ANDREA GIARDINA 03-11-2007
Lo storico della Roma antica Andrea Giardina e' l'ospite di questa domenica a 'i luoghi della vita'. Si trasferisce a Roma a soli quattro anni dove studia. Dopo il liceo nel 1967 si iscrive alla Facolta' di Lettere e frequenta i corsi di Storia Romana alla Sapienza e ha per Maestro Santo Mazzarino 'uomo di intelligenza e memoria straordinarie, sguardo intensissimo, figura rara non piu' riproducibile', Giardina si dice orgoglioso di essere stato suo allievo. 'Sono diventato uno storico per il rapporto con il Professore'.
Andrea Giardina racconta del grande amore per la terra natia, famiglia di Professori universitari, rievoca le estati lunghissime, paesaggi meravigliosi, ricordi di silenzio, rumore delle vele, mare tropicale con tartarughe e foche.
Aldo Schiavone esimio collega e ospite intervenuto, fondatore del seminario di antichistica all'Istituto storico Gramsci testimonia come Giardina divenne protagonista di quel seminario: 'volevamo dare un senso al nostro lavoro'.
Il Professore e l'Ara Pacis come luogo caro al di la' delle singolari polemiche - dice - e' il primo edificio di architettura contemporanea dopo il fascismo.
Giuseppe Laterza editore di Andrea Giardina testimonia il suo importante contributo per la casa editrice come rinnovatore, divulgatore e insegnante fino all'ultima fatica-avventura (Il Gladiatore) al Colosseo.
Giardina conclude con Palmira eletta a luogo ideale. Palmira citta' in un'oasi della Siria centrale 'un miscuglio di culture e creativita', gentile e ospitale.
Andrea Giardina
www.mediafire.com/?133xuj3uskdhttps://mega.nz/file/9g0GTB4a#5b9nN4S7RluA...S98E5A5C3feMok4EZIO FRIGERIO-FRANCA SQUARCIAPINO 11-11-2007
Ezio Frigerio e Franca Squarciapino una pagina fondamentale del costume italiano e della sua vena artistica piu' ricca, si raccontano a 'i luoghi della vita'.
Frigerio nasce a Erba (Como) nel 1930, rievoca l'infanzia vissuta fra giochi e Salgari, famiglia felice, adorato figlio unico; ci descrive paesaggi ideali attraverso il muro di cinta della casa, i suoi sogni.
La sua vita professionale (allo scadere del suo cinquantesimo anno di attivita') inizia fin dal 1954 a Milano nello studiolo di Strehler che lo vuole subito prima come costumista poi come scenografo. Prosegue cosi' un lungo sodalizio al Piccolo Teatro di Milano. Memorabili Re Lear, Come tu mi vuoi.
Frigerio e gli anni alla Scala ove firma tutte le scenografie: Simon Boccanegra (Verdi) con la divina Mirella Freni, Il Temporale (Strindberg) ed e' li' che Frigerio fa un uso massiccio della plastica divisa in due parti, vera e falsa.
Carlo Fontana ex Sovrintendente alla Scala di Milano in quegli anni, ospite intervenuto, dice che Frigerio e' l'unico che sa fare spettacoli all'altezza del divino Teatro. Continua esaltando la sua capacita' di governare lo spazio del palcoscenico.
Siamo nel 1963. In un albergo di Napoli incontra la costumista Franca Squarciapino allora attrice in un film di Vittorio De Sica che diventa la sua compagna di vita. Lavorano insieme per De Sica e De Filippo. Franca Squarciapino interviene spesso nella lunga conversazione e afferma che 'lo spettacolo nasce da un'idea del costumista', si puo' riuscire a fare degli splendidi costumi con un badged limitato. Lavorare insieme - continua la Squarciapino - e' segno di informalita', il lavoro - sottolinea - rimane sempre fuori dalla nostra vita di coppia.
Frigerio ritorna al cinema con Cyrano di Bergerac' nel 1990, che vale l'Oscar per i costumi a Franca nonostante una nomination per se'.
Frigerio e Squarciapino ricordano l'amico Nurejev assetato di sapere per l'arte italiana, grande uomo oltreche' grande ballerino.
Lo scenografo conclude con l'esperienza al Teatro di Toulouse in Francia con il regista lirico teatrale Nicolas Joele, intervenuto, il quale, affascinato dagli spettacoli di Strehler volle conoscerlo per capirne i segreti: 'un intellettuale capace di analizzare testi e musica'.
Ezio Frigerio e Franca Squarciapino
www.mediafire.com/?2yidhgw5xjkhttps://mega.nz/file/F81gHDYI#0dTeypCGVvTD...eQ_LYuvVFMe-cF4ZUBIN MEHTA 18-11-2007
Il Direttore d'orchestra Zubin Mehta accolto a dirigere le migliori orchestre del mondo e' l'illustre ospite di oggi a 'I luoghi della vita'.
Famiglia Parsi, nato a Bombay nel 1936 figlio del violinista Mehli, fondatore della Bombay Synphony Orchestra, rievoca l'infanzia in India, si parlava dialetto gujarati e rammarica oggi, di non avere piu' nessuno con cui parlare la lingua nativa, neanche piu' con l'unico fratello.
Nel 1954 Mehta si trasferisce a Vienna e segue i corsi di direzione d'orchestra con Hans Swarowsky (interrompendo gli studi di medicina a Bombay) e ritrova tra i compagni, talenti del pari di Daniel Baremboin e Claudio Abbado.
Il maestro parla della tecnica dei violini e - dice - 'sedici violini suonano la stessa nota, ma il tempo della musica lo decide il Direttore'.
Zubin Mehta e l'Orchestra di Israele, una Orchestra di altissimo livello: il virtuosismo russo dei violini, lo stile musicale che cambia ogni cinquanta anni. 'Il suono di Haydin non e' quello di Schubert' Mehta commenta.
Con Daniel Baremboin - ospite intervenuto - amico e collega da oltre cinquanta anni rievoca gli anni di Vienna e Siena, i preziosi concerti in Israele e Palestina: Zubin - aggiunge Baremboin - e' un musicista nato, curioso di tutto cio' che accade nel mondo, si adopera per la pace in segno di solidarieta' umana che, per entrambi e' la gioia di essere musicisti. 'Ricominciare da zero ogni volta', il suono e' effimero, questo il dettato intellettuale di Zubin Mehta dice Baremboin che io posso condividere fino in fondo.
Tanti incontri e tanti ricordi di Mehta: Karajan, Rostropovic e l'amica Jacqueline du Pre'.
Wanda Ferragamo altra ospite, sottolinea la spiritualita' del Maestro, la moralita' : 'per beneficenza non dice mai di no'.
Mehta e le tournee compiute con l'Orchestra del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino: Varsavia, Germania, un successo indescrivibile. L'onorificenza a Vienna ove il Maestro e' stato nominato Membro onorario della Societa' degli amici della musica al pari di Beethoven, Brahms, Brukner, titolo che lo commuove profondamente.
Da ultimo un sogno: 'trascorrere la vecchiaia in Kashmir'.
Zubin Metha
www.mediafire.com/?cosmtmld5lkhttps://mega.nz/file/Rg0G3Zoa#lbEnLZytwgHH...5dhyO5a5qV7lXkkENZO GOLINO 25-11-2007
Oggi a 'I luoghi della vita' e' di scena il critico letterario 'cacciatore micidiale di refusi' Enzo Golino.
Protagonista delle pagine culturali de 'La Repubblica' di E.Scalfari e del 'Corriere della Sera' di Piero Ottone.
Napoletano classe 1932 Enzo Golino ripercorre dalle origini le tappe della sua carriera. Nel 1975 viene convocato da Scalfari per la creazione del nuovo quotidiano 'La Repubblica' per occuparsi di cultura: 'ero un po' intimorito poiche' dovevo lasciare la RAI dopo quindici anni' ma - continua - decisi di tentare l'avventura. Dopo qualche anno fece seguito il 'Corriere della Sera'. In quegli anni frequentavano il Corriere collaboratori prestigiosi, vi fu una importante tradizione culturale e furono ospitate le fondamentali inchieste di G.Zincone.
Ricorda il nostro ospite il rapporto professionale con Alberto Moravia persona umile, articoli impeccabili, i suoi elzeviri sempre molto concreti. Enzo Siciliano incontrato per caso ad un concorso per la Rai e' definito 'uomo caleidoscopio'.
Enzo Golino e l'infanzia a Napoli. Dal terrazzo della casa in Piazza Garibaldi vede attraversae Hitler.
Ermanno Rea conosciuto al Premio Napoli ed ospite intervenuto testimonia la Napoli nel dopoguerra: i nostri palazzi rimasero illesi. Enzo Golino - dice - e' critico di straordinaria lucidita'.
Ci parla degli studi a Napoli facolta' di Giurisprudenza ove consegue la laurea con un eccellente docente di procedura penale il Professor Giovanni Leone: 'il diritto penale avvicina alla vita'.
La scrittrice Francesca Sanvitale altra ospite intervenuta racconta dei trascorsi tra colleghi in RAI. Parla di 'Settimo giorno' prestigiosa rubrica culturale, si interessava di spettacolo, cinema, letteratura, poesia, sociologia e politica.
Enzo Golino e i seminari di H.Kissinger ad Harvard nel 1966 e incontrato a casa di Furio Colombo. Kissinger - prosegue Golino - radunava intellettuali da tutto il mondo e li selezionava in base alle competenze: 'un'idea buona puo' venire a chiunque' era solito dire.
Altro illustre ospite Giuseppe Leonelli il quale testimonia le legittime stroncature di Golino 'il critico ha sempre diritto di stroncare, l'autore puo' argomentare'.
L'ospite conclude ricordando la pedagogia di P.P.Pasolini e A.Moro: 'hanno pagato, diversamente, la loro eresia con la vita'.
Enzo Golino
www.mediafire.com/?bgbpyw6wx3zhttps://mega.nz/file/Zw00gRba#j-baccHD9nNk...fEtfqLX6bge19B8BRUNO BOZZETTO 02-12-2007
Bruno Bozzetto geniale creatore di disegno amimato e' l'ospite di oggi a I luoghi della vita.
Milanese classe 1938 realizza giovanissimo - aiutato dal padre - il suo primo cortometraggio 'Tapum la storia delle armi' presentato a Cannes nel '58 ed e' un successo di pubblico e critica. Il piu' famoso tra i suoi personagggi e' la figura del Sig. Rossi, un piccolo uomo comune di mezza eta' nel quale molti spettatori si riconoscono.
Il cinema - dice Bozzetto - e' nato a casa mia, volevo raccontare con immagini cio' che avevo nella mente, leggendo i libri vedevo gia' le figure, davo importanza alla storia che raccontavo.
Nel 1960 nasce la Bruno Bozzetto film con collaboratori-amici: 'partimmo con una incoscienza totale, ma con grande passione'. Il salto di qualita' della B.B.film coincide con Carosello, arrivarono lavoro e soldi.
Maurizio Nichetti ospite intervenuto entrato giovanissimo nello Studio di Bozzetto, vi rimane nove anni. L'ospite rievoca i molti lungometraggi vissuti insieme, il clima di grande allegria, energia e felicita' creativa. Bozzetto - aggiunge Nichetti - e' un autore di grandi contenuti.
Bruno Bozzetto e le estati a Londra ove incontra il canadese Norman Mc Laren 'disegnava direttamente sulla pellicola' mi ha dato una scarica elettrica.
Ancora viaggi nel mondo Disney (ho ancora negli occhi le sedie in legno con la testa di Topolino), il ricordo di animatori fantastici. In quel periodo alla Disney stavano girando Ali' Baba'.
Piero Angela illustre ospite intervenuto testimonia l'ammirazione di Bruno Bozzetto: 'ho iniziato a lavorare con lui affascinato dalla lettura dei suoi libri'. La nostra collabroazione inizia con cento filmati inseriti nella trasmissione di QUARK. Il segno di Bozzetto e' un dono di natura, un lavoro di grande intelligenza scientifica con soluzioni originali e divertenti. 'Io scrivevo i testi, lui illustrava e gli scienziati approvavano' prosegue Angela e conclude dicendo che Bozzetto e'grandissima persona e uomo ammirevole.
L'ospite conclude affermando che per fare un cartoon ci vuole allegria, il linguaggio digitale non cambia nulla, la tecnologia accelera i tempi, ma lo strumento e sempre sotto di noi.
Bruno Bozzetto
www.mediafire.com/?80gyc9zgdz3https://mega.nz/file/5o1yGZyY#DLQlKilBuZ2_...BZp4TCwaPo9DPQIFEDERICO TIEZZI 16-12-2007
Federico Tiezzi regista e drammaturgo nasce a Siena nel 1951. Si e' formato attraverso le letture di Ivanoe che lo appassionano fin da bambino 'con le mie sorelle, in casa,mi divertivo a mettere in scena le feste eroiche di Ivanoe', mio padre - continua Tiezzi - aveva solo libri di Goldoni.
Federico Tiezzi nel 1977 si laurea in Storia dell'arte con Roberto Longhi, relatore Roberto Salvini, 'l'arte' anche se appare totalizzante 'e'Siena in se''.
Negli anni settanta Tiezzi e' tra gli esponenti di spicco della neoavanguardia teatrale, ricorda gli artisti amici: Mario Schifano incontrato in occasione di 'Punto di rottura', J.Beck mito assoluto; P.P.Pasolini e' una folgorazione, L.Betti un immenso totem della quale mi innamorai, nacque una profonda amicizia. Con Sandro Lombardi e Marion D'Amburgo nel 1972 fonda a Firenze la compagnia Il Carrozzone, Lombardi amico dal liceo e tuttora insieme nella Compagnia Lombardi-Tiezzi.
Il regista e la ricerca sul linguaggio, nascono spettacoli di forte impatto visivo.
Giovanni Agosti ospite intervenuto che ha scrittto l'introduzione al libretto di presentazione di 'Porcile' testimonia gli spettacoli assoluti di Tiezzi. Federico - dice Agosti - e' il primo a far sparire la parola negli spettacoli e il primo a reinserirla.
Tiezzi racconta del teatro povero come arte povera, di Tangeri luogo del tradimento, ricorda J.Genet che si asciugava il viso con un fazzoletto guardando il balcone. L'incontro negli anni ottanta a Monaco di Baviera con R.Fassbinder e Hanna Schigulla attrice formidabile.
Federico Tiezzi e la collaborazione drammaturgica di E.Sanguineti, M.Luzi e G.Giudice per la messa in scena delle cantiche della Divina Commedia di Dante.
Giovanni Testori offre la regia di un suo testo: l'Edipus.
Il nostro ospite esordisce come regista nel teatro lirico: Norma, Traviata, Carmen e conclude il suo racconto citando 'Antigone'a Prato 'luogo ove ho lavorato di piu' nella mia vita'. 'Gli uccelli' una maschera metafisica e 'I giganti della montagna' ove Tiezzi continua la sua ricerca su una drammaturgia tradizionale.
Federico Tiezzi
www.mediafire.com/?emhm0kgjcgmhttps://mega.nz/file/5o1yGZyY#DLQlKilBuZ2_...BZp4TCwaPo9DPQIENNIO MORRICONE 23-12-2007
Il compositore ENNIO MORRICONE recente premio Oscar alla carriera, autore di ben 450 colonne sonore da film, e' l'ospite de I luoghi della vita di oggi.
Morricone figlio di un trombettista inizia a suonare la tromba giovanissimo con ottimi insegnanti prima di dedicarsi alla composizione e diplomarsi con Goffredo Petrassi.
Racconta del rapporto con P.P.Pasolini fin dal 1966, rispettoso delle mie idee sulla musica, solo per Teorema mi chiese W.A.Mozart.
Il Maestro parla del suo rapporto con la musica sia etnica (Mission) che classica e afferma che la musica va ascoltata prima del momento piu' importante per avvertire gli spettatori che sta per accadere qualcosa, ma anche per scemare la realta'.
Morricone ama Bach e Stravinnski, Monteverdi e alcune musiche di Luciano Berio che fanno parte del mio bagaglio di esperienze musicali.
Da ultimo la sua passione per il gioco degli scacchi. 'Ho giocato con Spasky in simultanea ed altri campioni - dice - ho sempre perso'.
Ennio Morricone
www.mediafire.com/?3vzmk0njjzzhttps://mega.nz/file/o1syBbbD#RB0M_PrratMs...B3g1NTRvN_lCyfEROBERTO CAPUCCI 30-12-2007
Raro e inatteso ospite de 'i luoghi della vita' e' lo stilista delle meraviglie Roberto Capucci.
Capucci rievoca l'infanzia romana in un giardino incantato e rimasto nel cuore, le piante essenziali, colori dei fiori, la natura mi faceva sognare, fin da piccolo - dice - non usavo le forbici, avevo un istinto per il colore e la bellezza. Capucci frequenta il Liceo artistico con Mazzacurati come Maestro di scultura, un periodo bellissimo. Nel 1950 l'incontro con un giornalista e' l'inizio della sua carriera, conseguenza di alcuni disegni. Apre una sartoria in Via Sistina a Roma, veste donne diverse: Isa Miranda, la Principessa Pallavicini, la fascinosa Valentina Cortese, la bellissima Alida Valli fino a Marilyn Monroe, mai conosciuta.
Il Maestro frequenta Musei, ha bisogno del bello tutti i giorni, 'altrimenti - dice - non riesco a creare e disegnare'.
Nel 1962 Capucci sbarca a Parigi, firma il primo profumo, la scena del glamour parigino e' il centro del mondo. Si iscrive all'Alta Moda con personale francese, realizza sfilate memorabili 'al buio con vestiti fosforescenti' un successo strepitoso.
Il Maestro racconta come nasce un vestito, prima le tele in laboratorio in b/n, spiego ove voglio i tagli, oggi - dice - e' difficile trovare i tessuti 'i colori del velluto sono diversi'. In India, Germania e Francia trovo i tessuti per il mio lavoro, il mio laboratorio cambia in continuazione, ho lavoranti da quaranta anni.
Capucci conosce Indira Gandhi, a Vienna e Berlino espone al Museo Kunsthistorichen.
Il Prof. Carlo Bertelli testimone di Capucci racconta di aver scritto un saggio su di lui: 'e' un inventore di forme aeree, ama viaggiare e guardarsi intorno', Capucci e' stato affascinato anche dal mondo del cinema anche se sporadicamente ma con una qualita' eccelsa come in tutti gli altri campi; suoi i costumi ralizzati per Teorema di P.P.P. Di Pasolini il Maestro parla di uomo straordinario, persona educatissima, 'volevo vestire Silvana Mangano' bella, affascinante, misteriosa, in prova nessuno parlava, diventammo amici. L'unica cliente che ho cercato di indurre a vestire Capucci e' stata Rita Levi Montalcini per la cerimonia di consegna del Premio Nobel. La scienziata minuta, capelli bianchi con i loro del Caravaggio, amaranto, verde e' la regina della sera: 'deve portare la coda' - Le dissi - e' la sola donna in un mare di uomini in frac. Oggi, quel vestito e' alla Fondazione.
Roberto Capucci e l'omaggio alla Callas 1986. Raina Kabaivanska altra illustre ospite, ha accompagnmato il Maestro con i suoi abiti in questa lunga strada e afferma che: 'con Roberto siamo stati in simbiosi, ha capito la mia personalita', i suoi vestiti sono crudeli, possono divorare la persona o esaltarla'.
La bellezza - prosegue la Kabaivanska - e' l'arte e la musica.
Roberto Capucci
www.mediafire.com/?9wmbnddyv9chttps://mega.nz/file/pk9W3JKa#hX3QQT1LjZWT...U6qq6BNj1OQ1POMEdited by eos1948 - 27/7/2021, 10:07
