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L'OCCHIO E L'ORECCHIO - Musica per il film

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dorneouviesto
view post Posted on 15/10/2011, 15:35




L'OCCHIO E L'ORECCHIO



L’assassinio nella doccia della povera Marion Crane nel film Psycho di Hitchcock o l’apparizione del transatlantico Rex tanto agognata dai riminesi in Amarcord di Fellini avrebbero colpito ugualmente lo spettatore senza le musiche scritte apposta da Bernard Herrmann e da Nino Rota ? Probabilmente no.

Una storia della musica composta per il cinema è l’argomento del programma L’occhio e l’orecchio: Renata Scognamiglio torna ai microfoni di Radio3 e il sabato e la domenica accompagna il pubblico alla scoperta di un catalogo di musiche davvero sorprendente.



01) puntata del 1° ottobre 2011
Puntata introduttiva dedicata alla ''teoria generale” dell'interazione fra musica e immagini: si commenta la sigla del programma tratta dalle musiche di HERMANN sui titoli di testa di Vertigo, 1958 di Hitchcock. Si ascoltano brani di KARAS tratto dal Il Terzo Uomo, 1949, VANGELIS (Blade Runner, 1982, di Scott), J. STRAUSS (2001, Odissea nello spazio, 1969,di Kubrick), NORTH con musiche preparate per lo stesso film ma non utilizzate da Kubrick, NIEL (inserita da BARRY in Un uomo da marciapiede, 1969 di Schesingher); MORRICONE (Bastardi senza gloria, 2009 di Tarantino), TIOMKIN (La battaglia di Alamo, 1960, di Wayne). Il criterio di valutazione della musica per film è legato alla sua funzionalità di servizio rispetto alle immagini, a quanto sia pertinente rispetto alla vicenda narrata, al mondo interiore e al sostrato culturale dei personaggi. Si tratta, infatti, di musica 'applicata' e non 'assoluta'.
www.mediafire.com/?f0fq2rbrsh3djap


02) puntata del 02 ottobre 2011
Puntata dedicata alla preistoria della musica da film (dal 1890 al 1910): il fonografo che accompagna il cinetoscopio e il cinetofono inventati da Edison; La funzione della musica per i films muti: coprire il rumore del proiettore e del chiacchiericcio del pubblico che affollava i primi cafè chantal. La scelta dei brani era delegata agli esecutori i quali prediligevano il ragtime. Solo poche sale potevano permettersi orchestre e organi da cinema; per quasi tutte c'era il solo accompagnamento pianistico. Si ascoltano musiche di BIZET, Seconda suite per orchestra op. 23 (musiche di scena per L'Arlesienne di Daudet) e di RAPEE, la famosa canzone Charmaine.
www.mediafire.com/?vjd5743d3sg2u76


03) puntata del 08 ottobre 2011
Puntata dedicata ancora all'epoca dei film muti. Dopo il 1910 le case di produzione per limitare l'arbitrio degli esecutori preparano i cue sheets, scalette di titoli musicali da abbinare al fim; nascevano i repertori che riordinavano secondo criteri drammaturgici il materiale preesistente. Si attingeva ai modelli del sinfonismo ottocentesco (sfruttando i Leitmotiv di WAGNER), ai poemi sinfonici, alla musica a programma e alla musica di scena (si ascolta GRIEG, Peer Gynt, suite tratta dalle musiche di scena preparate per l'omonimo dramma di Ibsen). I compositori trascrivevano per pianoforte, organo da cinema e piccola orchestra i brani originari (si ascolta l'overture del Guglielmo Tell di ROSSINI).
Si commentano anche le raccolte di ZAMECKNICK, Sam Fox Moving Picture Music contenente solo composizioni originali dell'autore e la monumentale Kinothek (1919) di BECCE che includeva sia sue musiche originali (si ascolta Souvenir di Capri, op. 12 a.) che di repertorio e che costituiva anche fra i primi lavori di estetica cinematografica.
Vengono pubblicati i primi manuali destinati agli esecutori e ai direttori di orchestra (es. RAPEE, Motion Picture Moods for pianists and Organists, 1924 e ) nei quali viene tratto un profilo del perfetto musicista cinematografico all'epoca ben retribuito. Si ascolta BREIL (The Birth of a Nation, 1915 di Griffith in cui erano contenuti sia brani di repertorio, che adattamenti di materiale preesistente che composizioni originali).
www.mediafire.com/?hf11n2ligct5qll


04) puntata del 09 ottobre 2011
Puntata dedicata ancora all'epoca dei film muti. Si analizza il filone dei film d'arte: L'assassinat du duc de Guise (1908) con partitura op. 128 di SANT-SAENS; Cabiria (1914) con partitura di PIZZETTI, La sinfonia del fuoco; Rapsodia satanica (1915) con partitura di MASCAGNI; Nosferatu,1922 di ) con musiche di ERDMANN; La corazzata Potemkin (1926) con musiche di MEISEL, mentre per il film distribuito in Unione sovietica le musiche furono compilate da GOLOVANOV (fenomeno della localizzazione delle colonne sonore)
www.mediafire.com/?0nd11kndbegc1ho


05) puntata del 15 ottobre 2011
Puntata dedicata ancora all'epoca dei film muti, in particolare quelli d'avanguardia di area francese: ascolti di MILHAUD, HONEGGER (musiche per Pacific 231), SATIE (musiche per Entr'acte, 1924 di Clair), ANTHEIL (musiche per Ballet mecanique, 1924 di Leger) ancora HONEGGER (musiche per L'idee, 1932 di Bartosch). In area tedesca MEISEL (musiche per Berlino, sinfonia di una grande città, 1927 di Ruttmann) HINDEMITH (musiche per In lotta con la montagna, 1921 di Fanck).
www.mediafire.com/?4q7rxr58fftgy1b


06) puntata del 16 ottobre 2011
Puntata dedicata alla musica da film nel periodo di transizione dal cinema muto a quello sonoro: il 26 agosto 1926 la Warner presentato il primo film sonorizzato attraverso il sistema di suono su disco vitaphone (Don Juan di Crosland) che consiste nel sincronizzare allo scorrimento della pellicola un disco contenente musica, non parole, della durata di una bobina (11 minuti). Il foxmovieton della Fox invece era un sistema di sonorizzazione su pellicola: un esempio fu Aurora, 1927 di MURNAU con musiche di RAPEE. Disney nel 1928 realizza Mickey Mouse. Si ascoltano brani da The Jazz Singer, 1927 di Crosland cantati da AL JONSHON, primo film anche parlato oltre che musicato. In America esplosione dei film rivista e dei musicals: si ascolta The Broadway Melody, 1929 produzione MGM. In Inghilterra viene sonorizzato Blackmail, 1929 di Hitchcock. In Germania Le bacio la mano signora, 1929 di Land. In Italia La canzone dell'amore, 1930 di Righelli con musiche di BIXIO, (si ascolta 'Solo per te Lucia'), In Francia Sotto i tetti di Parigi, 1930 di Clair. Infine ascolto dell'overture di Luci della città, 1931 di CHAPLIN.
www.mediafire.com/?1r5my114117331y


07) puntata del 22 ottobre 2011
Prima di otto puntate dedicate alle musiche per film nel cinema sonoro holliwodiano. Si passano in rassegna gli esponenti della prima generazione holliwodiana. Le caratteristiche della prima generazione si possono riassumere nell'abbandono delle compilazioni di musica preesistente a favore di partiture originali; nella ripartizione dei ruoli all'interno del dipartimento delle major; la musica sempre presente (cd. wall to wall); imiego sistematico della funzione lietmotivica; ricorso all'underscoring: ossia la sottolineatura di tutti gli eventi filmici, anche quelli minimi. Il primo è STOTHART, 'general music director' della MGM, (L'ammutinamento del Bounty, 1935, di Lloyd); STEINER, autore di circa 480 colonne sonore (ascolto di musiche da King Kong, 1933 di Cooper e Schoedsack; da Il traditore, 1935 di Ford; da Jezebel, 1938, di Wyler; da Via col vento, 1939 di Fleming; da Casablanca, 1943, di Curtiz). Per STEINER la migliore partitura per il cinema è quella di cui non ti accorgi: “si deve ascoltare e non vedere” senza distrarti dalle immagini che stai vedendo (cd. invisibilità). Le caratteristiche della prima generazione si possono riassumere nell'abbandono delle compilazioni di musica preesistente a favore di partiture originali; nella ripartizione dei ruoli all'interno del dipartimento delle major; la musica sempre presente (cd. wall to wall); imiego sistematico della funzione lietmotivica; ricorso all'underscoring: ossia la sottolineatura di tutti gli eventi filmici, anche quelli minimi.
www.mediafire.com/?1uy93e9eob3y7x2


08) puntata del 23 ottobre 2011
Dopo l'ascolto di 'As time goes bye' da Casablanca e delle citazioni dagli inni nazionali inseriti nello stesso film da STEINER la puntata è dedicata a descrivere il profilo e l'attività di TIOMKIN: musiche da Orizzonte perduto, 1937; Mezzogiorno di fuoco, 1952, di Zinnermann; Un dollaro d'onore, 1959, di Hawks, con il famosissimo 'deguello'; Duello al sole, 1946, di Vidor; dalla serie tv Rawide, 1957.
www.mediafire.com/?2exa4i0ae3wxxyf


09) puntata del 29 ottobre 2011
La puntata descrive i profili di altri autori della prima generazione holliwodiana. Si inizia con KORNGOLD la cui attività per le musiche per film si concentra nel decennio 1935-1946 per una ventina di titoli (ascolti da Captain blood, 1935, di Curtiz; La leggenda di Robin Hood, 1938, di Curtiz; Il principe e il povero, 1937 di Keighley-Haydn). Si prosegue con SALTER scritturato dall'Universal e specialista del filone horror e fantascientifico (ascolto da Il mostro della laguna nera, 1954 di Arnold). Di SKINNER, prodigo nelle citazioni di autori classici, si ascolta uno stralcio di Magnifica ossessione, 1954, di Sirk. Di DEUTSCH le musiche per L'appartamento, 1960 di Wilder, e per A qualcuno piace caldo, 1959 sempre di Wilder. Dopo una digressione off-topic dedicata a THOMSON, non appartenente alla prima generazione di Hollywood (musiche dal semi-documentario Luosiana Story, 1948 di Flaherty) si ascolta ancora TIOMKIN (Wild is wind, 1957, di Cukor).
www.mediafire.com/?11u2q6rr2768kmq


10) puntata del 30 ottobre 2011
La trasmissione di oggi si sofferma sulla seconda generazione hollywoodiana che comprende i compositori attivi dal 1940 al 1960. Anello di congiunzione con la prima generazione è FRIEDHOFER, non solo valido compositore ma anche orchestratore e direttore di orchestra (ascolto da 'Le avventure di Marco Polo', 1938, di Mayo). E “una rotella in una macchina ben oleata”, secondo il ruolo che di volta in volta decide di assegnargli FORBSTEIN il direttore del Dipartimento musicale della Warner che già si poteva avvalere come compositori di STEINER e KORNGOLD.
Si ascolta di CASTELNUOVO-TEDESCO musiche da 'Dieci piccoli indiani', 1945 di Claire. Ancora di FRIEDHOFER musiche da 'I migliori anni della nostra vita', 1946 di Wyler; da 'Vera Cruz', 1954 di Aldrich in cui mostra di saper distinguere il folklore messiano dalla musica spagnoleggiante; da 'L'asso nella manica', 1951 di Wilder.
Si parla poi di ALFRED NEWMAN, vero patriarca delle musiche da film e vincitore di ben nove statuette, con ascolto di 'Scene di strada', 1931 di Vidor, dal quale è tratto il famoso brano 'Come sposare un millionario', usato anche per l'omonimo film del 953 di Negulesco; di 'Bernadette' , 1943 di King; di 'Sinuhe l'egiziano', 1954 di Curtiz.
Si chiude la puntata con l'ascolto di 'stella by starlight' di YOUNG interpretata da E. Fritzgerald.
www.mediafire.com/?vi2cncz3xcr3ifs


11) puntata del 05 novembre 2011
Il ciclo si sofferma su tre colonne della musica per film. Innanzitutto WAXMAN, ebreo tedesco per motivi politici trasferitosi prima a Parigi poi a Hollywood. Vincitore di due premi Oscar. Ascolti da 'La sposa di Frankstein', 1935 ('La danza macabra' tratta dalla relativa suite per orchestra); 'La finestra sul cortile', 1954 di Hitchcock (titoli di testa). Il compositore si dichiarava molto sensibile alle esigenze del pubblico cinematografico che sono diverse da quelle del pubblico da concerto. Ascolto del finale di 'Viale del tramonto', 1950, di Wilder.
Si illustra poi il profilo di ROZSA, di origine ungherese (nato a Budapest nel 1907) stabilitosi in America alla fine degli anni '30. Vincitore di tre premi Oscar, si ascoltano brani tratti da 'Il ladro di Bagdad', 1940 di Whelan; i titoli di testa di 'La fiamma del peccato', 1944 di Wilder; Il compositore è forse più noto per aver curato le partiture di famosissimi kolossal storici: Ben Hur, El Cid, Ivanhoe, Giulio Cesare. Si ascolta un brano tratto da 'Quo Vadis', 1951 di LeRoy. La pomposità e magniloquenza delle sue musiche lo allontana dalle teorie di STEINER circa la 'invisibilità' che dovrebbero contraddistinguere le musiche da film.
Ultimo compositore della puntata è NORTH, che nel 1985 ottenne l'oscar alla carriera, l'unico ottenuto da un compositore oltre a MORRICONE. Si ascolta il tema principale di 'Un tram che si chiama desiderio', 1951, di Kazan (commento musicale di notevole penetrazione psicologica); i titoli di coda di 'Viva Zapata!', 1952, di Kazan; il main theme 'Chi ha paura di Virginia Woolf, 1966, di Nichols.
www.mediafire.com/?66wdcsqy1blupl5


12) puntata del 06 novembre 2011
Puntata monografica riservata a HERMANN per festeggiarne il centenario della nascita. Si inizia con la partitura scritta per l'apertura della cantata 'Moby Dick', 1936-1938 (coro solo virile). HERMANN debuttò al cinema nel 1941 dopo aver conosciuto un altro esordiente, WELLES, con 'Quarto potere' (si ascolta la celeberrima sequenza iniziale). I tratti caratteristici del suo stile sono la profondità dei ritmi, gli 'ostinati melodici', cellule minime che sono motivi essenziali ed incisivi di quattro/otto battute ripetute, variate e sovrapponibili fra loro. Si ascolta il preludio de 'Il fantasma e la signora Muir', 1947, di Mankiewicz. Fondamentale il sodalizio con Hitchcock (1955-1964). Si ascolta 'La congiura degli innocenti', 1955, per il regista il miglior contributo offerto da Hermann, i titoli di testa di 'Intrigo internazionale', 1959, quelli di Psycho, 1960 (si ascolta anche la musica della celebre scena della doccia). Il sodalizio purtroppo cessò per i disaccordi circa le musiche da adottare per 'Il sipario strappato'. Ascolti finali da 'Sisters', 1973 di De Palma e da 'Taxi dirver', 1976 di Scorsese.
www.mediafire.com/?eh59iq365a0dxto


13) puntata del 12 novembre 2011
Si conclude la panoramica sulla seconda generazione hollywoodiana parlando di RAKSIN. Si inizia con l'ascolto del tema d'amore 'Smile' tratto da 'Tempi moderni', 1936 di Chaplin dove mette in musica i suggerimenti del regista. Nel 1944 si impone con le musiche per 'Vertigine' di Preminger (il tema sentimentale 'Laura' ha avuto qualcosa come circa 400 versioni e arrangiamenti!). Ascolto da 'Costretto a uccidere', 1968 di Gries.
La terza generazione hollywoodiana comprende l'attività dei compositori svoltosi negli anni '60-'80. Si inizia da Elmer BERNSTEIN e con l'ascolto dei titoli di testa de 'I magnifici sette', 1960 di Sturges dove si ammira il “sincopato” come cifra caratteristica di questo compositore. L'inciso ritmico fortissimo è proprio anche di 'L'uomo dal braccio d'oro', 1955 di Preminger. Si continua con l'ascolto della partitura per 'Uomini in guerra', 1957 di Mann. E' quindi la volta di MANCINI – appellato' Mr. Music' per la facilità delle sue invenzioni melodiche e la brillanzeta delle sue orchestrazioni - e dell'ascolto dei celebri temi delle serie televisive 'La pantera rosa', 1963 e 'Peter Gunn', 1967 di Edwards. La puntata si conclude con l'ascolto dei titoli di coda di 'Victor Victoria', 1982 sempre di Edwards con i quali vinse uno dei suoi tre Oscar.
www.mediafire.com/?p17snbaq1op7f5b


14) puntata del 13 novembre 2011
Si concludono le puntate dedicate al cinema di Hollywood con ROSENMAN. Sua la musica per 'Gioventù bruciata', 1944 di Ray e quella, dodecafonica, di 'La tela del ragno', 1955 di V. Minnelli. Si ascoltano anche i titoli di testa di 'Un uomo chiamato cavallo', 1970, di Silverstein. Altro grande compositore è stato GLODSMITH, autore delle musiche di circa 160 pellicole, fra le più varie e vincitore nel 1976 dell'Oscar per 'Il presagio'. Si ascoltano quelle di 'Patton, generale d'acciaio', 1970, di Schaffner con un uso colto e moderno delle fanfare; quella affascinanti di 'Alien', 1979, di Scott. Compositore eclettico è notp per l'uso delle dissonanze per le accentuazioni drammatiche. Goldsmith è deceduto nel 2004.
Ancora attivo è invece JOHN WILLIAMS, che ha vinto 9 statuette e collezionato ben 45 nomination (record che condivide con A. Newman). Il sodalizio col regista Spielberg ha sfornato numerosi successi: si ascolta ad esempio 'E.T.', del 1982. E' la volta poi del V° episodio di Star Wars, di Lucas; di 'Images', 1972, di Altman. Solo accennato è, infine, il ruolo nella storia delle musiche per film rivestito da GRUSIN e da SCHIFRIN del quale si ascoltano le notissime musiche per la serie Tv di successo 'Missione impossibile'.
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15) puntata del 19 novembre 2011
Con un salto si passa da Holliwood in Unione Sovietica per esaminare il rapporto musica- immagine nella filmografia di EJZENSTEIN con le musiche di PROKOF'EV. EJZENSTEIN pubblicò nel '28 'Il futuro del sonoro' vero e proprio manifesto dell'asincronismo secondo il quale tra immagine visiva e immagine sonora non va cercata la coincidenza puntuale ad ogni costo bensì bisogna ottenere un 'contrappunto orchestrale'. Contrappunto che permette allo spettatore di percepire distintamente, attraverso la dissociazione, la sfera musicale da quella visiva che si fondono in un'unità superiore. Il compositore è così, co-artefice del prodotto creativo cinematografico ma la musica risulterebbe impoverita se avesse un ruolo solo funzionale e didascalico rispetto alle immagini.
Queste teorie di EJZENSTEIN troveranno applicazione nell''Aleksandr Nevskij', del 1938. Prima però di PROKOF'EV si ascolta la famosa suite tratta dal tema del 'Il tenente Kije', 1934 di Fajntsimmer. Dell''Aleksand Nevskij', uno dei più noti e riusciti esempi nella storia del cinema di fusione fra l'aspetto visivo e aspetto sonoro, si ascoltano il coro 'Insorgi o popolo russo', la festa finale, la musica per la battaglia sul lago ghiacciato. Dal film è stata tratta anche la bellisima cantata per mezzo-soprano (op. 78) 'Il campo della morte'. Di PROKOF'EV si ascolta anche il finale di 'Ivan il terribile', 1944, in cui lo zar abdica.
www.mediafire.com/?0qhiu0z1s98nyw7


16) puntata del 20 novembre 2011
Si resta in Unione Sovietica per parlare del rapporto con il cinema di SHOSTAKOVIC ricordando gli esordi come pianista votato all'accompagnamento del cinema muto (per sbarcare il lunario). Si ascolta una parte del terzo movimento della prima sinfonia del 1925 che offrì all'autore la prima celebrità. La prima delle trentotto partiture composte per il cinema è per 'La nuova Babilonia', 1929, di Konitzev e Trauberg, dalla quale è tratta una suite (op. 18a) che si ascolta insieme agli ultimi minuti dell'atto secondo.
Si propone poi l'ascolto della suite per orchestra tratta dallo score per 'Montagne d'oro', 1931, di Juktevic. Il regista per cui Shostakovic realizzò il maggior numero di musica da film fu Kozincev il quale diresse 'Amlet', 1964, dal quale si ascoltano delle sequenze.
Si ascolta poi un pezzo delle musiche di scena per la rappresentazione teatrale 'Re Lear', 1941 sempre di Kozincev che diresse nel 1971 anche il film sempre con le musiche di SHOS TAKOVIC.
Si chiude la puntata con il brano di SHOSTAKOVIC forse più noto per il cinema perchè il Valzer n. 2 della Seconda suite per orchestra jazz è stato utilizzato da Kubrick per i titoli di testa e di coda di 'Eyes Wide Shut' del 1999.
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17) puntata del 26 novembre 2011
Si conclude la panoramica sui compositori di musica per film nel cinema sovietico. Si parte con KRJUKOV, vero e proprio specialista (compone 44 partiture), autore – fra l'altro - dell'edizione sonora de 'La corazzata Potemkin', 1925 di Eizenstejn.
Si ascolta poi un frammento composto da OVCHINNIKOV per il mediometraggio 'Il rullo compressore e il violino', 1960, saggio di esame di Tarkovskij. La collaborazione di questo regista con Ovchinnikov prosegue con l''Andrej Rublev', 1966 ove si ascoltano i commenti a diversi capitoli del capolavoro, incluso il suggestivo epilogo. Dal film successivo, Solaris, 1972 Tarkovskij interrompe il sodalizio con OVCHINNIKOV si rivolge a ARTEMIEV capace di inquietanti interventi elettronici. Da 'Solaris' si ascolta anche il Preludio Bwv 639 di BACH che accompagna la sigla iniziale ed il finale.
ARTEMIEV collaborò anche a 'Stalker', 1974, dal quale si ascolta un frammento, e ai film successivi. La trasmissione si conclude sui titoli di testa di 'Lautarii', 1971, di Loteanu su musiche affascinanti di DOGA, compositore di origini moldave poco conosciuto.
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18) puntata del 27 novembre 2011
Dall'Unione Sovietica ci si sposta in Francia partendo da JAUBERT che sebbene abbia anche esercitato la professione forense nel 1923 si converte alla musica per cinema. Si ascolta la localizzazione francese da lui curata per il muto 'Die Wunderbare Luge der Nina Petrowna', 1929, di Shartz. Da queste score Jaubert trarrà poi importanti suite per pianoforte. Dalla collaborazione con il regista Vigo si possono apprezzare 'Zero in condotta', 1933 (si analizzano la scena iniziale e la famosa scena delle cuscinate fra bambini), nel quale eccelle per la capacità di trasfigurare musicalmente i rumori presenti nelle scene (come ne 'L'Atlante', 1934, sempre di Vigo). La cifra stilistica di Jaubert, morto prematuramente al fronte nel '40, si sostanzia poi nel rifiuto del continuum musicale, della funzione leimotivica della colonna sonora; gli interventi musicali evitano di sottolineare ogni microevento. Si prediligono gli organici ridotti, cameristici, rispetto alle grandi orchestre.
Vengono proposti poi i commenti per 'Il porto delle nebbie', 1938, e per 'Alba tragica', 1939, entrambi di Carnè. Si menziona infine la circostanza che nella seconda metà degli anni 70 Truffaut in quattro suoi film – compreso 'Gli anni in tasca', 1976, che si ascolta - ha omaggiato Jaubert riprendendo sue musiche.
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19) puntata del 3 dicembre 2011
Il legame con il repertorio popolare d'intrattenimento unisce, sempre in Francia, VAN PARYS, KOSMA e DELERUE. Del primo si apprezza il carattere operettistico dell'incipit di 'La million', 1931, di Claire; un 'cavallo di battaglia di Chevalier da 'Il silenzio è d'oro', 1946, sempre di Claire. Si chiude con ascolti da 'French can can', 1955, di Renoir.
KOSMA debutta nei commenti sonori dei lungometraggi nel 1935 per il realismo poetico de 'Il delitto del signor Lange', sempre di Renoir. Si ascolta poi la scena iniziale de 'L'Angelo del male', 1938, di Renoir e la famosa canzone 'Le foglie morte' tratta da 'Mentre Parigi dorme', 1946, di Carnè.
DELERUE collabora con Truffaut in numerosi film, primo fra tutti 'Tirate sul pianista', 1961. Impegnato nel musicare gli spots pubblicitari questo compositore è dotato di elevatissime capacità di gestire il fattore tempo nel rapporto audio-video, sapendo centellinare gli interventi musicali solo quando è necessario (come in 'Jules e Jim', 1962, Truffaut).
La tendenza all'economia di materiali si apprezza, infine, anche in French Dressing, 1964 di Russell.
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20) puntata del 4 dicembre 2011
Ultima puntata dedicata alla musica per cinema di ambito francese. Si parla dei compositori francesi 'cosmopoliti' che hanno cioè perso una loro peculiare estrazione culturale per collocarsi al servizio delle grandi produzioni cinematografiche internazionali. Un compositore cerniera fra tradizione francese e cosmopolitismo è l'eclettissimo LEGRAND (classica, jazz e leggera fuse insieme), del quale si ascolta il main theme di 'Il caso Thomas Crown', 1968, di Jewison. Una sua caratteristica costante è il gusto per la contaminazione come in 'Cleo dalle cinque alle sette', 1962, di Varda, dal quale si ascolta la splendida 'Sans toi', ed altri frammenti. Dalla collaborazione con il regista Demy partorisce le musiche per 'Les parapluies de Cherbourg', 1963, moderno film opera tutto musicale. LEGRAND, vincitore di tre Oscar, è ancora in attività: si ascolta il recentissimo 'Oscar et la dame rose', 2009, di Schmitt.
Altrettanto eclettico si rivela PORTAL, autore di 117 scores, anche per la Tv, e fra l'altro suonatore di 'bandoneon'. Si inizia con 'Max mon amour', 1986, di Oshima, si prosegue con i titoli di coda di 'Il ritorno di Martin Guerre', 1983, di Vigne.
Infine si ascolta qualche contributo di DESPLAT uno dei compositori più attivi e richiesti di questi ultimi anni. 'L'uomo nell'ombra', 2010, di Polanski con chiari rimandi hermanniani e i titoli di testa di 'Julie & Julia', 2009, di Ephron.
www.mediafire.com/?ya5pqkhwo7ry6dp



21) puntata del 10 dicembre 2011
Il percorso della storia della musica per film approda in Italia. In queste prime puntate si parlerà delle colonne sonore nel periodo fascista e nel periodo del neorealismo.
Accennate le varie tipologie cinematografiche del periodo fascista (soprattutto films di propaganda oltre al filone dei 'telefoni bianchi') i primi ascolti offerto riguardano i titoli di testa, la “sinfonia delle macchine” e la settima invenzione inserite da MALIPIERO in 'Acciaio', 1933, di Ruttmann su soggetto di Pirandello. Il film è modesto e la Scognamiglio, con approccio scientifico, riferisce delle opinioni espresse da vari cultori della materia su quali siano le responsabilità dell'insuccesso a carico del regista, che modificò ripetutamente la sceneggiatura, e quali a carico del compositore, che pretese l'intangibilità dei suoi contributi.
Si passa poi al commento sonoro per 'Scipione l'Africano', 1937, di Garrone con musiche di PIZZETTI. Si ascolta la 'Canzone del legionario'. Il film è un kolossal di regime pieno di retorica propagandistica (appena costituito l'Impero) ed anche la musica, imperniata su un 'continuum' sotteso anche ai dialoghi, risulta monumentale ed esagerata.
Di VERETTI si ascoltano brani sottesi a 'Squadrone bianco', 1936, di Genina in cui il tono epico è meno magniloquente. In generale si rileva, comunque, una grande disomogeneità stilistica, all'interno di questi film di propaganda, fra il commento sontuoso extradiegetico curato dai compositori e il livello scialbo e dozzinale delle musiche diegetiche interne alla narrazione.
Del filone dei 'telefoni bianchi' si ascolta, di ROSSELLINI Renzo, fratello del regista cinematografico, brani delle musiche composte, per 'Il signor Max', 1937, di Camerini. Si chiude con il filone musicale leggero con l'ascolto di 'Mamma' di Bixio interpretata da Beniamino GIGLI nell'omonimo film diretto da Brignone, 1941.
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22) puntata del 11 dicembre 2011
La puntata inizia descrivendo l'opera compositiva e teorica di MASETTI, pioniere delle colonne sonore in Italia e primo vero specialista nonché insegnante della nuova disciplina 'composizione applicata al cinema'. Eredita dalla stagione precedente il limite delle dissociazioni stilistiche fra la musica composta e quella diegetica, il vizio della eccessiva e magniloquente sottolineatura didascalica e l'utilizzo di orchestre troppo ampie. Si ascoltano l'incipit e la scena del temporale da 'Piccolo mondo antico', 1941, di Soldati tratto dall'omonimo romanzo di Fogazzaro. Si ascoltano i titoli di testa di 'La Romana', 1954, di Zampa.
La musica nel cinema neorealista: tendenzialmente gli scores non sono all'altezza della qualità dei capolavori del neorealismo. Si apprezza, comunque, il tematismo delicato e malinconico di CICOGNINI per 'Ladri di biciclette', 1948, di De Sica. CICOGNINI a differenza degli altri compositori dell'epoca è più attento nell'evitare dissonanze fra il commento extradiegetico proposto ed i suoni ed i rumori provenienti dall'ambiente.
Esempio di non riuscita combinazione fra musica ed immagini è quell'altro capolavoro del neorealismo che è 'Roma città aperta', 1945, di Rossellini con le musiche curate dal fratello (si sottolineano, a scusante, gli scarsi mezzi tecnici a disposizione in quegli anni), ad eccezione della scena celeberrima della morte di Pina (Anna Magnani).
L'esperienza di PETRASSI al cinema: non essendo uno specialista della musica per film il contributo offerto dall'illustre compositore non si sottrae ai limiti e alle critiche valide per gli altri autori. Si ascolta uno stralcio da 'Non c'è pace fra gli ulivi', 1950, di De Santis.
www.mediafire.com/?zkk09imxbclhktc


23) puntata del 17 dicembre 2011
Omaggio a Nino ROTA. La sua produzione è foltissima e comprende il teatro d'opera, concerti, variazioni, sinfonie musica da camera e musica sacra. Il suo primo contributo alla musica filmica risale al 1933 per 'Treno popolare', 1933, di Maratazzo. La successiva esperienza cinematografica risale al 1942 per 'Giorno di notte', di Materazzo. Si ascolta uno stralcio da 'Le miserie del Signor Travet', 1946, di Soldati. La 'geniale docilità' gli tornò molto utile nei rapporti con registi dalla personalità decise come De Filippo e Visconti. Dalle musiche per i film di De Filippo si ascolta 'Fortunella', 1958 (lietmotiv autoimprestato poi a 'Il Padrino'); di quelle per Viconti i l'Allegro maestoso usato per i titoli di testa de 'Il Gattopardo', 1963, e i titoli di testa di 'Rocco e i suoi fratelli', 1960.
Il binomio fra Fellini e Rota, 'il suo amico magico', è uno dei più importanti della storia del cinema: il ruolo della musica riservato da Fellini è certo funzionale ma anche autorevole: come scrive Miceli la musica nei film di Fellini proposta da Rota entra nel film almeno quanto un personaggio svolgendovi una parte insostituibile; non è accessoria ma necessaria alla storia: si ascolta il Tema di Gelsomina da 'La Strada', 1954, il tema di 'Amarcord', 1973, ed un pezzetto del finale di 'Otto e mezzo', 1963. Si conclude con il valzer carillon contenuto nella versione per il 'Casanova',1976.
www.mediafire.com/?jge2ojew6wmkjgs


24) puntata del 24 dicembre 2011
Lo specialismo della musica da film nel secondo dopoguerra. Si inizia con i titoli di testa di 'Cronaca di un amore', 1950, di Antonioni con musiche di FUSCO (1906-1968) che segnano l'esordio di un connubio compositore-regista fra i più fecondi della storia del cinema. La sua è una musica discreta che preferisce i suoni austeri ed essenziali, che punta su singoli strumenti o piccoli complessi più di carattere cameristico che sinfonico. Vincitore di numerosi nastri d'argento si ascoltano poi stralci da 'L'avventura', 1960. Per Antonioni per colonna sonora basterebbero i rumori più di un commento musicale ed il rapporto fra queste due componenti si apprezza ascoltando la sequenza finale de 'L'eclisse', 1962.
Altro compositore del periodo è LAVAGNINO (1909-1987), autore di circa duecentocinquanta colonne sonore. Si ascoltano i titoli di testa di 'Un americano a Roma', 1954, di Vanzina/Steno. Rileva la collaborazione con Orson Welles (brani dall'Otello del 1952 e Falstaff del 1966) che nutriva per Lavagnino una smisurata ammirazione.
Molto prolifico fu anche NASCIMBENE (1913-2002), molto attivo anche sul piano internazionale. Si ascoltano i titoli di testa di 'Roma ore 11', 1951, di De Santis - con la cui partitura si aggiudicò il 'Nastro d'argento' - in cui abbondano i rumori anticonvenzionali (es. fischio umano, marranzano, battute di macchine da scrivere, etc). Oscillò comunque fra la fertile sperimentazione e l'indugio al tematismo tradizionale e alle soluzioni 'classsiche' come nelle produzioni americane (si ascoltano i titoli di 'Salomone e la regina di Saba', 1959, di Vidor.
Il finale della puntata è dedicata a CARLO RUSTICHELLI, di cui si ascolta il tema principale di 'Amici miei atto I', 1975, di Monicelli. Il suo stile ben si attaglia alla commedia all'italiana. Dal sodalizio con Germi è nata anche la composizione per 'Un maledetto imbroglio', 1959, dal quale si ascolta un pezzo di 'Sinno me moro' con voce di Alida Chelli. Collabora poi con Pontecorvo, Bertolucci, Loy. Si ascolta la suite tratta da 'Le quattro giornate di Napoli', 1962, (Tarantella della liberazione).
Si chiude con il celeberrimo motivo clownesco 'Branca, Branca, Branca' tratto da L'armata Brancaleone', 1966, di Monicelli.
www.mediafire.com/?us9bh4hkrn7uu43


25) puntata del 25 dicembre 2011
Puntata natalizia. I primi ascolti sono dedicati al prolificissimo (più di trecentro colonne sonore) TROVAJOLI (1917-ancora in vita) con 'Roma non fa la stupida stasera', 1962, tratta dalla commedia musicale 'Rugantino' di Garinei & Giovannini.
Allievo di Lavagnino nel 1951 collaborò nella maturità con Risi e Scola ma agli esordi per il film 'Anna' di Lattuada compose 'El negro zumbon' cantato dalla Mangano, tema che sembra essere stato ideato in una notte. Per la sua frequentazione all'ambiente jazz si ascolta, infine, il tema tratto da 'Profumo di donna', 1974, di Risi.
Il secondo autore protagonista della puntata è PICCIONI (1921-2004), anch'egli grande arrangiatore e propagandista del Jazz in Italia. Celebre è la sua accoppiata con Sordi e collaborò con Rosi a quasi tutti i suoi film: si ascolta il tema tratto da 'Le mani sulla città', 1963, vincitore del leone d'oro. Collaborò anche con Lattuada, Petri, Comencini e Wertmuller (si ascolta la musica per 'Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto', 1974).
Altro compositore cui la trasmissione dedica spazio fu la poliedrica figura di ROMAN VLAD, anche pianista, critico musicale, musicologo e divulgatore, che curò le musiche per una settantina di titoli (si ascolta quella per il terzo episodio di 'Controsesso', 1964, di Castellani col quale collaborò spesso). Egli si considerava un prolungamento musicale del pensiero del regista (non a caso si riferiva a Chaplin). Notevolissimi i suoi commenti sonori per i documentari sull'arte. Probabilmente il suo lavoro più riuscito è quello per 'Romeo e Giulietta', 1954, di Castellani dalla cui partitura estrapolò in seguito anche una suite per orchestra.
L'ultimo compositore per il cinema menzionato è LOUIS ENRIQUE BACALOV, insegnante all'Accademia chigiana, che raggiunse la popolarità quando Fellini gli ha confidato nel 1980 il commento di 'La città delle donne' dopo la morte di Rota e quando nel 1995 ha ottenuto l'Oscar per la musica per 'Il postino', di Radford.
www.mediafire.com/?j9kdfmuccz3m85d


26) puntata del 31 dicembre 2011
Puntata di fine anno completamente dedicata ad Ennio MORRICONE. Nasce a Roma nel 1928. Di giorno studia tromba ed armonia al Conservatorio di S.Cecilia (allievo di Petrassi) e di notte suona nelle orchestre al posto del padre. In gioventù compone musiche per strumenti solisti, per formazioni da camera e per orchestra (si ascolta un excerptum di 'Distanze', 1958). Poi cura gli arrangiamenti per cantanti musica leggera (Vianello, Morandi e Martino: si ascolta 'Ciribiribin', 1964) e per le canzoni di spettacoli teatrali.
Ma Morricone acquista grande notorietà con le musiche da film a partire con la 'trilogia del dollaro', di Sergio Leone. Si ascoltano i titoli di testa di 'Per un pugno di dollari', 1964 che, si scopre, sono frutto di un arrangiamento ispirato ad un brano di Woody Guthrie qualche anno prima. Il western italiano come musicato da Morricone è contraddistinto da un elemento di urbanità, contemporaneità ronia e parodia molto peculiare con l'uso di strumenti poveri (fischi, campane, carillon, armoniche a bocca). Si ascolta poi un tema, assai melodico e riconoscibilissimo, tratto dall'ultimo film della 'trilogia del tempo' sempre per la regia di Leone: 'C'era una volta in America', 1984.
Altro sodalizio importante si ebbe con Elio Petri (cinque film: si ascolta il tema de 'La classe operaia va in paradiso', 1971). Attraverso il sintetizzatore il compositore riproduce i rumori della pressa, della fresa e della saldatrice ed adotta soluzioni timbriche innovative, molto incisive e pertinenti al narrato (ritmi di lavoro ossessivi).
Si ascolta poi la musica composta per 'Stato di grazia', 1990, di Joanou.
Secondo il musicologo Miceli Morricone adotta una tecnica modulare e cioè in seno ad una 'partitura madre' inserisce tutti i moduli ritmici, armonici o melodici da utilizzare. Poi si esegue questa partitura con un gioco di sovrapposizioni (esempio: il brano finale per 'The mission', 1985, di Joffè, che si ascolta in coda alla puntata). Nel 25 febbraio 2007 arriva l'ambitissimo Oscar alla carriera “per i suoi magnifici e sfaccettati contributi nell'arte della musica per film”, per alcuni critici anche compe riparazione da parte dell'Academy per la mancata assegnazione per le musiche di 'The mission'.
www.mediafire.com/listen/j6tdr7hrby..._31_12_2011.mp3

https://mega.nz/file/k5MngKwA#qiHwKL0U9YeC...B3Zm7GkXC7OOIFo



27) puntata del 14 gennaio 2012
La penultima puntata del ciclo fa tappa in Giappone e Cina. Il primo autore illustrato è HAYASAKA (1914-1955) che faceva parte del gruppo di autori nipponici che aspirano a fondere la musica tradizionale con quella contemporanea di gusto occidentale. Sono note le sue collaborazioni con KUROSAWA e MIZOGUCHI che ne sottolineavano il ruolo fondamentale nei loro film (si ascoltano prima un brano da 'Rashomon', 1951 e poi i titoli di testa di 'Vita di O-Haru donna galante', 1952).
Altro importante autore è stato IFUKUBE (1914-2006), contemporaneo di Hayasaka. Vanta 269 contributi. Si ascoltano i titoli di testa della sua partitura per il cinema più riuscita ossia 'Godzilla', 1955, di Honda (sono evidenti i rifriementi alla Sagra della primavera di Stravinskij).
Terzo compositore menzionato è TAKEMITSU (1930-1996) del quale si ascolta subito l'orchestra di fiati per 'Ran', 1985, di Kurosawa. Egli, capofila della musica nipponica contemporanea è noto, comunque, anche per l'uso di strumenti tradizionali. Di questo autore si ricorda anche il lavoro documentaristico per Teshigahara. Il suo contributo, ha sostenuto questo regista, mira a rendere udibili le melodie inascoltate che le immagini trasmettono. Infatti questo compositore partecipa ai giornalieri dei film, assiste alle riprese, visita le location, etc. Si ascolta infine la partitura per 'Pioggia nera', 1989, di Imamura.
Ultimo compositore giapponese che merita attenzione è SATO (1929-1999), dl quale si ascoltano i titoli di testa di 'La sfida dei samurai', 1961.
Di origine cinese è TAN DUN ora attivo soprattutto negli Stati Uniti. La sua celebrità internazionale, nonché l'oscar e il premio BAFTA per la miglior colonna sonora del 2001 è dovuta al commento sonoro per 'La tigre e il dragone', di Ang Lee. L'ultima traccia è dedicata alla suite tratta da 'The bucket', 2006.
www.mediafire.com/listen/smai3238ic...ca_per_film.mp3

https://mega.nz/file/B5NT0YoC#YXY-LW8qmb0Q...cesYyTgBR7-tELQ



28) puntata del 15 gennaio 2012
Puntata conclusiva del ciclo sulle musiche per il cinema dedicata al cosmopolitismo ed ai cultori di sesso femminile della musica da film. La prima dedica è per Walter/Wendy CARLOS (il doppio nome è per la sua transessualità), eccellente ingegnere del suono. Si ascolta la rielaborazione per sintetizzatore 'Moog' de 'La marcia funebre per la regina Maria' di Purcell che apre 'Arancia Meccanica', 1971, di Kubrick. Inoltre ha composto le musiche per 'Tron', 1982, di Lisberg.
Celebre è anche la KARAINDROU, greca, soprattutto per la sua collaborazione con il regista Anghelopulos, recentemente scomparso. Si ascoltano le struggenti musiche per 'La sorgente del fiume', 2004.
Dalla Grecia ci si sposta in Polonia per BRUZDOWICZ. Fra la ventina di titoli si ascolta la musica di 'Senza tetto né legge', 1985, di Varda.
Si passa poi agli Usa per WALKER (1945-2006) di cui si ascolta quanto proposto per 'Fuga da Los Angeles', 1996, di Carpenter. E' stata la prima donna a firmare partiture per le grandi distribuzioni hollywoodiane curandone anche le orchestrazioni. Attiva anche per molte serie televisive.
Le musiche per 'Il curioso caso di Benjamin Button', 2008, di Fincher sono di DESPLAT ma le orchestrazioni sono state curate da NAN SCHWARTZ ed è grazie anche a lavoro (più nascosto) di questa donna che tale colonna sonora ha ottenuto tanto successo.
Vera e propria compositrice è invece la britannica PORTMAN, passata alla storia per essere la prima donna a vincere un Oscar per le musiche ('Emma', 1996, di McGrath). Si ascolta il tema di 'Mona Lisa smile', 2003 di Newell.
L'ultima puntata si chiude menzionando due giovanissime italiane, SCIANDRONE, ora trasferitasi in inghilterra, di cui si ascoltano i titoli di coda di 'Coda', 2011, di Tomlin; JASCKOVA è, invece, una compositrice kazaka trasferitasi a Roma nel 2005, esperta in musica elettronica della quale si ascolta il commento sonoro curato per un cortometraggio dal gusto d'avanguardia.
www.mediafire.com/listen/djmjpv7pz8...ca_per_film.mp3

https://mega.nz/file/cwMV0S7K#G_elv6VjDn_L...fEgkAWDSI-r6I5s



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Terminate le puntate si può concludere dicendo che nel complesso si è trattato di un ottimo ciclo radiofonico con l'unica pecca che, forse, si è intrattenuto troppo a lungo sul periodo del cinema muto e troppo poco su quello contemporaneo.
Qualche annotazione conclusiva anche sulla brava conduttrice, Renata Scognamiglio, la quale ha dato un taglio quasi accademico al contenuto delle puntate selezionando, peraltro, molto bene i brani da porre all'attenzione. Evidente, comunque, il debito della conduttrice al trattato sulla materia più completo ed aggiornato oggi in circolazione (Sergio Miceli, Musica per il film: I. Storia – II. Estetica. Analisi – III. Tipologie, 2009).





trasmissione di RaiRadio3
programma di Renata Scognamiglio
a cura di Annarita Caroli


Edited by eos1948 - 27/7/2021, 08:53
 
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view post Posted on 16/10/2011, 07:04

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applausi sia per chi ci ha messo la competenza e sia per chi ci ha messo la buona volontà.... i miei ringraziamenti ad entrambi gif
 
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Doc Litmus
view post Posted on 14/11/2011, 11:33




bravissimo (e utilissimo)!
 
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view post Posted on 14/11/2011, 12:44

papero

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colgo l'occasione per ricordare che gli aggiornamenti e le didascalie sono ad opera di dorneouviesto
che merita il ringraziamento di noi tutti
:)
 
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view post Posted on 15/11/2011, 07:54
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Splendida raccolta. Grazie!
 
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view post Posted on 16/11/2011, 08:04

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CITAZIONE (papero62 @ 14/11/2011, 12:44) 
colgo l'occasione per ricordare che gli aggiornamenti e le didascalie sono ad opera di dorneouviesto
che merita il ringraziamento di noi tutti
:)

mi associo ai ringraziamenti :) :) :)
 
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view post Posted on 28/11/2011, 00:57
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grazie!!!!!!!
 
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giop59
view post Posted on 26/12/2011, 09:51




grazie, dorneouviesto!
giop59
 
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Doc Litmus
view post Posted on 1/2/2012, 01:09




Quella del 14 gennaio (argomento: musica da film giapponese) diverrà una puntata storica per il grossolano errore ripetuto più di una volta nei primi minuti di trasmissione dalla conduttrice. Vi lascio il piacere di identificarlo da soli.
Aiutino:
una colonna sonora che non ci azzecca nulla viene attribuita a Hayasaka


Peccato veniale, ci mancherebbe, ma davvero imperdibile!

Doc

Edited by Doc Litmus - 1/2/2012, 01:31
 
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ozzaurus
view post Posted on 27/4/2012, 14:32




Grazie veramente dorneouviesto,

si percepisce che c'e' passione in quello che hai fatto.

Non sono sicuro di aver guardato attentamente, ma mi sembra che manchino le puntate dopo Natale, io ho il 31 dicembre, 14 e 15 Gennaio, se interessano a qualcuno le metto da qualche parte... e credo che mi manchino quelle del 6 e 7 gennaio, qualcuno sa indicarmi dove le posso trovare?


Ozzaurus



 
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view post Posted on 27/4/2012, 18:05

papero

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CITAZIONE (ozzaurus @ 27/4/2012, 15:32) 
Grazie veramente dorneouviesto,

si percepisce che c'e' passione in quello che hai fatto.

Non sono sicuro di aver guardato attentamente, ma mi sembra che manchino le puntate dopo Natale, io ho il 31 dicembre, 14 e 15 Gennaio, se interessano a qualcuno le metto da qualche parte... e credo che mi manchino quelle del 6 e 7 gennaio, qualcuno sa indicarmi dove le posso trovare?


Ozzaurus

con calma vedrai che dorneouviesto ci fornirà anche quelle che ancora mancano,
lasciategli il tempo di finere quello che ha iniziato.
 
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dorneouviest
view post Posted on 29/4/2012, 07:15





E' proprio cosi'. Ben detto da Papero62. Le puntate ce le ho tutte ma le sto centellinando per motivi di tempo ma anche perchè quando finiranno sarò disperato!! (mi butterò su un altro ciclo di mio interesse).
Un saluto a tutti gli amanti di coloonne sonore. In queste io trovo nutrimento alle mie due più grandi passioni (musica e cinema).
 
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view post Posted on 2/5/2012, 20:02

papero

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inserita l'ultima puntata
e commento finale

grazie
 
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view post Posted on 1/2/2016, 09:24

papero

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collegamenti forniti da dorneouviest
e sostituiti
 
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view post Posted on 26/7/2021, 11:42
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Devo segnalare che le ultime 3 puntate non sono disponibili.
Papero ci manchi.
grazie a tutti gli amministratori che con il loro lavoro tengono in piedi questa comunità <3
 
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15 replies since 15/10/2011, 15:35   1124 views
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