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| Sergio Valzania è secondo me il migliore tra tutti i pur bravi e bravissimi autori delle puntate della trasmissione “Alle otto della sera”. Abituato ad addormentarmi sui libri di scuola sono rimasto con l'attenzione sempre viva durante il racconto delle pur complicate vicende della Guerra del Peloponneso. Il merito è dell'autore che ti conquista con un tono confidenziale e nello steso documentato. Sergio Valzania ha una grandissima capacità di rievocare gli avvenimenti accaduti, anche in un periodo storico molto lontano dal 431 a.C. al 404 a.C, tale da farteli vedere comparire sotto i tuoi occhi non tanto come immagini ma come sentimenti, caratteri dei personaggi e drammaticità delle situazioni. Si passa così da Pericle sicuro, nella sua fortezza nel cuore dell'Attica, di condurre il nemico Sparta ad un progressivo sfiancamento alla figura di Alcibiade affascinante ma allo steso tempo inaffidabile fino all'assedio di Siracusa ed alla terribile sconfitta ateniese. Atene e Sparta sono descritte in maniera meravigliosa: lo scontro fra tra la ricca potenza marittima e quella terrestre, forte dei suoi invincibili opliti, analizzato anche attraverso le diverse mentalità e punti di vista dei contendenti. Altre immagini rimaste nei miei ricordi sono quelle di Socrate che difende gli strateghi vincitori nella battaglia di Arginuse ma processati per il mancato aiuto ai naufraghi oppure gli opliti spartani assediati nell'isola di Sfacteria, la descrizione dell'abilità degli ateniesi nel saper usare le triremi, i riferimenti alle fonti in particolare allo storico ma anche stratega della flotta ateniese Tucidide e infine il governo dei trenta tiranni ad Atene (governo oligarchico sorto nella città dopo la sconfitta da parte di Sparta).
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