comprenderli.

Regia: Eduardo De Filippo (con la collaborazione televisiva di Guglielmo Morandi)
Aiuto regia: Adriana Borgonovo
Produzione: Centro di produzione RAI di Roma
Data di trasmissione: 18 marzo 1964 (R2)

Personaggi ed interpreti: Virginia Generoso (Luisa Conte); Evelina (Maria Teresa Lauri); Maria (Carla Comaschi); Vincenza (Maria D'Ajala); Antonio (Orazio Orlando); Luisa Conforto (Lyda Ferro); Mariano Conforto (Glauco Onorato); Arturo (Carlo Giuffrè); Matteo Generoso (Eduardo); dottor Cirillo (Nico Da Zara); il signor Di Stasio (Pietro Carloni); Carabella (Filippo De Pascale); il commesso (Carlo Pennetti); la signora Bravaccino (Anna Valter); lo zio (Antonio Ercolano); la signora Sivoddio (Evole Gargano); Vera Di Lorenzo (Clara Bindi); il brigadiere di P.S. (Lando Buzzanca); i condomini (Michele Faccione, Pietro Recanatesi, Massimo Ungaretti, Luigi Leoni, Vittorio Soncini, Cesare Di Vito, Enzo Verduchi, Sandra Caccialli, Fiorangela Filli, Bianca Manenti).


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‘NA SANTARELLA
(commedia in tre atti di Eduardo Scarpetta, 1889)

Regia: Eduardo De Filippo
Aiuto regia: Laura Basile
Produzione: Centro di produzione RAI di Roma
Data di trasmissione: 7 febbraio 1975 (R2)

Personaggi ed interpreti: Michele (Enzo Turco); Biase (Franco Angrisano); Don Felice (Eduardo); Donna Rachele (Linda Moretti); suor Teresa (Nunzia Fumo); Angelo Cannone (Gino Maringola); Nannina Fiorelli (Marilù Prati); Eugenio Poretti (Mario Scarpetta); Nicola (Gennarino Palumbo); Vicienzo (Sergio Solli); Cesira Perelli (Isa Danieli); Amelia (Lina Sastri); Elvira (Gioia Buoninconti); Teresina (Marisa Laurito); Carmela (Patrizia D'Alessandro); Luigi (Franco Folli); Carluccio (Giorgio Senza); il marchesino Sparice (Luca De Filippo); il buttafuori (Gennaro Sommella); il delegato (Tommaso Bianco).


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IL DONO DI NATALE
(atto unico di Eduardo De Filippo dalla novella "The Gift of the Magi" di O. Henry, 1932)

Regia teatrale: Eduardo De Filippo, non accreditato
Regia: Vieri Bigazzi
Produzione: Centro di produzione RAI di Milano
Data di trasmissione: 19 maggio 1956
Compagnia: "Il Teatro di Eduardo"

Personaggi ed interpreti: Attilio (Giuseppe Anatrelli); Emilia (Isa Danieli); Domenico Tenneriello (Eduardo); Sofia Tenneriello (Dolores Palumbo); il Cavalier Federico Cerenza (Nino Veglia).


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IL SINDACO DEL RIONE SANITÀ
(tre atti di Eduardo De Filippo, 1960)
Cantata dei giorni dispari

Trama: Il "sindaco" del rione Sanità è Antonio Barracano, il quale, con l'aiuto dell'amico medico, Fabio Della Ragione, che intende però sottrarsi alla collaborazione, si avvale del suo carisma per amministrare la giustizia secondo suoi personali criteri, al di fuori dello Stato e al di sopra delle parti. Gli si rivolge Rafiluccio Santaniello, il quale confessa di voler uccidere il padre Arturo, poiché questi lo ha cacciato di casa e costretto alla fame, insieme alla fidanzata Rita incinta di alcuni mesi. Antonio convoca Arturo ma l'uomo non accetta che un estraneo s'intrometta nelle sue faccende. Il sindaco si reca personalmente da Arturo per ridurlo a più miti consigli, ma questi, spaventato, lo ferisce a morte. Antonio predispone che il delitto venga occultato e la sua morte dichiarata "per causa naturale" per evitare vendette e, durante una cena a cui partecipano beneficati ed assassini, prende congedo per andare a morire. Fabio Della Ragione decide di continuare la missione di Antonio, ma di denunciare la verità , secondo la sua coscienza.

Regia: Eduardo De Filippo
Aiuto regia: Anna Maria Campolonghi
Produzione: RAI in collab. con l'Istituto Luce - Teatro Tre di Cinecittà
Data di trasmissione: 14 aprile 1979 (R1) - Replica: 24 marzo 1984

Personaggi ed interpreti: Immacolata (Mariuccia Speri); Geraldina (Cloris Brosca); Gennarino (Antonio Angrisano); Fabio Della Ragione (Ferruccio De Ceresa); 'O Nait (Marzio Onorato); 'O Palummiello (Vincenzo Salemme); Catiello (Franco Folli); Antonio Barracano (Eduardo); Rafiluccio Santaniello (Luca De Filippo); Rita (Lina Polito); Vicienzo 'O Cuozzo (Gino Maringola); Pascale 'O Nasone (Segio Solli); Armida (Hilde Renzi); Amedeo (Pino Misiti); Arturo Santaniello (Franco Angrisano); Vicenzella (Paola Bonoconto); Luigi (Giancarlo Santelli); la moglie di Pascale (Rina Mascetti); la donna del Nait (Marina Donadi); la donna del Palummiello (Patrizia Boccella); Zibbacchiello (Stefano Tosi); Peppe Ciucciù (Bruno Marinelli); la voce del carrettiere è di Tommaso Bianco.


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NAPOLI MILIONARIA!
(commedia in tre atti di Eduardo De Filippo, 1945)
Cantata dei giorni dispari

Trama: Gennaro Jovine, povero abitante di un "basso" napoletano, durante la guerra, assiste impotente alla borsa nera che la moglie Amalia e i figli fanno per sopravvivere, e, durante un sopralluogo della polizia, è costretto a fingersi morto per non far scoprire la merce. Gennaro viene fatto prigioniero e Amalia intrattiene un'amicizia, non solo d'affari, con il giovane Errico Settebellizze, mentre la figlia Maria Rosaria rimane incinta di un soldato americano, e il figlio diventa ladro d'auto. Gennaro ritorna improvvisamente dalla prigionia, mentre tutto il vicolo festeggia a casa sua il compleanno di Errico. Nell'euforia generale nessuno vuole ascoltare le sue vicende. Gennaro abbandona il pranzo e va a vegliare Rituccia, la figlia più piccola, gravemente ammalata. A fornire la medicina giusta sarà il ragionier Spasiano, a cui Amalia, con la borsa nera, ha tolto ogni bene: "ha da passà 'a nuttata" per superare la crisi di Rituccia, della famiglia, di Napoli.

Regia: Eduardo De Filippo
Produzione: Centro di produzione RAI di Roma
Data di trasmissione: 22 gennaio 1962 (R2) - Repliche: 19 agosto 1962, 16 luglio 1968, 17 gennaio 1986, 17 settembre 1990, 17 ottobre 1994
Compagnia: "Il Teatro di Eduardo"

Personaggi ed interpreti: Maria Rosaria (Elena Tilena); Amedeo (Carlo Lima); Gennaro Jovine (Eduardo); Amalia (Regina Bianchi); Donna Peppenella (Evole Gargano); Adelaide Schiano (Nina De Padova); Federico (Antonio Allocca); Errico "Settebellizze" (Antonio Casagrande); Peppe "‘o cricco" (Ettore Carloni); Riccardo Spasiano, ragioniere (Lello Grotta); il brigadiere Ciappa (Pietro Carloni); Assunta (Angela Pagano); Teresa (Maria Hilde Renzi); Margherita (Marina Modigliano); "'o miezo prevete" (Ugo D'Alessio); il dottore (Enzo Petito); Pascalino "'o pittore" (Filippo De Pascale); un signore attempato (Antonio Ercolano).


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CHI È PIÙ FELICE DI ME?
(commedia in due atti di Eduardo De Filippo, 1929)
Cantata dei giorni pari

Trama: Vincenzo, un piccolo possidente, evita tutto ciò che può disturbare la sua quiete e si ritiene l’uomo più felice del mondo. Ma le disgrazie gli arrivano proprio in casa: il giovane Riccardo, dopo aver ferito un creditore in una rissa, si rifugia in casa sua costringendo Vincenzo, sotto la minaccia della pistola, a negarne la presenza ai carabinieri. Sono trascorsi due mesi e Riccardo, oramai risolta la sua vertenza giudiziaria, continua a frequentare la casa di Vincenzo e a corteggiarne la moglie Margherita, alimentando le maldicenze. Gli amici cercano di mettere in guardia Vincenzo e proprio quando questi sta per dimostrare la fedeltà della moglie, Margherita si getta tra le braccia di Riccardo.

Regia: Eduardo De Filippo
Regista collaboratore: Stefano De Stefani
Produzione: Centro di produzione RAI di Roma
Data di trasmissione: 13 gennaio 1964 (R2) - Repliche: 2 giugno 1967) 20 giugno 1986

Personaggi ed interpreti: Margherita (Valeria Moriconi); Gennarino (Pietro Carloni); Eduardo (Gennaro Palumbo); Errico (Carlo Lima); Nicola (Enzo Cannavale); Vincenzo (Eduardo); Consiglia (Nina De Padova); Giorgio (Ugo D'Alessio); Riccardo (Antonio Casagrande); primo carabiniere (Filippo De Pascale); secondo carabiniere (Salvatore Gioielli); Rafilina (Anna Valter); ed inoltre Lidia Ferrara, Franco De Vita, Antonio Ercolano, Evole Gargano, Olimpia Gargano, Michele Mattera, Antonio Orefice, Nello Riviè, Lia Thomas, Enzo Verduchi.


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I MORTI NON FANNO PAURA
(atto unico di Eduardo De Filippo, 1932)

Trama: Amalia piange l’improvvisa morte del marito Gennaro. Inatteso arriva Enrico, commesso viaggiatore e affittuario di una stanza della casa. Vorrebbe andare a letto, ma la sua camera è stata trasformata in camera ardente. Al dottore Enrico confessa la paura di dormire nella stanza che ha ospitato il cadavere. Il dottore lo rassicura dicendogli che non bisogna aver paura dei morti, uomini ormai disarmati, ma dei vivi. In quell’istante infatti, si odono grida violente provenire dalle scale. Due uomini si sono accoltellati per futili motivi. Enrico chiede scusa al morto e, temendo un’aggressione dall’esterno, si barrica in casa.

Regia teatrale: Eduardo De Filippo, non accreditato
Regia: Vieri Bigazzi
Produzione: Centro di produzione RAI di Milano
Data di trasmissione: 16 giugno 1956 - Replica: 19 novembre 1958
Compagnia: "Il Teatro di Eduardo"

Personaggi ed interpreti: Nicola (Ugo D'Alessio); Giovannino (Nello Ascoli); Alfredo (Lello Grotta); Carmela (Dolores Palumbo); Amalia (Elisa Valentino); Pietro (Peppino De Martino); Enrico (Eduardo); e con la partecipazione di Vittorio Sanipoli (il dottore).


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GLI ESAMI NON FINISCONO MAI
(tre atti e un prologo di Eduardo De Filippo, 1973)
Cantata dei giorni dispari

Trama: Guglielmo Speranza presenta al pubblico la rappresentazione della sua vita. Per indicare il trascorrere del tempo, si servirà di tre barbe posticce. L'azione inizia al conseguimento della laurea. Fidanzato con Gigliola, subisce l'interrogatorio dei futuri suoceri che pretendono da lui una carriera prestigiosa. Si sposa, ha due figli, ma la sua vita dipende sempre dalla gente, che lo osserva e giudica. Infatti, quando s'innamora della giovane Bonaria, si scontra con il coro dei benpensanti, capitanati da Furio La Spina, il suo miglior amico, che ha una relazione segreta con sua moglie. Guglielmo invecchia sempre più solo. Per trovare pace, si rinchiude in casa in silenzio, fingendosi malato. I familiari lo assistono, sperando nella morte liberatrice. Quando è il momento, nemmeno le sue disposizioni per le esequie vengono rispettate. Guglielmo seguirà i suoi funerali attraversando il palcoscenico come un attore da rivista che saluta il pubblico, nel teatrino dei falsi convenevoli di parenti e amici.

Regia: Eduardo De Filippo
Aiuto regia: Anna Maria Campolonghi
Produzione: Centro di produzione RAI di Roma
Data di trasmissione: 16 gennaio 1976 (R2) - Replica: 1 agosto 1986

Personaggi ed interpreti: Guglielmo Speranza (Eduardo); la cantante (Isa Danieli); Furio La Spina (Luca De Filippo); Attilio (Diego Reggente); Agostino (Antonio Ferrante); Corrado (Bruno Marinelli); primo studente (Guido Sagliocca); secondo studente (Vittorio Battarra); terzo studente (Stefano Oppedisano); quarto studente (Paolo Spezzaferri); un garzone (Luigi Uzzo); Stanislao (Gino Maringola); Girolamo (Franco Angrisano); Gigliola (Angelica Ippolito); Amneris (Linda Moretti); Laudomia (Marina Ruffo); Piciocca (Marisa Laurito); Cuccurullo (Marilù Prati); Bonaria (Patrizia D'Alessandro); Teresa (Graziella Marino); Vittorina (Gioia Buoninconti); Fortunato (Mario Scarpetta); Felice (Nello Mascia); Rosa (Patrizia Boccella); Giacinto Chiarastella (Franco Folli); la cameriera (Marina Confalone); Valentino (Sergio Solli); Sampiero (Paolo Graziosi); il professor Nero (Loris Gizzi); il professor Bianco (Giulio Farnese); il professor Rosso (Vittorio Soncini); la contessa Maria delle Grazie (Nunzia Fumo); don Ciccuzza (Gennarino Palumbo); Maracchia (Gennaro Sommella); un ritardatario (Giovanni Attanasio); persone al funerale (Delia Formicola, Pasquale Fiorante, Mara Soleri).


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'O TUONO 'E MARZO
(commedia in tre atti di Vincenzo Scarpetta, 1912 - libero adattamento di Eduardo De Filippo)

Regia: Eduardo de Filippo
Aiuto regia: Laura Basile
Produzione: Centro di produzione RAI di Roma
Data di trasmissione: 14 febbraio 1975 (R2) - Replica: 17 agosto 1992

Personaggi ed interpreti: Nannina (Lina Sastri); Mimì (Mario Scarpetta); Giulietta (Angelica Ippolito); Turillo (Eduardo); il cavalier Teodoro Morzetta (Gennarino Palumbo); don Saverio Borzillo (Paolo Stoppa); Sofia, sua sorella (Rina Morelli); Felice Sciosciammocca (Luca De Filippo); Alfonso Trocoli (Franco Angrisano); Ciccillo (Franco Folli); Marietta (Patrizia D'Alessandro).


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MISERIA E NOBILTA’
(commedia in tre atti di Eduardo Scarpetta, 1888 - libero adattamento di Eduardo De Filippo)

Regia teatrale: Eduardo De Filippo
Data di trasmissione: 30 dicembre 1955
Regia televisiva: Alberto Gagliardelli
Produzione: RAI
Luogo delle riprese: Teatro Odeon di MilanoReplica/e: 14 febbraio 1956
Compagnia: "Il teatro di Eduardo con Dolores Palumbo"

Personaggi e interpreti: Concetta (Elisa Valentino); Pupella (Lilly Romanelli); Luisella (Dolores Palumbo); Don Giacchino (Giuseppe Anatrelli); Luigino (Nino Veglia); Pasquale (Ugo D'Alessio); Peppeniello (Luca De Filippo); Felice (Eduardo); Eugenio (Lello Grotta); un cuoco (Giorgio Manganelli); Vincenzo (Peppino De Martino); Gaetano (Nello Ascoli); Biase (Gennarino Palumbo); Gemma (Isa Danieli); Bettina (Luisa Conte); il marchese Ottavio Favetti (Rino Genovese).


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MIA FAMIGLIA
(commedia in tre atti di Eduardo De Filippo, 1955)
Cantata dei giorni dispari

Trama:Alberto ed Elena Stigliano vivono insieme con i figli Beppe e Rosaria, indifferenti l'uno all'altro. Beppe, che ha rifiutato un sicuro lavoro alla radio, fugge con un amico a Parigi, sperando in una carriera cinematografica. Rosaria si atteggia a ragazza spregiudicata, mentre Elena, assidua giocatrice, confessa i suoi debiti al marito, che , a sua volta, ha una relazione extraconiugale. Alberto, traumatizzato dagli eventi, smette di parlare e si allontana da casa; Elena, abbandonato il gioco, ha ora un laboratorio di sartoria. Alberto esce dal proprio silenzio solo per denunciare alla polizia il ritorno del figlio, sospettato di un omicidio avvenuto in Francia. Un anno dopo Rosaria si sposa e Beppe, riconosciuto innocente, lavora alla radio. Solo dopo un dialogo chiarificatore con la figlia, Alberto si sente vicino alla famiglia e, dal saluto affettuoso che rivolge alla moglie, sembra intenzionato a tornare a casa.

Regia: Eduardo De Filippo
Regista collaboratore: Stefano De Stefani
Produzione: Centro di produzione RAI di Roma
Data di trasmissione: 15 aprile 1964 (R2) - Repliche: 16 luglio 1971, 3 ottobre 1994

Personaggi ed interpreti: Guidone (Orazio Orlando); Beppe (Antonio Casagrande); Maria (Marinella Gennuso); Corrado Cuoco (Glauco Onorato); Rosaria (Lilly Tirinnanzi); Alberto Stigliano (Eduardo); Arturo Stigliano (Ugo D'Alessio); Elena Stigliano (Luisa Conte); il tappezziere (Filippo De Pascale); la signora Fucecchia (Nina De Padova); la signora Mucillo (Maria Hilde Renzi); la signora Muscio (Anna Valter); Bugli (Carlo Reali); Michele Cuoco (Pietro Carloni); Carmela (Evole Gargano); ed inoltre Giorgio De Virgiliis, Antonio Ercolano, Enrico Lazzareschi, Nello Riviè.


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LU CURAGGIO DE NU POMPIERE NAPULITANO
(commedia in tre atti di Eduardo Scarpetta, 1877 - libero adattamento di Eduardo De Filippo)

Regia: Eduardo De Filippo
Produzione: Centro di produzione RAI di Roma
Data di trasmissione: 24 gennaio 1975 (R2) - Repliche: 26 dicembre 1979, 19 marzo 1989

Personaggi ed interpreti: Pulcinella (Tommaso Bianco); Carluccio (Gennarino Palumbo); Achille (Franco Angrisano); il barone Andrea (Eduardo); Amalia (Lina Sastri); Nannina (Marilù Prati); Virginia (Patrizia D'Alessandro); Ceccia (Linda Moretti); Rosina (Isa Danieli); Felice Sciosciammocca (Luca De Filippo); la marchesa Zoccola (Nunzia Fumo); il marchesino Zoccola (Sergio Solli); il duca Fammestaccà (Nino Formicola); un cameriere (Franco Folli); Michele (Mario Scarpetta); i pompieri (Gennaro Sommella, Franco Folli, Giorgio Senza, Gianni Cirico).


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IL MEDICO DEI PAZZI
(commedia in tre atti di Eduardo Scarpetta, 1908 - libero adattamento di Eduardo De Filippo)

Regia teatrale: Eduardo De Filippo
Regia televisiva: Lelio Golletti
Produzione: RAI - Luogo delle riprese: Teatro San Ferdinando di Napoli
Data di trasmissione: 11 maggio 1959
Compagnia: "Il Teatro di Eduardo"

Personaggi ed interpreti: Luigi De Vita (Enzo Cannavale); il Maggiore (Ettore Carloni); Peppino, cameriere (Gennarino Palumbo); Raffaele Sanguetta (Pietro Carloni); Michelino (Lello Grotta); Errico Pastetta (Enzo Petito); Ciccillo Sciosciammocca (Pietro De Vico); Amalia Strepponi (Clelia Matania); Rosina, sua figlia (Graziella Marina); Felice Sciosciammocca (Eduardo); Concetta, sua moglie (Pupella Maggio); Margherita (Maria Hilde Renzi); Carlo Sanguetta (Antonio Casagrande); Carmela (Angela Pagano); Bettina (Maria Clara Colonna).


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PEPPINO GIRELLA
(originale televisivo in sei puntate di Eduardo De Filippo e Isabella Quarantotti, 1963)

Regia: Eduardo De Filippo
Regista collaboratore: Stefano De Stefani
Produzione: RAI
Luogo delle riprese: Centro di produzione RAI di Roma ed esterni a Napoli
Data di trasmissione: 14, 21, 28 aprile, 5, 12, 19 maggio 1963 (R2) - Repliche: dal 4 ottobre 1973 per sei puntate settimanali, e poi l'11 e 12 luglio 1981

Personaggi ed interpreti: Peppino Girella (Giuseppe Fusco); Andrea Girella, suo padre (Eduardo); Jolanda, la moglie di Andrea (Luisa Conte); Mafalda, sorella di Jolanda (Clara Bindi); Luigi Paternò, suo marito (Carlo Romano); donna Clotilde, proprietaria del bar "Stella" (Angela Luce); un dottore del Pronto Soccorso (Renato Campese); Angela (Giuliana Lojodice); Amerigo Paternò (Carlo Lima); Matteo, un amico di Andrea Girella (Ugo D'Alessio); Rafele Capece, un altro amico di Andrea (Enzo Cannavale); Carluccio (Gennarino Palumbo); un cliente del bar (Nello Riviè); ed inoltre Enzo Turco, Nina De Padova, Giuseppe Porelli, Vittorio Artesi, Elena Tilena, Pietro Carloni, Giuseppe Anatrelli, Marisa Mantovani, Lilly Tirinnanzi.


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LE VOCI DI DENTRO
(due tempi di Eduardo de Filippo, 1948)
Cantata dei giorni dispari

Trama: Alberto Saporito denuncia, con il fratello Carlo, l'assassinio dell'amico Aniello Amitrano scomparso da qualche giorno, da parte dei Cimmaruta, suoi vicini di casa. Quando però la polizia irrompe in casa Cimmaruta senza trovare alcuna prova, Alberto lentamente si rende conto di aver sognato tutto. I Cimmaruta, scagionati, ad uno ad uno confessano ad Alberto di credere possibile l'omicidio, e finiscono per incolparsi a vicenda, cercando di sapere di quali prove sia in possesso. Intanto il fratello approfitta della situazione per appropriarsi delle poche cose di Alberto. Viene anche a mancare il vecchio zio Nicola, che, considerando ormai inutile parlare, comunicava con un linguaggio muto a base di botti e fuochi d'artificio. Alberto rischia l'arresto per reticenza, mentre i Cimmaruta ordiscono un piano per sopprimerlo. Infine Aniello riappare e solo ora Alberto può sfogare il suo sdegno verso l’immoralità quotidiana, verso coloro che hanno creduto possibile il delitto tentando prima di corromperlo e poi di ucciderlo.

Regia: Eduardo De Filippo
Aiuto regia: Anna Maria Campolonghi
Produzione: RAI in collab. con l'Ist. Luce - Luogo delle riprese: Teatro Tre di Cinecittà
Data di trasmissione: 30 e 31 dicembre 1978 (R1) - Repliche: 17 agosto 1983, 31 gennaio 1986, 8 ottobre 1990, 10 ottobre 1994

Personaggi ed interpreti: Rosa (Pupella Maggio); Maria (Marina Confalone); Michele (Luigi Uzzo); Matilde (Giuliana Calandra); Pasquale Cimmaruta (Gino Maringola); Carlo Saporito (Luca De Filippo); Alberto Saporito (Eduardo); il brigadiere (Antonio La Raina); un agente (Franco Folli); Luigi (Marzio Onorato); Elvira (Lidia Ferrara); Capa D'Angelo (Sergio Solli); zi' Nicola (Ugo d'Alessio); Teresa Amitrano (Linda Moretti); Aniello Amitrano (Franco Angrisano).


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L'ABITO NUOVO
(commedia in tre atti di Luigi Pirandello e Eduardo De Filippo, 1936)

Trama: A Napoli, dove il modesto impiegato Michele Crispucci vive con la figlia Assuntina, arriva la ex moglie con il suo circo. Il giovane Concettino confida ad un amico di voler rinunciare al matrimonio con Assuntina, poiché la madre della ragazza vent'anni prima aveva abbandonato la famiglia e si era arricchita concedendosi a facoltosi amanti. Ma, mentre Concettino e Crispucci discutono il motivo della rinuncia, giunge la notizia della morte della donna, calpestata dai suoi cavalli. Crispucci decide di rinunciare alla cospicua eredità della donna, per preservare il buon nome della figlia. Ma i bauli con i vestiti e i gioielli giungono a casa di Michele durante la sua assenza e Concettino, convinto dal patrimonio a sposare Assuntina, spinge la ragazza a fuggire con lui. Michele torna, indossando un abito nuovo, che denuncia il compromesso ormai accettato, ma quando vede la figlia adornata con i gioielli della madre, pronta a scappare con il fidanzato, rivede in lei la moglie e, stroncato dal dolore, muore.

Regia: Eduardo De Filippo (con la collaborazione televisiva di Guglielmo Morandi)
Aiuto regia: Adriana Borgonovo
Produzione: Centro di produzione RAI di Roma
Data di trasmissione: 20 gennaio 1964 (R2) - Replica: 14 marzo 1986

Personaggi ed interpreti: avvocato Boccanera (Mario Pisu); Concettino Minutolo (Carlo Lima); Abatino (Antonio Casagrande); Ruoppolo (Ugo D'Alessio); Cicero (Rino Gioielli); Cerino (Gennarino Palumbo); Michele Crispucci (Eduardo); Erminia (Anna Valter); Nannina (Sara Pucci); Assunta (Lilly Tirinnanzi); Donna Rosa (Italia Marchesini); il commissario (Nico Da Zara); la cameriera (Armida De Pasquali); il cameriere (Filippo De Pascale); Clara (Didi Perego); Carmenella (Nilde D'Alessio); Peppenella (Tania Schmitz); Prezetella (Maria Hilde Renzi); Don Ferdinando (Enzo Petito); Don Minutolo (Pietro Carloni); un facchino (Michele Faccione).


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SAN CARLINO 1900... E TANTI
(atto unico di Eduardo De Filippo, 1938)
Cantata dei giorni pari

Trama: Michele, di ritorno dall’America, si reca a casa dell’amico Arturo, dove trova la moglie Dorotea, dal carattere piuttosto scorbutico. La donna gli racconta di come il marito le spari ogni volta che va in collera e di come ogni volta sia graziata, rimanendo illesa. Quando ritorna Arturo, Dorotea gli risponde sgarbatamente e ne nasce una lite furibonda. Invano Michele tenta di impedire ad Arturo di sparare. Parte il colpo, ma Dorotea rimane ancora una volta incolume. Arturo spiega all’amico che il colpo è a salve: Dorotea, credendosi graziata, ogni volta ringrazia il Signore e per un po’ di giorni sta tranquilla.

[Regia teatrale: Eduardo De Filippo, non accreditato]
Regia: Vieri Bigazzi
Produzione: RAI-San Ferdinando Film - Centro di produzione RAI di Milano
Data di trasmissione: 30 giugno 1956
Compagnia: "Il Teatro di Eduardo"

Personaggi ed interpreti: Dorotea (Dolores Palumbo); Michele (Ugo D'Alessio); Arturo (Eduardo)


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IL CONTRATTO
(tre atti di Eduardo De Filippo, 1967)
Cantata dei giorni dispari

Trama: Geronta Sebezio vive in campagna, circondato dalla venerazione dei contadini che lo considerano un taumaturgo. Arriva il brigadiere, accompagnato da un giornalista, che avvertito da lettere anonime, è costretto a compiere gli accertamenti di rito. Geronta, racconta che la fama gli viene da quando ha "resuscitato", da morte apparente, il suo servo Isidoro. Da allora moltissimi si sono rivolti a lui per resuscitare parenti e il suo studio è pieno d'attestati di gratitudine. Geronta attribuisce il suo potere alla "catena d'amore" che dovrebbe circondare il morto, da parte dei suoi familiari. Infatti ai suoi beneficiati fa firmare un contratto che li impegna ad amare i propri parenti e a trattarli con giustizia nel momento del testamento. Viene poi chiamato dalla famiglia Trocina, che dichiarato morto il capofamiglia, firmatario del contratto, sono pronti a litigare per l'eredità. Geronta, falsamente disinteressato, riesce a metterli d'accordo, intascando parte del denaro. Inoltre consiglia di dare una forte somma al più povero della famiglia che, colpito dalla fortuna, si crede miracolato da Geronta e testimonia della "nuova vita" datagli dal taumaturgo. La commedia si chiude nel momento della firma di un nuovo contratto.

Regia: Eduardo de Filippo
Aiuto regia: Claudia Caldera
Produzione: RAI in collaborazione con l'Istituto Luce - Teatro Tre di Cinecittà
Data di trasmissione: 13 giugno 1981 (R1)

Personaggi ed interpreti: Isidoro (Gianno Crosio); Geronta Sebezio (Eduardo); il brigadiere (Luigi Uzzo); Giovanni Chicchignola (Marzio C. Honorato [Onorato]); il fotografo (Vincenzo Salemme); Napoleone Botta (Franco Angrisano); Carmiluccio Trocina (Luca De Filippo); Silvia Trocina (Angela Luce); Giacomino Trocina (Gino Maringola); Palmira Trocina (Lina Polito); l'ufficiale sanitario (Giulio Farnese); Salvatore Cuomo, cancelliere (Antonio La Raina); Lanciano (Sergio Solli); Angelica Toselli, notaio (Chiara Toschi); Maddalena Triunfo (Linda Moretti); Pasquale Salines (Franco Folli); gli invitati alla festa (Antonio Angrisano, Patrizia Boccella, Mimmo Cicolecchia, Patrizia D'Alessandro, Marina Donadi, Raffaele Esposito, Maria Facciolà, Patrizia Imperato, Bruno Marinelli, Rina Mascetti, Maria Procino, Marisa Reichlin, Giancarlo Santelli, Franca Scagnetti)


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DITEGLI SEMPRE DI SÌ
(commedia in due atti di Eduardo De Filippo, 1927)
Cantata dei giorni pari

Trama: Michele, apparentemente guarito dalla follia, è appena uscito dal manicomio e torna a casa dalla sorella Teresa, l’unica a conoscere la verità. La donna, durante la sua assenza, ha affittato la stanza ad un giovane attore, Luigi Strada. Michele, la cui follia è celata dietro un’apparente normalità, combina una serie di guai, perché prende alla lettera tutto ciò che gli viene detto. Nel secondo atto la scena si sposta a casa dell’amico Vincenzo, in lite con il fratello, con il quale, sostiene, farà pace solo da morto. Così, durante il pranzo per il compleanno di Vincenzo, già allietato da una poesia cimiteriale in cui si esibisce Luigi Strada, arriva una corona funebre inviata dal fratello. Inoltre Michele insegue con un coltello il giovane Luigi nel tentativo di operarlo, perché lo crede pazzo. Ma Teresa rivela che il vero folle è Michele, che torna in manicomio.

Regia: Eduardo De Filippo
Regista collaboratore: Stefano De Stefani
Produzione: Centro di produzione RAI di Roma
Data di trasmissione: 8 gennaio 1962 - Repliche: 8 novembre 1963, 18 novembre 1969, 4 luglio 1986, 12 settembre 1994
Compagnia: "Il Teatro di Eduardo"

Personaggi ed interpreti: Checchina, cameriera (Maria Hilde Renzi); Teresa Lo Giudice (Regina Bianchi); Giovanni Altamura (Pietro Carloni); Luigi Strada (Antonio Casagrande); il dottor Croce (Gennarino Palumbo); Michele Murri (Eduardo); Evelina Altamura (Elena Tilena); Ettore De Biase (Carlo Lima); Vincenzo Gallucci (Ugo D'Alessio); Olga (Angela Pagano); Saveria Gallucci (Nina De Padova); Nicola, cameriere (Ettore Carloni); il fioraio (Enzo Cannavale); Attilio Gallucci (Enzo Petito); un passante (Filippo De Pascale); un facchino (Antonio Allocca); un altro facchino (Bruno Sorrentino)


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IL CILINDRO
(atto unico di Eduardo De Filippo, 1965)
Cantata dei giorni dispari

Trama: Due coppie di poveracci, sotto la minaccia dello sfratto, ricorrono ad uno stratagemma: Rita, la moglie della coppia più giovane, si finge una prostituta e attira in casa clienti. Dopo il pagamento anticipato, mostra il letto, che però è occupato dal marito appena morto, provocando la fuga dei clienti. Antonio, l’ultimo cliente raggirato, torna indietro per riavere i suoi soldi e trova il "morto" Rodolfo, che si è appena alzato dal letto. Come sempre, quando il trucco non riesce, interviene Agostino, l’altro compare, ex custode di teatro, che indossa un cilindro e riesce a mandarlo via con l’autorità che gliene deriva. Poi Rita adesca Attilio, un anziano vedovo che, scoperto il trucco, offre mezzo milione, per giacere con Rita. Ma nel momento culminante si appisola. I quattro gli fanno credere che tutto è avvenuto secondo i suoi desideri. Attilio crede alla messinscena e paga. Ma Rita, stanca di quella vita, decide di raggiungerlo, nella speranza di una vita migliore.

Regia: Eduardo De Filippo
Aiuto regia:Anna Maria Campolonghi
Produzione: RAI in collaborazione con l'istituto Luce - Teatro Tre di Cinecittà
Data di trasmissione:5 novembre 1978 (R1) - Repliche: 25 agosto 1983, 5 marzo 1989, 19 settembre 1994

Personaggi ed interpreti:Rita (Monica Vitti); Antonio (Vincenzo Salemme); Rodolfo (Luca De Filippo); Agostino Muscariello (Eduardo); Bettina (Pupella Maggio); Arturo (Sergio Solli); Roberto (Franco Angrisano); Attilio (Ferruccio De Ceresa); donna Fortunata (Linda Moretti); donne del vicolo (Patrizia Boccella, Paola Bonoconto, Patrizia D'Alessandro, Marina Donadi, Mariuccia Speri); uomini del vicolo (Antonio La Raina, Gino Maringola, Saverio Mattei, Pino Misiti, Marzio Onorato, Pasquale Pesce, Giovanni Prisciantielli, Luigi Uzzo)


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FILUMENA MARTURANO
(commedia in tre atti di Eduardo De Filippo, 1946)
Cantata dei giorni dispari

Trama: La scena si apre su Filumena, ex prostituta, e Domenico, furioso, perché è stato appena costretto a sposare la donna, sua convivente da molti anni, che si è finta in punto di morte. Filumena rivela a Domenico la ragione del suo gesto: dare un cognome ai suoi tre figli di cui ha sempre taciuto l'esistenza. Domenico, che intende sposare l'infermiera che ha assistito Filumena durante la finta malattia, affida all'avvocato Nocella lo scioglimento del matrimonio. Filumena confessa a Domenico che uno dei tre ragazzi è suo figlio, ma non intende rivelargli quale per non danneggiare gli altri. Inizia così la lenta trasformazione di Domenico alla vana ricerca dell’identità di suo figlio. Alla fine Domenico cede alle ragioni di Filumena e sentendo che i ragazzi lo considerano loro padre, decide di celebrare nuovamente le nozze alla presenza della sua recente "famiglia".

Regia: Eduardo De Filippo
Regista collaboratore: Stefano De Stefani
Produzione: Centro di produzione RAI di Roma
Data di trasmissione: 5 febbraio 1962 (R2) -
Repliche: 30 settembre 1962, 25 gennaio 1963, 5 gennaio 1973, 13 giugno 1986, 26 marzo 1989, 22 ottobre 1990, 5 settembre 1994
Compagnia: "Il Teatro Di Eduardo"

Personaggi ed interpreti: Filumena Marturano (Regina Bianchi); Domenico Soriano (Eduardo); Alfredo Amoroso (Enzo Petito); Rosalia Solimene (Nina De Padova); Diana (Elena Tilena); Lucia, cameriera (Angela Pagano); Umberto (Gennarino Palumbo); Riccardo (Carlo Lima); Michele (Antonio Casagrande); l'avvocato Nocella (Pietro Carloni); Teresina, sarta (Maria Hilde Renzi); primo facchino (Bruno Sorrentino); secondo facchino (Antonio Ercolano)


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IL BERRETTO A SONAGLI
(due atti di Luigi Pirandello, 1917)

Regia: Eduardo De Filippo
Aiuto regia: Claudia Caldera
Produzione: RAI in collaborazione con l'Istituto Luce - Teatro Tre di Cinecittà
Data di trasmissione: 20 giugno 1981 (R1) - Replica: 12 marzo 1989

Personaggi ed interpreti: Beatrice (Angelica Ippolito); la Saracena (Maria Facciolà); Nannina (Hilde Renzi); Federico (Luca De Filippo); Ciampa (Eduardo); il commissario Spanò (Armando Marra); Adelina Ciampa (Chiara Toschi); Assunta (Giuliana Calandra); i vicini (Patrizia Boccella, Giovanna Carola, Patrizia D'Alessandro, Marina Donadi, Giulio Farnese, Franco Folli, Rina Mascetti, Franca Scagnetti, Sergio Solli, Paola Testaferrata, Giuseppe Villa)


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LA FORTUNA CON L'EFFE MAIUSCOLA
(commedia in tre atti di Eduardo De Filippo e Armando Curcio, 1942)

Regia teatrale: Eduardo De Filippo
Regia televisiva: Alberto Gagliardelli
Produzione: RAI - Luogo delle riprese: Teatro Odeon di Milano
Data di trasmissione: 17 aprile 1959

Compagnia: "Il Teatro di Eduardo"

Personaggi ed interpreti: Cristina (Clelia Matania); Giovanni (Eduardo); Virginia (Pupella Maggio); Luisa, sua nipote (Graziella Marina); Concetta, portinaia (Nina De Padova); Erricuccio (Pietro De Vico); Amalia (Maria Clara Colonna); Vincenzo (Ettore Carloni); Roberto, avvocato (Lello Grotta); Giuseppe, notaio (Pietro Carloni); Pietruccio (Riccardo Grillo); il brigadiere (Enzo Cannavale); il sacrestano (Gennarino Palumbo); Gervasio, medico (Antonio Casagrande); Sandrino (Vittorio Artesi); Assunta (Angela Pagano); Carmela (Liana Trouché); Teresa (Maria Hilde Renzi)


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NATALE IN CASA CUPIELLO
(commedia in tre atti di Eduardo De Filippo, 1931-34)
Cantata dei giorni pari

Trama: Luca Cupiello, come ogni Natale, prepara il presepe, fra il disinteresse della moglie Concetta e del figlio Tommasino, che con dispetto gli ripete che a lui il presepe non piace. Ci sono poi i continui litigi tra il fratello Pasqualino e Tommasino, entrambi con il tic del furto. Ninuccia, l’altra figlia, ha deciso di lasciare il marito Nicolino per l’amante Vittorio, e di scrivere una lettera d’addio; Concetta, disperata, riesce a farsela consegnare. La missiva capita però nelle mani di Luca che, ignaro di tutto, la consegna al genero, che viene così a sapere del tradimento della moglie. Durante il pranzo della vigilia di Natale, i due rivali, trovatisi di fronte per la sbadataggine di Luca, si scontrano violentemente. Nicolino abbandona Ninuccia e Luca, resosi improvvisamente conto della situazione, cade in uno stato d’incoscienza. Nel delirio finale, Luca scambia Vittorio per Nicolino e fa riconciliare involontariamente i due amanti; e Tommasino gli dirà finalmente che il presepe gli piace.

Regia: Eduardo De Filippo
Regista collaboratore: Stefano De Stefani
Produzione: Centro di produzione RAI di Roma
Data di trasmissione: 15 gennaio 1962 (R2) - Repliche: 5 agosto 1962, 27 giugno 1986
Compagnia: "Il Teatro di Eduardo"

Personaggi ed interpreti: Concetta (Nina De Padova); Luca (Eduardo); Tommasino (Pietro De Vico); Pasqualino (Enzo Petito); Ninuccia (Elena Tilena); Nicolino (Pietro Carloni); Raffaele (Enzo Cannavale); Vittorio Elia (Carlo Lima); Carmela (Regina Bianchi); Olga Pastorelli (Sara Pucci); la signora Armida (Evole Gargano); Alberto (Gennarino Palumbo); Rita (Marina Modigliano); Mario (Bruno Sorrentino); Luigi Pastorelli (Ettore Carloni); il dottore (Lello Grotta); Giulia (Angela Pagano); Giuseppina (Maria Hilde Renzi)


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DE PRETORE VINCENZO
(commedia in due tempi di Eduardo De Filippo, 1957)
Due parti e sei quadri
Cantata dei giorni dispari

Trama: Vincenzo De Pretore spiega alla fidanzata Ninuccia, che minaccia il suicidio se non si sposeranno, di voler attendere il giorno in cui potrà darle una vita agiata, e le racconta di essere figlio di un ricco signore, allevato da una coppia povera. Ma per vivere è costretto a rubare, e finisce in prigione. Consigliato da Ninuccia, si sceglie come protettore San Giuseppe e da allora il suo "lavoro" va a gonfie vele. Riconoscente al Santo, ogni volta che un furto va bene, porta fiori e candele al suo altare. Un giorno però viene ferito a morte da una pallottola. Nel delirio, la scena si sposta in Paradiso, dove San Giuseppe intercede presso il Signore, che impietosito dalla sua storia di figlio di padre ignoto, lo accoglie con sé. Mentre sogna, Vincenzo muore nello squallore del Pronto soccorso, con accanto la fedele Ninuccia.

Regia: Eduardo De Filippo
Aiuto regia: Anna Maria Campolonghi
Produzione: Centro di produzione RAI di Roma
Data di trasmissione: 2 gennaio 1976 (R2) - Replica: 18 luglio 1986

Personaggi ed interpreti: Vincenzo De Pretore (Luca De Filippo); donna Carmela (Nunzia Fumo); Ninuccia (Angela Ippolito); il brigadiere (Gino Maringola); un agente (Ettore Ribotta); la derubata (Marina Confalone); don Peppino (Eduardo); un turista americano (John Francis Lane); una turista americana (Philomena Loneragar); la bibitaia (Delia Formicola); il concertino (Mario Milo, Aurelio Saitto, Mario Sarria); prima donnetta (Marisa Laurito); seconda donnetta (Gioia Buoninconti); donna Nannina (Graziella Marino); una signora (Bianca Maria Vaglio); l'ovaiola (Annabella Schiavone); il pizzaiolo (Gennarino Palumbo); l'acquaiolo (Franco Folli); primo signore (Sergio Solli); secondo signore (Giulio Farnese); terzo signore (Franco Angrisano); un cameriere (Luigi Uzzo); un'altra signora (Paola Bonoconto); un vigile (Antonio Ferrante); un impiegato (Virgilio Villani); il dottore (Antonio La Raina); primo infermiere (Gennaro Maurano); secondo infermiere (Giorgio Senza); un agente in borghese (Bruno Marinelli);
[Il Paradiso] San Pietro (Franco Angrisano); San Giuseppe (Eduardo); il Signore (Mario Scaccia); Cristo Povero (Edoardo Sala); Maria (Paola Bonoconto); Sant'Anna (Nunzia Fumo); San Paolo (Gino Maringola); Santa Lucia (Marina Confalone); San Edoardo Re (John Francis Lane); un arcangelo (Philomena Loneragar); Maddalena (Marisa Laurito); Santa Cecilia (Gioia Buoninconti); Santa Filomena (Graziella Marino); Sant'Agnese (Bianca Maria Vaglio); una monaca (Annabella Schiavone); San Ciro (Franco Folli); San Giovanni Evangelista (Sergio Solli); San Girolamo (Giulio Farnese); San Rocco (Luigi Uzzo); San Giovanni Battista (Antonio Ferrante).


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L'ARTE DELLA COMMEDIA
(commedia in due tempi e un prologo di Eduardo De Filippo, 1964)
Cantata dei giorni dispari

Trama: Campese, capocomico di una compagnia di guitti, si reca da De Caro, prefetto di un capoluogo di provincia appena insediato, e gli espone i problemi della compagnia. I due discutono sulla crisi del teatro, sul ruolo dell'attore, sui repertori e infine sul rapporto tra finzione e realtà, manifestando profonde divergenze. Campese invita il prefetto al suo spettacolo, sperando che la presenza di un’autorità possa invogliare la gente ad andare a teatro; De Caro, però rifiuta e lo congeda bruscamente. Ma Campese si appropria di una lista di persone che devono essere ricevute e lancia una sfida: sarà in grado De Caro di distinguere fra le persone reali e i suoi attori travestiti? Dal prefetto si avvicendano le persone che avevano chiesto udienza presentando i loro casi e lui, nuovo del luogo, non riesce a capire se sono reali o se sono attori della compagnia. Nemmeno quando arriva il Maresciallo che dovrebbe arrestare Campese.

Regia: Eduardo de Filippo
Aiuto regia: Anna Maria Campolonghi
Produzione: Centro di produzione RAI di Roma
Data di trasmissione: 9 gennaio 1976 (R2) - Replica: 11 luglio 1986

Personaggi ed interpreti: Oreste Campese (Eduardo); Veronesi (Willy Moser); la padrona dell'osteria (Linda Moretti); il prefetto De Caro (Ferruccio De Ceresa); Giacomo Franci, suo segretario (Paolo Graziosi); Quinto Bassetti (Luca De Filippo); padre Salvati (Mario Scaccia); Lucia Petrella (Angelica Ippolito); un montanaro (Arnaldo Ninchi); sua moglie (Marina Confalone); Girolamo Pica (Giulio Farnese); il sagrestano (Gennarino Palumbo); il maresciallo dei carabinieri (Gennaro Sommella).


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LI NEPUTE DE LU SINNECO
(commedia in tre atti di Eduardo Scarpetta, 1885 - libero adattamento di Eduardo De Filippo)

Regia: Eduardo De Filippo
Aiuto Regia: Olga Bevacqua
Produzione: Centro di produzione RAI di Roma
Data di trasmissione: 31 gennaio 1975 (R2)

Personaggi ed interpreti: Saverio (Franco Angrisano); Carmeniello (Franco Folli); Nannina (Lina Sastri); Pasquale Guerra (Mario Scarpetta); Don Ciccio Sciosciammocca (Eduardo); Alfonsino (Tommaso Bianco); Salvatore (Sergio Solli); Achille (Arnaldo Ninchi); Silvia (Angelica Ippolito); Felice Sciosciammocca (Luca De Filippo); Procopio (Gennarino Palumbo); Concettella (Marisa Laurito); Angiola (Linda Moretti); Leopoldina (Marilù Prati); Adelina (Laura Carola); Virginia (Patrizia D'Alessandro); Giuseppina (Gioia Buonincontri).


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QUEI FIGURI DI TANTI ANNI FA
(atto unico di Eduardo De Filippo, 1929)
Cantata dei giorni pari

Trama: Gennaro, proprietario della bisca clandestina "Circolo della caccia", assume il nuovo "palo" Luigi, con il compito di assicurargli la vittoria su Don Peppino "pollo" di turno, attraverso parole e gesti convenzionali. Ma Luigi, scemo e onesto nello stesso tempo, non comprende che ogni frase ha un doppio senso e non ricorda i segnali. Così la vittima, grazie ai continui errori di Luigi, invece di perdere, stravince. Al sopraggiungere della polizia Gennaro, con uno stratagemma, fa scomparire ogni prova, ma Luigi scombina tutto un’altra volta.

Regia: Eduardo De Filippo
Aiuto regia: Anna Maria Campolonghi
Direttore di produzione: Mario Mattolini
Produzione: RAI in collaborazione con l'Istituto Luce - Teatro Tre di Cinecittà
Data di trasmissione: 24 dicembre 1978 (R1) - Repliche: 24 dicembre 1978, 1 settembre 1983, 26 febbraio 1989

Personaggi ed interpreti: Peppenella alias Sciù Sciù (Marina Confalone); Assunta alias marchesa madre (Linda Moretti); Filomena (Pupella Maggio); Rafilina alias contessina Fifì (Mariuccia Speri); Rosetta alias baronessina Rosy (Patrizia D'Alessandro); Gennaro Fierro (Luigi Uzzo); Luigi Poveretti (Luca De Filippo); Scamuso (Franco Angrisano); Scuppetella (Sergio Solli); il barone (Antonio La Raina); Peppino Fattibbene (Eduardo); il nobile vero (Franco Folli); Riccardo (Saverio Mattei); Giovannino (Marzio Onorato); giocatori (Pino Misiti, Giovanni Priscitelli, Vincenzo Salemme); giocatrici (Patrizia Boccella, Marina Donadi); Emilia (Paola Bonoconto); il delegato di polizia (Gino Maringola).



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Edited by eos1948 - 10/7/2021, 02:38
 
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icon1  view post Posted on 5/8/2010, 13:17

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Grazie ; sto scaricando "L'ARTE DELLA COMMEDIA" .... Grazie ancora :)
 
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adofiorentino
view post Posted on 10/8/2010, 11:30




lavoro cilocpico grazie
 
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view post Posted on 8/11/2010, 22:35

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Non esiste in lingua italiana un termine che possa definire la gratitudine che provo nei confronti di chi si è prodigato per rendere disponibili queste perle :o:

Grazie, grazie, grazie
:D
 
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dragmax1965
view post Posted on 13/1/2012, 11:33




solo dire GRAZIE !! a chi si è prodigato in tutto ciò..
 
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gtv59
view post Posted on 20/1/2012, 09:21




Grazie per queste bellissime commedie
gtv59
 
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ironronnie
view post Posted on 25/1/2012, 13:58




Veramente un lavoro encomiabile.Vorrei trovare la fortuna con la effe maiuscola.
Grazie
 
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view post Posted on 2/2/2012, 15:23
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Splendido lavoro. Grazie
 
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view post Posted on 2/8/2012, 19:06

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GRAZIE! SIETE ECCEZIONALI.
 
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klb
view post Posted on 7/10/2012, 10:35




Grazie!!!
 
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view post Posted on 30/7/2019, 23:33
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Bravi. Bravissimi. Grazie, davvero.
 
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view post Posted on 13/8/2019, 16:22

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Si riuscirà a caricare il Link de 'LA FORTUNA CON L'EFFE MAIUSCOLA'?

Ad ogni modo, è un lavoro magnifico
 
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view post Posted on 14/8/2019, 15:38
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Link non funzionanti per tutte le commedie su storage Mega
 
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